NOCI (Bari) - Si è svolta nella suggestiva contrada di Lamadacqua, a 12km dal centro abitato, la sagra del fiorone; la prima targata Associazione Regionale del Cavallo Murgese con il patrocinio della Provincia di Bari e del Comune di Noci, in collaborazione con APA Bari e Coldiretti. A due anni dall'ultima sagra (era il luglio del 2008) dedicata al frutto estivo d'eccellenza della Murgia è tornato in auge il sapore del frutto della terra di casa nostra, simbolo della bella stagione.
Una tradizione che proviene da lontano, più di vent'anni. Infatti risalgono agli Anni Ottanta le prime edizioni della sagra dei fichi fioroni, generosi alberi da frutto, presenti in migliaia di esemplari sulle terre che circondano la cittadina murgese, che custodiscono il prelibato frutto. All'interno del borgo agricolo, nato negli anni '60, stands di fioroni si sono alternati a quelli gastronomici di prelibatezze tutte autoctone quali mozzarelle e prodotti caseari, salumi, e carni alla brace. Saltato l'intervento dell'orchestra di chitarre "De Falla", in programma per la serata, ci hanno pensato i "Tamorra Felice" a regalare momenti di spensieratezza grazie alla musica folk caratteristica del gruppo. Tra un fiorone ed un panino con la porchetta era facile ammirare anche qualche esemplare di Murgese al traino di calessi di antica fattura.
La poca affluenza però, nonostante la splendida serata estiva, ha fatto mugugnare gli organizzatori dell'Associazione Regionale del Cavallo Murgese, sostenitori della tesi di "essere stati lasciati allo sbaraglio dagli amministratori locali in sede di organizzazione dell'evento". La riuscita a metà della sagra ha fatto impallidire gli scettici circa la presenza o meno del frutto, perno dell'iniziativa. I fioroni c'erano. La gente un po' meno. Comunque urge un recupero assoluto delle tradizioni e delle festività tradizionali, onde evitare che la sabbia del tempo offuschi la mente delle nuove generazioni sempre più distanti dalle radici della propria terra e dalla sua storia.