Don Antonio Parisi a Noci per un laboratorio liturgico-musicale

02 04DonantonioparisiNOCI (Bari) - Una lezione laboratorio per avvicinare la comunità alla musica sacra e al canto liturgico. Lo scorso lunedi 2 febbraio, ospite della Chiesa Maria Ss. della Natività è stato don Antonio Parisi, sacerdote e musicista della diocesi Bari-Bitonto, da circa vent’anni impegnato a livello nazionale ad animare il settore del canto liturgico della Chiesa italiana oltre che responsabile nazionale per la musica sacra presso l’Ufficio Liturgico Nazionale della CEI.

Invitato dal coordinamento liturgico della parrocchia, don Antonio Parisi ha raccolto intorno a se nella medesima serata non solo musicisti, animatori e cantori del luogo ma anche fedeli interessati provenienti dai paesi del circondario: Polignano, Fasano, Monopoli etc. Un caloro benevenuto gli è stato rivolto inizialmente dal padrone di casa arciprete don Peppino Cito: "Abbiamo voluto chiamare don Antonio qui stasera" ha dichiarato, "come formatore. Nella nostra parrocchia sentiamo la necessità di fruire sempre meglio delle ricchezze che abbiamo in quanto comunità cristiana. L'evangelizzazione passa attraverso la liturgia ed impegnarsi a saper cantare con la musica significa evangelizzare il mondo, significa bellezza". 

Ed è stato proprio sulla base di questi propositi che è sono state cosi concesse a don Antonio parola e ... pianoforte.  Nel corso della sua introduzuione "teorica" al laboratorio, don Antonio ci ha tenuto a precisare che per vivere al meglio una sana e spirituale celebrazione non servono solo note, spartiti e strumenti musicali ma prima di tutto "preghiera". Musica sacra e canti liturgici sono considerati infatti spine dorsali, basi fondamentali per una messa liturgica. In mancanza di spritualità e di ricerca dei canti, ha difatti più volte sottolineato, è meglio non cantare, onde evitare che il lavoro sia vano.  

02 04laboratorioliturgicoEntrando nel merito del laboratorio ha parlato di forma musicale legata alla funzione della ritualità: "la musica liturgica" ha commentato, "è veicolo di emozione, estetica. Essa diventa linguaggio non sovrapposto alla liturgia ma coabita in essa e le conferisce profondità e bellezza". Fatte queste premesse si è dunque passati all'atto pratico analizzando le diverse forme liturgiche in tutti i loro aspetti. Un incontro - laboratorio formativo, ricco di materiale e di insegnamenti. 

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