Corso di formazione per monache benedettine del centro-sud Italia

chiesa abbazia madonna della scala 01NOCI (Bari) - All'Abbazia Madonna della Scala di Noci si è svolto dal 19 al 25 luglio un corso di formazione per monache benedettine del centro-sud Italia. Una ventina le religiose, fra cui una badessa, che hanno preso parte agli eventi formativi previsti nelle giornate nocesi. 

"Vivere secondo lo Spirito: un’avventura di liberazione, per essere testimoni e profeti nella fedeltà al carisma monastico", questo lo slogan del corso appena concluso. Da lunedì 20 a venerdì 24 luglio si sono alternati momenti di preghiera e momenti formativi e di dibattito che hanno visto la presenza di eminenti relatori: lunedì 20 luglio, Vivere secondo lo Spirito: l’avventura di liberazione dei Patriarchi di Israele/1, Don Gianni Caliandro, Vicario Generale, Diocesi di Oria; martedì 21 luglio, Vivere secondo lo Spirito: l’avventura di liberazione dei Patriarchi di Israele/2, Don Gianni Caliandro; mercoledì 22 luglio, La via della vita: testimoni-profeti secondo la Regola, Suor Patrizia Girolami, monaca trappista di Valserena; giovedì 23 luglio, Svegliare il mondo: quale profezia e testimonianza della vita monastica, oggi?, Suor Patrizia Girolami; venerdì 24 luglio, Scrutatrici di “nuove albe” nella notte della nostra vita e del nostro tempo, P. Natanaele Fantini, Priore Amm. Abbazia Madonna della Scala.

Obbiettivo degli incontri la riflessione sul ruolo della vita monastica sulla base della seguente traccia di riflessione da CIVCSVA, Scrutate. Ai consacrati e alle consacrate in cammino sui segni di Dio, LEV, Città del Vaticano 2014, p. 63: "La vita consacrata sta attraversando un guado, ma non può restarvi in modo permanente. Siamo invitati ad operare il passaggio - Chiesa in uscita, è una delle espressioni tipiche di Papa Francesco - come kairòs che esige rinunce, chiede di lasciare ciò che si conosce e di intraprendere un percorso lungo e non facile, come Abramo verso la terra di Canaan (cf. Gen 12,1-6), come Mosè verso una terra misteriosa, legata ai patriarchi (cf. Es 3,7-8), come Elia verso Sarepta di Sidone: tutti verso terre misteriose intraviste solo nella fede. Non si tratta di rispondere alla domanda se ciò che facciamo è buono: il discernimento guarda verso gli orizzonti che lo Spirito suggerisce alla Chiesa, interpreta il fruscio delle stelle del mattino senza uscite di sicurezza, né scorciatoie improvvisate, si lascia condurre a cose grandi attraverso segnali piccoli e fragili, mettendo in gioco le risorse deboli. Siamo chiamati ad un’obbedienza comune che si fa fede nell’oggi per procedere insieme con «il coraggio di gettare le reti in forza della sua parola (cf. Lc 5,5) e non di motivazioni solo umane»". 

 

 

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