"La figlia", il nuovo romanzo noir di Giuseppe Scaglione ambientato a Niso (Noci)

12 20lafigligiuseppescaglioneNOCI (Bari) - Gli appassionati della letteratura italiana dei primi del '900 lo avrebbero subito scambiato per uno dei più cari amici di Cesare Pavese, meglio soprannominato con il termine “Pinolo” e invece si tratta senza ombra di dubbio di un caso di omonimia. Il vero Giuseppe Scaglione che abbiamo incontrato lo scorso lunedì 18 dicembre presso il chiostro di San Domenico, grazie all’invito dell’associazione "I Presìdi del libro" è delle nostre parti: è scrittore e giornalista critico d’arte, ha lavorato a Noci per molto tempo in quanto bancario ed è anche autore del suo blog intitolato “Correlazioni – Arte &Cultura“, che tratta di arti visive, fotografia, poesia e narrativa.

12 20lafigliagiuseppescaglione copiaQuesta volta, dinanzi al pubblico di lettori, Giuseppe Scaglione si è presentato ed è stato presentato sotto altre vesti: quelle dell’autore di un nuovo romanzo dalla trama noir. “La figlia”, questo il titolo della sua recente pubblicazione edita da Robin (presentato per la prima volta, a Noci), ambientato in un comune della provincia di Bari molto vicino al nostro comune. Niso è infatti il nome della città in cui è ambientata la vicenda: ce lo riferisce Vittorino Curci, poeta e sassofonista, ai dialoghi con l’autore, che neanche a farlo apposta diventa personaggio del romanzo presentato. Il protagonista della storia è Paolo Saliani. Avvocato d'affari a Milano decide, dopo una serie di tragici eventi, di dare una drastica svolta alla propria esistenza trasferendosi a Bari, dove avvia una nuova attività professionale da avvocato penalista. Nel sempre più apprezzato tentativo di affermarsi con la sua carriera, Paolo accetta di occuparsi di un omicidio. Il magistrato pensa a un ennesimo caso di femminicidio e, confortato da elementi indiziari, ordina l'arresto del colpevole di cui invece Paolo non è assolutamente convinto. Per indagare, il giurista si muove in un ambiente dove - dietro le apparenze - si agitano odi e vendette, ipocrisie e compromessi.

Come per ogni recensione che si rispetti, non ci è data sapere la conclusione della storia, che invece potremmo scoprire solo qualora decidessimo di acquistare il libro e leggerlo. Tuttavia fondamentali si sono rivelate le dichiarazioni dell’autore in fase di presentazione, durante la quale ha voluto sottolineare gli aspetti umani e sociali che, compressi nell'ambito ristretto della provincia, fanno esplodere le tante contraddizioni della società postmoderna. La mercificazione della donna, l'intreccio tra affari e malaffare, la corruzione, il pregiudizio, il disagio giovanile, la condizione degli anziani, la precarietà dei nuovi valori collettivi che sostituiscono la decaduta civiltà agricola, sono tutti temi che attraversano il romanzo, incarnati nei personaggi che ruotano attorno all'indagine. Tecnicamente parlando, Scaglione ha anche inserito alcuni elementi tipici dei gialli di un tempo, affidando al lettore, superati i due terzi del libro, tutti gli elementi necessari per capire l’assassino.

 

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