"Io e Anastasia": lo straniero e l'integrazione

NOCI (Bari) - E04 15 io e anastasia presentazione librossere stranieri è uno stato mentale, si può diventare stranieri nel proprio paese, estraniandosi dalla realtà materiale e sociale che caratterizza quel paese. Stranieri, identità, adattamento, vita. Con queste parole chiave Uma Gusmirovic ha  presentato il suo libro “Io e Anastasia” (ed. Planet Book), venerdì 13 aprile alle ore 18:30 presso il Chiostro delle Clarisse, nell’ambito del progetto “D = Donna” a cura dei Presidi del Libro di Noci.

L’autrice è stata intervistata da Maura Carrelli e Stefano Verdiani, che hanno proposto diverse riflessioni sul libro, a partire dai temi fondamentali fino all’interpretazione della copertina.

La protagonista, Katarina, con un passato difficile alle spalle giunge in Italia a causa di un amore malato, ma carica di aspettative; dopo un primo momento in cui perde le speranze riesce a rinascere grazie al fiorire di una nuova amicizia, quella con Anastasia.

04 15ioeanastasiaIl libro è ovviamente autobiografico e rappresenta il cambio netto nella vita di Uma/Katarina, una donna che passa da un paese sotto dittatura comunista, come il Montenegro, dove vigeva l’alienazione della religione, a un paese come l’Italia, culla del cristianesimo e tuttora pieno di tradizioni religiose.

La narrazione è una lenta progressione, un proficuo adattamento, affinché la corda della vita della protagonista, che si era spezzata, si ricostruisca nuovamente. E’ narrata la doppia assenza che si manifesta nello straniero, la prima del paese d’origine e la seconda dalla vita sociale del nuovo paese, con tutte le barriere che ne derivano come quella linguistica.

In questo scenario cupo e disperato, Anastasia è una luce, è il richiamo della vita che fino ad allora Katarina non aveva sentito. Anastasia è il suo alter ego, lei aiuta Katarina ad allinearsi con la vita e di lì poi accadono miracoli.

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