Gianni Svaldi narra la storia vera e documentata di un incontro ravvicinato con Satana

09 09satandentro copyNOCI (Bari) - Gianni Svaldi è un giornalista che vorrebbe incontrare il successore del famoso esorcista Padre Amorth per intervistarlo, ma egli rifiuta di incontrarlo. Il destino però, ha in serbo per lui un incontro ancora più importante: quello con Maria, una donna che Satana l’ha suo malgrado “ospitato”nel proprio corpo e possiede un documento in cui la Chiesa attesta ufficialmente il caso di possessione. A cura dell’associazione “presidi del libro di Noci” coordinata da Stefano Verdiani, si è svolta, lo scorso 7 settembre, presso il Chiostro di San Domenico, la presentazione del libro “Satana dentro”, scritto dal giornalista Gianni Svaldi. L’autore, originario di Andria, giornalista professionista di cronaca nera e inchieste, ha interloquito con la dottoressa psicologa Lorita Tinelli.

09 09presetnazionesatanadentroSiamo agli inizi degli anni 90’ e Svaldi vorrebbe condurre un’inchiesta, con tanto di intervista, all’anziano successore del famoso esorcista Padre Amorth, ma l’uomo si rifiuta di incontrarlo. Quello che ancora il giornalista ignora, è che il destino, muoverà abilmente i suoi fili e, in quella stessa giornata, avrà in serbo per lui un incontro ancora più importante: quello con Maria, che Satana l’ha suo malgrado “ospitato” nel proprio corpo. La donna gli mostra un documento ufficiale in cui la Chiesa certifica appunto il caso di possessione. Il tutto ha inizio per la giovanissima ragazza, con quello che forse un po’ tutti abbiamo voluto sperimentare con gli amici come “diversivo” o tanto per incentrare su di noi le attenzioni degli amici un po’ più bonaccioni: la classica seduta spiritica con strumenti come tavolino, bicchieri, tavolozze con le lettere e monetine. Satana le si presenta, nel corso di una di queste sedute, sotto le mentite spoglie di un vecchio zio, ma ben presto egli dichiara di amarla. “Come uno zio ama una nipote”- asserisce lei ingenuamente, ma di rimando quello le risponde che la ama e vuole che sia sua. In men che non si dica, la ragazza si ritrova sbattuta al muro. Da li inizierà il suo vero e proprio calvario, e ad alleggerirlo la figura coraggiosa e mentalmente aperta di Padre Francesco, che, quando il Vescovo non gli crederà, trascinerà la ragazza a suo cospetto perché si renda conto dell’effettiva situazione. Maria viene sottposta a una perizia prima psicologica e poi psichiatrica, e dati gli esiti entrambi negativi, non resta che arrendersi all’evidenza di uno di quei casi che sono di vera possessione. Molto forte il tema della comunità, che invece di emarginare brutalmente Maria, le si stringe attorno per aiutarla e sostenerla.

09 09giannisvaldiSvaldi ha precisato di esser partito, agli inzizi di questa sua inchiesta come fortemente scettico, ma alla luce delle testimonianze e dei documenti raccolti, ha dovuto ammettere a se stesso che vi sono cose che vanno a collocarsi in quella “zona grigia” - così egli l’ha definita, che è del tutto imperscrutabile alla razionalità umana. Il libro non si propone certamente di far mutare la propria pozione tanto a chi è credente, quanto a chi non lo è, ma racconta una storia vera, testimoniata e documentata che non ha nulla di romanzato. E’ emerso che solo un caso su 10.000 dichiarati è di reale possessione demoniaca, gli altri sono frutto di fortissima suggestione o di malattie psichiatriche come l’isteria. Si è discusso su come la Chiesa abbia fatto dei grandi passi avanti essendo cauta e prudente e decidendo di prendere “a braccetto” la scienza” prima di dire la sua. Interssante è stata una domanda posta da uno degli spettatori: “Ma chi esorcizzerà la chiesa dai suoi mali, come la pedofilia, per i quali da la colpa a Satana?”  Svaldi ha risposto con perspicacia che Satana qui non c’entra nulla ma è la volontà dell’uomo che sceglie deliberatamente di fare il male, di “toccare il fondo che sa di pece”.

Per tornare al libro, una lettura consigliata sia a chi è credente nelle forze del bene quanto del male, sia a chi crede esclusivamente a ciò che riesce a vedere. Un piccolo consiglio: meglio non “aprire il vaso di pandora” con giochetti come le sedute spiritiche che poi tanto innocenti non sono. Chi non c’è più, per chi ha fede, ci guida e ci sostiene anche senza che noi distrubiamo la sua pace.

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