Luciano Canfora e la democrazia egemonica del "Mondo di Atene"

02-06IlmondoAteneNOCI (Bari) - Ha riscosso un enorme successo la presentazione dell'ultimo libro del prof. Luciano Canfora intitolato Il mondo di Atene (edito Laterza). Filologo ed uno dei maggiori studiosi del mondo classico, su invito del circolo del Partito Democratico di Noci, il professore, docente presso l'Università di Bari, ha offerto ai lettori e a tutti i nocesi, che apprezzano molto la sua bravura e i suoi studi, un'opera perfetta, da alcuni recensita e ritenuta "facilmente compiuta".

È stato questo dunque il punto di partenza da cui il Pd Noci ha preso spunto per riflettere sul reale concetto di democrazia, e questo, per un professore come Luciano Canfora, è risultato semplice ed estremamente allettante. Son bastati piccoli spunti suggeriti dal membro del circolo Giandomenico Dongiovanni e dal direttore del nostro quotidiano Beppe Novembre (foto in alto), per partire dallo stesso documento da cui Canfora ha deciso di avviare la sua interpretazione per redigere il suo testo. Il saggio storico in questione, infatti, partendo dall'epitaffio pericleo riportato dallo storico Tucidide, arriva a sfatare completamente l'ideale dell'ordinamento politico del V° secolo a.C. di Atene. Da sempre si è pensato che la politica periclea e l'Atene anche del secolo successivo (IV° sec a.C.) fosse perfetta e fondata su di una democrazia ideale. Ma così non è stato e Canfora ce ne fornisce oggi un'altra interpretazione.

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Basta partire dalla figura dello schiavo. L'egemonia ateniese su tutto il territorio dell'attica comportava sì benessere a tutte le fasce della popolazione, ma anche una condizione di sottomissione delle altre poleis alla città madre, creatasi in seguito ad alleanze stipulate mediante lega. "Inevitabilmente si logorava chi decideva di aderire a questo assetto politico" ha commentato Canfora (foto a lato) durante la sua spiegazione. L'assemblea popolare è da sempre stata, insieme al teatro, il luogo in cui la libertà di pensiero si esercitava senza incontrare ostacoli di sorta, ma è anche vero che il conflitto era uno dei principi cardine per il mantenimento di tale assetto. Canfora descrive infatti il programma politico Pericleo come caratterizzato da una sorta di aggressività imperiale; basti pensare alla guerra del Peloponneso, in cui qualsiasi città avversa ad Atene veniva sottomessa militarmente, o alla stessa ricerca di autonomia e indipendenza cercata attraverso la costruzione delle mura intorno alla città.

Negli anni a venire, il crollo della democrazia e l'ascesa al potere da parte degli oligarchi (i famosi 400) significò per Atene, a dire di Canfora, un fenomeno di "convulsione" politica. Mai, anche con il tentativo di Trasibulo che tentò una riscossa dei democratici, la democrazia poté ritornare come prima, fondata sulla "uguaglianza" tra i cittadini. Nella conversazione con il prof. Canfora ci si è soffermati su vari aspetti della democrazia ateniese: il concetto di cittadinanza, il mito della democrazia ateniese, i rapporti egemonici con le altre poleis, gli strumenti democratici del governo della città (l'ostracismo, la guerra "necessaria"), il rapporto tra democrazia e teatro come sistema di educazione per le masse, i gruppi o "partiti politici" ateniesi, il rapporto fra Atene e gli intellettuali (vedi Socrate). Non rari sono stati i confronti proposti dal prof. Canfora fra l'età classica e l'età napoleonica o contemporanea.

Con questo libro quindi Canfora ha suggerito ancora una volta un'ottima interpretazione del fatto storico. L'enigma di Atene viene dunque risolto: la democrazia non era altro se non un governo del popolo e conseguente dominio dei signori sulle altre popolazioni, i cui critici radicali del sistema furono proprio gli intellettuali del tempo. Una interpretazione chiara quella di Canfora che, seppur demolendo le false retoriche sulla democrazia ateniese, punta a ristabilire, alla luce delle fonti più aggiornate, la corretta interpretazione di un contesto storico tanto lontano da quello che oggi comunemente chiamiamo democrazia, nato nel Novecento mediante l'introduzione del suffragio universale. 

 

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