Ettore Catalano e il viaggio di Ulisse: perchè leggere i classici

05-31EttorecatalanoNOCI (Bari) - È giunto a Noci, in occasione del secondo appuntamento previsto per la rassegna culturale del "Maggio d'autore" lo scorso 29 maggio, il professor Ettore Catalano, oggi ordinario di Letteratura Italiana nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università del Salento. Dopo aver incrociato, attraverso le varie letterature dei secoli, le svariate incarnazioni di Ulisse e le sue relative avventure, il professore ha dunque pubblicato un nuovo libro intitolato "Per altre terre, il viaggio di Ulisse" (Progedit editore).


Dalla scrittura scorrevole e dalle pagine pienamente illustrate, il libro è stato presentato al pubblico nocese ricco di studenti ed insegnanti da un collega del professor Catalano, alla stessa maniera ordinario di Letteratura Italiana nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Bari, il professor Pietro Sisto. L'ordinario, nell'introdurre e commentare l'ultima fatica letteraria di Catalano, non ha perso l'occasione per sottolineare una delle più importanti caratteristiche del testo, visibile a primo impatto: "La veste tipografica del libro è accattivante; attraverso l'uso delle illustrazioni a cura del non noto artista barese Donato Sciannimanico infatti, è possibile cogliere un immediato collegamento all'antico uso del libro manoscritto, nei secoli sempre pieno di illustrazioni. La stampa a caratteri mobili, successivamente, ha indotto le popolazioni a definire i nuovi libri come fossero neri".

Dimostrazione di come Catalano sia stato in grado di recuperare con l'ultima opera antiche tradizioni, favorevoli alla comprensione dei racconti in maniera molto più semplice. "Per altre terre" riprende Omero, classico della letteratura, ed utilizza anche uno dei temi più famosi (oggi diventato un vero e proprio topos letterario): il viaggio. "La rilettura che oggi Catalano propone" commenta Sisto, "è presentata all'insegna dell'intertestualità. Non vengono recuperati solo scrittori greci che hanno fatto della tematica del viaggio le loro opere più grandi, ma saltano fuori anche scrittori più tardi come Dante, Foscolo, Kafka e critici contemporanei come Eva Cantarella". Un modo tutto nuovo anche per comprendere meglio a trecentosessanta gradi, i profili dei personaggi dell'epos omerico, vedi Nausicaa, Atena, Calipso, etc.

Ulisse viene invece presentato come vero e proprio simbolo di astuzia, capace di scendere nell'oltretomba e di vivere nuove avventure. Nuovo, interessante e accattivante, il risultato del lavoro di Catalano si ricollega ad una delle più importanti esortazioni del contemporaneo Calvino, rivolta alla lettura e rilettura dei classici come utili strumenti di insegnamento. Ma dei classici Catalano non ne ha fatto solo letteratura. Dei classici Catalano ha fatto anche teatro e spettacolo. In questa settimana è in fatti in scena a Lecce, uno spettacolo che riprende Ettore e particolari parti comprese nei poemi omerici. Un nuovo modo di conoscere e approcciare con la letteratura di tutti i tempi.

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