Simone Cristicchi fa tappa a Noci con il suo spettacolo "Alla ricerca della felicità"

09 3 SimoneCristicchiaNociNOCI – Sono andati a ruba i biglietti per lo spettacolo musico-teatrale “Alla ricerca della felicità” di e con il cantautore Simone Cristicchi, tenutosi lo scorso 2 settembre a partire dalle ore 21:00 presso l’Anfiteatro comunale. L'evento, facente parte del cartellone Noci Estate 2021, a cura del Comune di Noci in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese, rientra nella terza edizione del Festival Costa dei Trulli, che si svolge da luglio a settembre nei comuni aderenti al brand.

09 3 AllaRicercadellaFelicitàI più conoscono il ricciuto Simone Cristicchi solo in veste di cantautore impegnato, per i suoi testi dalla grande profondità di contenuti. Egli è però anche un ottimo attore teatrale e sicuramente chi ha assistito allo spettacolo ne avrà avuto la riprova. Non si è trattato di un semplice concerto. La musica sicuramente ha avuto un ruolo fondamentale, ma quello proposto da Cristicchi è stato più viaggio interiore tra meditazione, fede e filosofia per scoprire quali siano le giuste chiavi per trovare quella felicità che tutti inseguiamo, o almeno una piccola parte di essa. Una ricerca che deve iniziare dalle cose più piccole e semplici. Va debitamente ricordato che lo spettacolo è parte di un progetto molto più ampio che comprende un libro di cui è autore lo stesso Cristicchi (intitolato appunto “HappyNex, alla ricerca della felicità”) edito da “La Nave di Teseo” e di un film documentario a cura di Andrea Cocchi.
Cristicchi, nel corso dello show, ha fatto riflettere, emozionare e anche sorridere di cuore il pubblico, raccontando esperienze di vita personale, che hanno finito inevitabilmente per diventare parte dei suoi testi.
09 3 AllaricercadellafelicitàCristicchi“Se siete venuti qui convinti che io vi spiegassi come trovare la felicità, sarebbe meglio che vi faceste rimborsare il biglietto”- ha scherzato il cantautore nel porgere il saluto iniziale al suo pubblico. Come dargli torto? La felicità ha per ciascuno di noi un colore, un sapore, un profumo e una consistenza differenti, così come diverse sono le strade che è possibile seguire per raggiungerla. Sicuramente, però, ci sono dei “punti cardinali” che possono aiutarci per prima cosa a scoprire cosa ci renderebbe realmente felici, e successivamente a raggiungere quello stato di benessere interiore. Sette le parole chiave che costituiranno “la bussola” di questo percorso: attenzione, lentezza, umiltà, cambiamento, memoria, talento, noi. L’attenzione che non siamo più abituati a prestare a chi ci parla o alle piccole cose che ci circondano, piegati come siamo di continuo su smartphone, pc o tablet, a cominciare dagli adulti, imitati pericolosamente dai ragazzi. La lentezza è ciò che è necessario per assaporare al meglio la vita, senza quella corsa frenetica che fa perdere il meglio di essa. “Una lumaca, se nessuno la schiaccia durante il suo cammino, stai pur certo che arriva prima o poi a destinazione”- ha affermato Cristicchi, ricordando le parole di una saggia zia. L’umiltà è indispensabile per ricordarsi che siamo parte di un progetto universale sconfinato, e non il centro dell’universo. "Mi piace l'umiltà di chi sa diventare così piccolo da non essere più centrato da nessun colpo"- ha detto il cantautore. Una frase che induce a riflettere su quanto viva indubbiamente meglio chi riesce a evitare che il proprio ego assuma dimensioni spropositate. Il cambiamento richiede molto coraggio, ma a volte è indispensabile se vogliamo che la nostra vita proceda nel modo più simile a quanto avevamo sognato che fosse. E non è mai troppo tardi per questa svolta. La memoria, incarnata nei nostri anziani spesso dimenticati nelle case di riposo, dovrebbe invece costituire l’impalcatura del nostro futuro. Ascoltando la voce degli anziani, ammirando la loro collezione di esperienze, si sentiranno vivi loro e soprattutto ci ritroveremo più ricchi noi. Profonde e veritiere le parole che Cristicchi ha speso riguardo al talento: “Avete presente le anatre domestiche? Se ne stanno lì, nell’aia a far su e giù, hanno le ali e potrebbero volar via, ma hanno disimparato ad usarle. Succede molto spesso anche a noi: inconsapevoli di un talento in nostro possesso, finiamo per non utilizzarlo. Ecco, io vorrei proprio che la scuola diventasse un centro di scoperta talenti, che ci fosse qualcuno che davvero aiutasse i più giovani a tirar fuori il loro talento!”. Per ultima, ma non certo meno importante, la parola “Noi”. Se si resta chiusi nel proprio egoismo, focalizzandosi esclusivamente sull’ “io”, la società non può progredire, non può migliorare. Ciascuno deve quindi fare la sua parte, per piccola che sia significherà sempre qualcosa, e magari gli altri, poco per volta, rifletteranno seguendo il suo esempio. E' stato con "Ti regalerò una rosa", una delle sue canzoni più famose, che Cristicchi ha salutato il suo pubblico. Una rosa virtuale come augurio che dentro ciascuno potesse sbocciare qualcosa di bello. 

 

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