Psicotrio e Giù le mani dalla zia in concerto, una serata tutta musicale

09-14_Giu_le_mani_dalla_ziaNOCI (Bari) - Qualche giorno fa qualcuno affermava che la musica è fonte di vita e che, grazie a delle riprese, Noci era capace di esprimere la propria vitalità a ritmo di musica partendo dai più giovani arrivando ai più anziani. Oggi possiamo dimostrare che non bastano delle semplici riprese e che la musica per Noci è un ottima occasione di ritrovo e di collaborazione, di stimolo e di partecipazione.

09-14_PsicotrioBasti pensare ad esempio, alla serata del 10 agosto. Non solo Piazza Garibaldi era gremita di passeggianti ma anche Piazza Plebiscito. Nonostante gli eventi in contemporanea infatti, la cittadinanza era distribuita nei luoghi prima citati, a seconda dei gusti musicali. Due i gruppi presenti: "Psicotrio" e "Giù le mani dalla zia", due band locali ciascuna legata ad un genere diverso. Mentre la prima (in foto a lato), organizzata e curata dal noto compositore jazz Davide Di Chio si rifaceva molto di pìù a classici del jazz, pop italiano ed internazionale, la seconda rendeva omaggio ad un solo artista italiano calabrese di nascita, Rino Gaetano. E mentre la prima band era prevista dal programma Noci Estate 2011, la seconda dal programma della Festa Democratica organizzata dal Circolo di Noci del Partito Democratico.

09-14_Cover_Rino_Gaetano"Il primo applauso questa sera va a lui" esordisce il cantante della cover band Michele Sgaramella (in foto). A trent'anni dalla sua morte, avvenuta esattamente il 2 giugno del 1981, non si poteva infatti non dedicare una serata ad uno dei più grandi artisti meridionali. I suoi testi, il suo modo di vivere, gli stessi sentimenti che ha espresso nel corso della sua carriera hanno per lungo tempo accompagnato un pubblico vasto ed eterogeneo. Noci sicuramente non è stata da meno. Perchè invitare una sua cover band allora ad una festa di partito? Semplice. Quando si parla del proprio paese e di ciò che è comune, si fa sempre del bene. Rino Gaetano lo faceva ed è giusto che lo si faccia ancora. Sgaramella è infatti sceso dal palco ed ha rivolto al pubblico una semplice domanda: come si sta in Italia oggi? Piccola e importante la domanda ha scosso un po' tutti, ma l'imbarazzo del momento ha portato i suoi frutti. É bastato sentire le parole di una passante per riassumente il valore della nostra bandiera tricolore: "Verde e rosso, colori di speranza e sangue. Colori che dobbiamo difendere".

Questa è stata allora un'ottima occasione per dimostrare quanto la musica sia sintomo di riflessione, partecipazione, ritrovo, collaborazione, vita. Ci auguriamo che la comunità nocese non perda mai l'abitudine e la voglia di fare musica sia essa elevata o semplicemente, popolare.

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