Concerto di Buon Anno, o è Natale sempre o non lo è mai

2008_01_03_concerto_per_cazombo_2NOCI - Non ha disilluso le attese il “Concerto di Buon Anno” organizzato dall’APAD ONLUS di Monopoli insieme all’Associazione di volontariato “AMICI DI CAZOMBO” andato in onda ieri sera all’abbazia della Madonna della Scala. Una chiesa gremita in ogni ordine di posto ha ascoltato con attenzione le note del ‘600 barocco con acutezza e dedizione per l’evento. L’Orchestra del Settecento diretta dal quarantenne maestro Graziano Semeraro ha dato prova di lustro e professionalità nell’esecuzione dei pezzi in programma.

 

In special modo, e con la collaborazione del coro “Stupor Mundi” i brani ineccepibili sono stati il “Magnificat RV610” di Vivaldi, “Beatus vir” di Rosenmuller e “Adeste Fideles” di J. F. Wade. Ma prima ancora di entrare nel merito dell’esecuzione orchestrale sarebbe meglio soffermarsi per un istante all’obiettivo della kermesse musicale: la costruzione di un ospedale materno in Cazombo (Angola). Le parole, nel discorso di presentazione della serata, pronunciate dalla dott.ssa Elisabetta Intini, presidente dell’associazione Amici di Cazombo, meglio esprimono il significato profondo della manifestazione: “Un ospedale lì per madri e bambini significa molto - dichiara la Intini - in una terra che non fa nulla per la salute dei bambini, che rappresentano il futuro, è fondamentale per il proseguo dell’esistenza e delle tradizioni culturali di quella gente”. Come per dire “o è Natale tutti i giorni, o non lo è mai”.

2008_01_03_concerto_per_cazombo_3Il concerto è stato organizzato con acutezza di particolari e soprattutto gli strumentisti, a partire da Giuseppe Amatulli nel ruolo impeccabile di primo violino, si sono elevati a simbolo per chi ama questo genere di musica o la musica in generale. Gli anni di studio e di lavoro sulle partiture sono emersi chiaramente dagli strumenti a corde, cembalo incluso, che i vari maestri maneggiavano. Sparsi per le tre navate della chiesa molti volti illustri del panorama culturale e curiale pugliese a partire dal neoconcittadino Raffaele Nigro, il sindaco di Noci Piero Liuzzi, l’arciprete Don Giuseppe Cito e l’ex arciprete nocese Don Vito Palmisano ora dislocato presso la chiesa Santa Maria delle Salette in Fasano, nonché un folto gruppo di assessori ed amministratori locali.

Nigro dichiara di essersi avvicinato al progetto qualche anno fa quando la dott.ssa Intini gliene ha parlato. “Se i massai di Noci e Putignano - dice Nigro - insieme ai forti industriali nocesi si fossero commossi un po’ di più a quest’ora il progetto dell’ospedale sarebbe già terminato”. Per il sindaco Liuzzi invece “Noci è solidale con il Cazombo e dona per essere più vicina a questa realtà. È giusto - prosegue il primo cittadino nocese - che chi ha di più adotti chi ha di meno, il nostro è solo uno spunto per dimostrare la nostra vicinanza ai concittadini angolani”.

La serata di beneficenza conclusasi tra scrosci di applausi e auguri per il neonato anno ha raccolto la bellezza di 3.517,00 € che serviranno per continuare a costruire l’ospedale dei bambini.

(Nella foto in alto un momento del concerto; in basso la dott.ssa Intini e il cittadino onorario nocese, nonchè giornalista RAI e scrittore, Raffaele Nigro)

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