I castelli pugliesi tra storia e leggende

castel-del-monteNOCI (Bari) - A poche settimane dalla cerimonia inaugurale del Quarto Anno Accademico in programma per i primi di dicembre, l'Università della Terza Età di Noci, in collaborazione con il Centro Culturale Giuseppe Albanese, ha organizzato un incontro dal titolo "I castelli pugliesi tra storia e leggende", per parlare dei castelli medievali pugliesi e lucani.

 

 

 

incontri-volantino_uten_castelliL'incontro, in programma venerdì 19 novembre (ore 18,30) presso il chiostro di San Domenico, sarà l'occasione per presentare a Noci il libro scritto dal prof. Raffaele Licinio dal titolo "Castelli Medievali" per la CaratteriMobili Editrice. Con l'autore (professore ordinario di Storia medievale nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Bari), interverranno Francesco Violante (condirettore della collana "Questioni di storia" dell'editrice CaratteriMobili di Bari) e Mariella Intini (vice presidente del Centro Culturale "Giuseppe Albanese"). Porgeranno indirizzi di saluto Piero Liuzzi (Sindaco di Noci) e Cesareo Putignano (presidente dell'UTEN). "Castelli Medievali" ha già conseguito numerosi premi nazionali e regionali. La nuova edizione, curata dalla neonata casa editrice CaratteriMobili di Bari, è stata interamente riveduta e ampliata con cartine di localizzazione geografica, con una bibliografia aggiornata all'aprile 2010 e, in appendice, con il saggio Castel del Monte: stereotipi e dati storici, di Massimiliano Ambruoso, responsabile di un gruppo di ricerca sul castello federiciano. Nel volume si ricostruiscono genesi e funzioni, reali e simboliche, di un vero e proprio "sistema castellare" che, organizzato dal primo re normanno Ruggero II, viene poi ristrutturato e rafforzato dall'imperatore svevo Federico II e, in parte, dall'angioino Carlo I.

Particolare attenzione è riservata al processo di "incastellamento" del Mezzogiorno bassomedievale, all'analisi del ruolo di controllo strategico e politico del territorio svolto dai castelli pugliesi e lucani, e alla ricostruzione della loro gestione amministrativa, militare e finanziaria: quando e sulla base di quali motivazioni sorgono le strutture che chiamiamo "castelli"; chi erano i castellani e i "provveditori dei castelli"; chi faceva parte delle guarnigioni castellari, e quanto veniva retribuito; il quadro istituzionale e normativo che regolava attribuzioni e doveri della burocrazia castellare; l'approvvigionamento in armi e derrate; l'utilizzo dei castelli come prigioni; i rapporti tra le fortezze regie, le comunità locali e i signori feudali; le rivolte e gli assalti ai castelli. Da Castel del Monte a Bari, da Foggia a Barletta, da Brindisi a Taranto, da Lagopesole a Melfi, un itinerario storico sorprendentemente attuale tra strutture castellari che, grandi o piccole, urbane o rurali, arsenali militari o simboli del potere, luoghi di difesa o elementi di dominio politico, hanno comunque rappresentato il "banco di prova" della capacità di governare gli uomini e i territori pugliesi e lucani tra XI e XIII secolo.

Ricerche e studi

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