La spiritualità nocese nel racconto di Pasquale Gentile al Settembre in Santa Chiara

09-20-settembre in santa chiara terza serataNOCI (Bari) – Pasquale Gentile, noto storico nocese e autore di innumerevoli opere incentrate proprio sulla storia locale, è stato l’ospite del terzo appuntamento della dodicesima edizione di “Settembre in Santa Chiara – Conversazioni storiche 2013”, che si è svolto giovedì 19 settembre presso il Chiostro delle Clarisse. Il tema principale dell’incontro è stato “Noci. Profumo di santità: padre Cherubino, Modesto Notarnicola, Agata Leone, Teresa Campanella”.

09-20-Pasquale Gentile2La santità di illustre personalità nocesi è stata il filo conduttore dell’intero intervento, durante il quale Pasquale Gentile ha presentato con estrema precisione il percorso spirituale di quattro santi locali, delineandone le principali virtù e, specificatamente nel caso di alcuni di loro, la propria travagliata esistenza.

La prima figura religiosa a essere stata presentata è stato Padre Cherubino, della cui vita non si hanno notizie precise. Fu autore di numerose opere religiose e il fondatore di molti conventi, tra cui Noci, Ceglie Messapica, Salve e Tricase. Tra le sue opere miracolose si menziona quanto accaduto a Noci, dove una signora di nome Pasqua dopo lunghe ore di un doloroso travaglio mette al mondo un bambino di ottima salute, dopo averle posato sul collo un pezzo della tonaca di Padre Cherubino. Muore ad Acquaviva nel 1952.

Fra Modesto Notarnicola, soprannominato Nigro, si avvicina alla vita religiosa dopo aver ucciso di propria mano la moglie, avendola scoperta in adulterio. La sua vita si caratterizza per innumerevoli virtù, quali quelle della moltiplicazione di pane e vino e delle guarigioni, oltre a distinguersi per lo spirito di profezia: ad Andria a una donna che lamentava il comportamento del proprio marito, il quale sperperava tutto il patrimonio familiare, annuncia che presto questa sofferenza avrebbe avuto fine, e infatti dopo non molto tempo il marito morì. Fra Modesto Notarnicola muore a Trani nel 1611.

Agata Leone è la terza figura relogiosa sulla quale si è soffermato l’interveto di Pasquale Gentile. Nata nell’ottobre del 1617, la sua vocazione ha origine all’età di sette anni, quando il diavolo assumendo le sembianze di un cane, tenta di ucciderla durante la notte. Diviene suora a 13 anni e riceve il dono della profezia e della rivelazione, ma nonostante i suoi innumerevoli miracoli, l’umiltà e l’ubbidienza restano i caratteri distintivi di una santa che ha sempre deciso di vivere nella più assoluta povertà: nella sua cella, oltre il crocifisso, vi erano coperte vecchie e usate, non mangiava carne e non chiedeva aiuto a nessuno se non a Dio per estrema necessità. Agata Leone è stata badessa per 21 anni, rieletta per sette trienni, e inferma per 14 anni. Compie vaticini anche per se stessa, a tal punto che molti anni prima predice la sua stessa morte. Muore l’11 luglio 09-20-pasquale gentiledel 1680.

Rosaria Campanella, la cui storia ha particolarmente coinvolto i presenti all’incontro, nasce ad aprile del 1922 ed entra nel convento di Santa Fiora, dopo alcune resistenze da parte del padre, nel luglio del 1937, dove incontra altre cinque suore nocesi. Il 4 dicembre 1938 avviene la sua vestizione e Rosaria prende il nome di suor Teresa del Bambin Gesù. Durante l’inverno del 1939 suor Teresa inizia ad avvertire i primi sintomi di una grave malattia, sintomi che a luglio dello stesso anno si faranno ancor più acuti. Fallito il tentativo di tenere nascosta la malattia e rifiutate le cure mediche, suor Teresa guarirà miracolosamente durante la notte del 23 ottobre 1939, quando, secondo quanto raccontato da suor Angelica, il crocifisso e la Madonna degli Ansidei le apparvero e la guarirono. A gennaio dell’anno successivo si ammala nuovamente e questa volta tra i sintomi vi era l’impossibilità di ingerire cibi o bevande, e quindi di ricevere la comunione. Cosa che, invece, accadde, dopo aver ottenuto il consenso della Madonna di Lourdes e successivamente del suo confessore. La malattia riapparirà nel marzo del 1941. Il 30 giungo del 1943 emette i voti perpetui, ma il 15 marzo del 1945 dopo anni di dolore e devozione, la sua malattia misteriosa la condurrà alla morte.

Si è conclusa in questo modo la terza serata di “Settembre in Santa Chiara” durante la quale hanno prevalso la curiosità e l’ammirazione verso i racconti di Pasquale Gentile, da sempre impegnato nella ricostruzione e nella valorizzazione della storia del nostro paese.

 

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