Consiglieri comunali al fronte, con Gentile rivive l'attività amministrativa del 1915-'18

09-20pasqualegentileNOCI (Bari) - E' stato Pasquale Gentile, giornalista e storico nocese, il protagonista del secondo appuntamento della tredicesima edizione di "Settembre in Santa Chiara", il ciclo di conversazioni storiche organizzato dall'associazione culturale Giuseppe Albanese, in collaborazione col Comune di Noci e la Biblioteca Comunale "Mons. Amatulli". Vincitore dell'ultimissima edizione del Premio Noci per la Storia locale con l'opera intitolata "Noci, la lunga storia breve", Gentile ha ancora una volta contribuito a ricostruire la storia di Noci, ambientandosi nei primi del '900, a ridosso dunque della prima guerra mondiale.

Noci...quando i Consiglieri Comunali andavano alla guerra. L'argomento scelto da Gentile per l'appuntamento di giovedì 18 settembre sembra esser stato pensato in correlazione con quanto esposto, durante il primo appuntamento, da Giulio Esposito. Mentre Esposito infatti si era soffermato, lo scorso giovedì 11 settembre, sugli aspetti e i fermenti politici prima e dopo la grande guerra, Gentile, con carte, documenti, immagini e cartoline alla mano, è riuscito a raccontare dettagliatamente numerosi aspetti della vita dell'epoca, non solo politica. "Al tempo della grande guerra" ha esordito, "a Noci non mancava davvero nulla. 12.260 persone abitavano il nostro paese". Non mancavano infatti, stando ai dati e documenti presentati, Municipio, Arcipretura curata, guardie campestri, direzione didattica, ufficio sanitario e quant'altro. Specifici e variegati erano anche i dipendenti comunali selezionati per garantire servizi pubblici: interessanti le figure della levatrice e del veterinario, del cappellano del cimitero, etc. A Noci, qualche anno prima che scoppiasse la prima Guerra Mondiale, la vita di strada, le attività imprenditoriali e la vita culturale sembravano essere molto ricche e fiorenti. Tanto quanto lo è stata anche durante la grande guerra, i cui effetti, ha più volte ribadito Gentile, sono arrivati davvero molto tardi.

Ricollegandosi dunque a quelli che erano i fermenti politici dell'epoca, alla fine dell'Amministrazione Lenti e a quella dei grandi "usurpatori e demanialisti", lo storico ha cominciato ad addentrarsi nella vita amministrativa di stampo socialista, capeggiata dal Sindaco Vincenzo Guerra e dalla sua giunta comunale composta da gente del popolo: contadini, calzolai, panettieri, etc. Fu questa l'epoca in cui Noci cominciò a vivere grandi novità: l'introduzione della luce elettrica e del telefono, la progettazione del nuovo edificio scolastico Positano e così via. Ma aspetto ancor più interessante, su cui Gentile ha voluto porre l'accento, è stato il modo in cui si soleva, in tempi di guerra, dirigere il Consiglio Comunale anche in assenza di Consiglieri, partiti per il fronte. "Le leggi dell'epoca" ha commentato Gentile, "consentivano il normale avanzamento dei lavori da parte della macchina amministrativa anche con un numero esiguo di consiglieri. La presenza della metà più uno dei consiglieri in carica consentiva al consiglio di lavorare senza problemi". I primi a partire per fronte furono: Francesco Giannini, Vito Intini, Pietro Liuzzi, Cataldo Amatulli, Domenico Console ed Emilio Gabrieli (l'unico che vi rimase per più tempo). Si aggiunsero man mano anche Franco Laforgia, Mario Intini, Pietro Pace. Nonostante l'11 giugno 1916 fu esplicitamente richiesto alla procura di Bari che il Sindaco Guerra non partisse per il fronte, purtroppo, il 18 maggio del 1917 arrivò anche per lui il momento di rispondere alla chiamata. Un evento che tuttavia, a dire di Pasquale Gentile, non fece vacillare l'amministrazione tanto è vero che Guerra, insieme a tutti gli altri consiglieri, tornò a Noci solo nel 1919. L'anno successivo Guerra fu eletto per la seconda volta Sindaco di Noci.

La relazione di Gentile, davvero ricca di dettagli ed immagini, ha interessato tutto il pubblico presente in sala. Il prossimo appuntamento all'interno del cartellone "Settembre in Santa chiara" è previsto giovedì 25 settembre alle ore 18.45. Interverrà il nocese Francesco Giacovelli. Si parlerà di Zootecnia nelle masserie murgesi: brevi note storiche.

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