Libia e Italia:un progetto di cooperazione fa tappa a Noci

02-27-Massimo-Incagnoli-Gianni-Tedeschi-NOCI (Bari) - Accolti a Bari 145 profughi anti-Gheddafi.  A Noci le attività di Formazione per 200 ragazzi libici. Un progetto che parla di cooperazione nel Mediterraneo, formazione e internazionalizzazione.

Un’idea divenuta realtà che avvicina la Libia e l’Italia grazie alle progettualità messe in campo dalla Trade Management&Consulting Srl, società specializzata nel fornire servizi di consulenza direzionale, organizzativa e per lo sviluppo del personale alle strutture sanitarie e da BIC Puglia Scarl,  nuova società consortile senza scopo di lucro costituita da un raggruppamento di imprese operanti nei settori della Formazione, i Programmi Comunitari e i Piani di Sviluppo Locale, le Politiche Attive del Lavoro, i Servizi per la Pubblica Amministrazione e le Imprese, entrambe con sede a Noci (in foto Massimo Incagnoli e Gianni Tedeschi). Ma di cosa si tratta?  "Il progetto – sottolinea il dott. Massimo Incagnoli, manager del Gruppo Incagnoli – si dipana in due importanti aspetti che pongono la nostra regione in primissimo piano nel mediterraneo nei rapporti con lo stato libico.

Il primo è quello dell’accoglienza medico-sanitaria, avviato già a gennaio scorso e che ha visto l’arrivo a Bari presso la clinica Santa Maria di 145 profughi di guerra, tutti guerriglieri reduci dalla guerra civile contro Mu’ammar Gheddafi (già carcerieri di suo figlio Mujahideen Seif Al-Islam Gheddafi). Era la prima volta che questi ragazzi uscivano dal loro paese affacciandosi in una realtà nuova. Fondamentale – prosegue Incagnoli – è stata la collaborazione tra il ns. staff di mediatori culturali e i tre medici libici e gli otto accompagnatori che hanno potuto interagire con l’equipe medica della Santa Maria, a cui va tutto il nostro ringraziamento per la grande professionalità con cui hanno saputo accogliere i reduci di guerra".

"Il secondo aspetto è quello legato alla formazione. La città di Noci – aggiunge il dott. Gianni Tedeschi amministratore delegato di BIC – si appresta ad accogliere 200 ragazzi libici, tra i 18 e 25 anni, che per circa un anno frequenteranno un corso di lingua italiana con importanti approfondimenti specialistici in informatica, accoglienza turistica & marketing territoriale, energia & ambiente, sicurezza, produzioni locali (lavorazione lattiero-casearia, lavorazione del legno). Le attività formative saranno avviate tra Marzo e Aprile e si svolgeranno a Noci, presso le strutture BIC, con il coinvolgimento di aziende del territorio per quel che concerne l’apprendimento pratico". 

Di rilievo il ruolo svolto dall’attività di consulenza, per conto di Trade e di BIC, svolta dall’avvocato internazionalista Francesco Chiarappa e dall’opera di mediazione culturale del Prof. Vito Vinella, conoscitore della lingua araba. Un aspetto di estrema importanza è quello legato al fatto che la Trade Management e BIC Puglia hanno avviato rapporti diretti con il governo libico ponendo le basi per ulteriori processi di cooperazione e internazionalizzazione con il mondo arabo e con i paesi del Nord Africa.

"La Trade Management – puntualizza il dott. Incagnoli – ha stretto rapporti diretti con il governo libico, che ha interamente finanziato i primi due progetti. Il contratto per l’assistenza sanitaria ha un valore superiore ai 2 milioni di euro, mentre quello sulla formazione è di circa 9 milioni di euro".

Che la cooperazione e l’internazionalizzazione rappresentino percorsi fondamentali che Trade Management e BIC Puglia intendono percorrere lo si percepisce dall’attenzione con cui le due società stanno ponendo le basi per future collaborazioni con i governi di altri stati arabi.  "Un ulteriore aspetto di questa progettualità – affermano Incagnoli e Tedeschi –  è quella della fiducia che sentiamo crescere verso di noi anche dai rappresentanti di altri stati arabi. In tal senso, attualmente, guardiamo con interesse al programma “Horizon 2020” promosso dall’Algeria, che prevede l’investimento di 442 milioni di dollari per la realizzazione di case, ospedali, scuole e infrastrutture per l’efficientamento idrico dell’intera nazione". Le ricadute per il territorio nocese saranno dunque rilevanti, non solo in termini economici, ma anche in quelli culturali, ragione profonda per cui la nostra comunità, già per vocazione aperta all’incontro e all’accoglienza,  potrà ben dire di essersi ritagliata uno spazio importante nel mediterraneo.

Michele Pettinato

Bic Puglia Scarl

Mondo del Lavoro

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