Gli occupati?! Solo il 41%

FATTI E STATISTICHE di Beppe Novembre

Gli occupati?! Solo il 41%

 

I maschi occupati sono il doppio delle donne, un esercito di casalinghe, studenti e disoccupati

 

Prosegue la nostra rubrica Fatti e Statistiche. Questo mese analizziamo la condizione lavorativa dei cittadini nocesi così come appare dalle tabelle dell'ISTAT relative all'ultimo censimento, il 14°, realizzato in Italia nel 2001. Nella tabella qui a lato è possibile notare il numero di cittadini attivi, cioè il numero di cittadini nocesi al di sopra dei 15 anni. Il dato è già noto, però è bene ricordarlo. In totale sono 3.047 i ragazzi fino a 15 anni ( 1.561 maschi e 1.486 femmine), circa il 13% della popolazione totale. Quindi dal totale della popolazione nel 2001, circa 19.564 unità, si ottiene il dato dei cittadini attivi, ben 16.517. Ora è utile confrontare la tabella in basso. Essa ci presenta la composizione della condizione lavorativa nocese, distinta in Forze di lavoro e Non forze di lavoro. Detto altrimenti, cittadini attivi che lavorano e producono ricchezza per il paese o che sono in cerca di lavoro e cittadini in altre condizioni, studenti, casalinghe, ritirati dal lavoro o in altra condizione.

 

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Ecco alcune considerazioni.

 

1) Il numero degli occupati di sesso maschile è circa il doppio di quello femminile, ben 4.330 contro 2.474. Questo dato dovrebbe far molto riflettere sulle pari opportunità nella ricerca del lavoro nel nostro paese. Qualcuno potrebbe presentare statistiche di altri paesi ben peggiori delle nostre, ma non servirebbe poi molto giustificare una tendenza nazionale ed amen. Quel che è certo è che la donna nocese si dichiara in cerca di lavoro in un numero di volte pari a quello degli uomini (572 e 562), ma gli esiti di questa ricerca effettivamente propendono per i maschietti.

 

 

2) Un'altra considerazione riguarda appunto le ben 1.134 persone che si affannano a cercare un posto di lavoro, senza esservi riusciti alla data del censimento. Pensate un po', se queste 1000 persone decidessero di costituirsi in movimento politico cittadino, cosa accadrebbe per la nostra politica ufficiale del palazzo che poco si preoccupa di loro? Forse qualcuno dirà che non è compito dell'amministrazione, daccordo, ma cosa fa, intanto, il comune per loro? Come funziona e con quali esiti la politica di formazione al lavoro nel nostro comune? L'Informagiovani quanto è sostenuto e spinto dall'Amministrazione ad offrire strumenti e risorse opportune a questi cercatori di lavoro a Noci?

3) Un altro dato molto importante è quello del numero degli studenti. Tra questi vi sono sia gli studenti delle scuole superiori e sia gli studenti universitari. Bene il dato è confortante, Noci crede e punta sulla formazione di elevato livello per migliorare la proria condizione sociale. Ben 1.555 studenti (855 femmine e 700 maschi). Cosa si fa per loro? Quanto si investe sulla loro permanenza in città?

4) Segue l'esercito delle casalinghe: 2.639. Saranno tutte casalinghe per scelta? O per mancanza di opportunità? Forse la seconda.

5) I ritirati dal lavoro non necessariamente sono i pensionati, poichè vi potrebbero essere lavoratori non aventi diritto alla pensione, complessivamente però il dato è in linea con i volumi della popolazione ultrasessantacinquenne nocese. Quindi, presumibilmente sono in gran parte dei pensionati.

6) In altra condizione, ovvero, disoccupati che non si dichiarano in cerca di lavoro, ben 1.585 persone. Un bel numero. Cosa si fa per queste Non forze di lavoro, così come cinicamente o semplicemente e realmente l'Istat le chiama? Quali politiche per loro? Noci ha solo il 41,19% di tasso di occupazione, vale a dire sui 16.517 cittadini sopra i 15 anni ne lavorano solo 6.804. Come sarebbe bello se a Noci lavorassero i 1.134 in cerca di occupazione, qualche studente e almeno la metà delle casalinghe?!!?

 

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