Referendum costituzionale, un voto senza pregiudizi

12 02 schedaNOCI (Bari) - E' davvero possibile giungere al referendum costituzionale di domenica 4 dicembre 2016 liberi da pregiudizi ed esprimere un voto consapevole in merito? Me lo sto chiedendo da qualche mese mentre ho osservato e letto "dell'umana gente le magnifiche (o malefiche) sorti e progressive" raccontate dai sostenitori del Sì come del No.

I comitati promotori e le forze politiche italiane da aprile ad oggi hanno aperto un fronte di scontro esasperato, delegittimandosi reciprocamente e pretendendo di interpretare esattamente gli umori e i desideri degli italiani. Proprio quelle forze politiche che sono oggetto di attacco quotidiano anticasta dagli ultimi 20 anni a questa parte. La delegittimazione e gli opportunismi politici trasversali hanno impedito di discutere insieme della riforma. Hanno tarpato ogni possibilità al dialogo politico. Hanno dato solo fiato alla più tronfia propaganda politica tutta rivolta al proprio elettorato di riferimento con l'obiettivo di mantenerlo e preservarlo indenne in questo difficile passaggio per la Repubblica italiana. Nessuno sa realmente cosa accadrà lunedì 5 dicembre visto che per la vittoria è necessario un solo voto in più rispetto al fronte opposto. Questo meccanismo sta stimolando più una smania di conta interna a partiti e movimenti che una reale esigenza di partecipazione popolare consapevole al voto del 4 dicembre.

Le bacheche social sono il peggior luogo in cui approfondire i temi della riforma anche perchè "l'algoritmo facebookiano" rischia di rinchiudere gli internauti in una scatola trasparente fatta di post corrispondenti ai propri personali interessi. Addio confronto. Solo tanta suggestiva propaganda, offese, denigrazione, insulti gratuiti. I comizi elettorali nelle piazze sono stati pochissimi, fatta eccezione per le adunate ad effetto dei grandi leader nelle grandi città italiane. La TV, un po' ingessata nella par condicio, forse è stato lo spazio comunicativo in cui in questi ultimi giorni si è davvero entrati nel merito di un confronto politico che a fatica si è mantenuto nell'alveo della discussione sulla riforma. Tanta demagogia, scenari catastrofici e profezie autoassolventi. I grandi giornali nazionali hanno mantenuto una posizione superpartes, alcuni hanno scelto di sostenere platealmente il fronte del No, altri, di partito, il fronte del Sì. Noi nel nostro piccolo abbiamo dato voce sulle pagine di Noci24.it a tutte le forze politiche locali e a tutti movimenti che hanno voluto argomentare il proprio punto di vista sul referendum. 

Al di là delle faziosità di partiti e movimenti, al di là dei piccoli e grandi sistemi di comunicazione e del loro modo di raccontare la campagna elettorale referendaria, tra poche ore si aprono i seggi elettorali. Mi auguro che tanti elettori sentano l'esigenza di esprimere in questo momento delicato il proprio punto di vista sul futuro della Costituzione. Una vittoria per l'Italia sarà registrare lunedì 5 dicembre un alto tasso di affluenza alle urne. Solo così la dura e a volte rozza campagna referendaria potrà concludersi con la legittimazione del fronte vincitore senza aprire strascichi indecifrabili di conflittualità nel paese. Io ho faticato nel prendere una decisione, mi sono informato, ho riflettuto e andrò a votare. Perchè la democrazia è difficile, ma è bellissima. Buon voto.

"Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico. (articolo 48, 2° comma Costituzione)"

 

 

 

 

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