La maggioranza traballa in consiglio

10 11 giuntaNOCI (Bari) - Il consiglio comunale del 9 ottobre ha lasciato sul tavolo tutti gli interrogativi di carattere politico della vigilia ed ha mostrato una maggioranza traballante sugli ultimi due punti aggiunti all'ordine del giorno: la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà delle aree cedute dal Comune di Noci e il regolamento per l’installazione di manufatti tipo “DEHORS”. Ma andiamo con ordine.

10 11 brunoNEGRO DI NUOVO ASSENTE - Il consiglio si apre con 9 consiglieri di maggioranza (assenti Plantone e Negro) e 4 di minoranza (assente Gentile F.). Nulla si chiarisce in merito alla posizione di Negro e del suo annunciato passaggio in minoranza che aprirebbe evidenti ripercussioni sulle deleghe del vicesindaco Marino Gentile. Dopo la prima ora trascorsa nella discussione di numerose interpellanze sulla situazione della villa comunale, della zona industriale, del randagismo e dell'allerta meteo per il week-end, alle 19 su proposta della consigliere di FI, Angela Lobianco, si è svolto un minuto di silenzio per ricordare la figura del senatore Donato Bruno venuto a mancare il 17 agosto scorso. "Noci ha perso un amico sincero. - ha detto la Lobianco - Noi di Forza Italia abbiamo perso il nostro mentore. Noi tutti dobbiamo fare tesoro dei suoi insegnamenti. Bruno è stato l'uomo della mediazione e dell'unione, mai delle spigolature e dei muri insormontabili". Al termine il presidente del consiglio Stanislao Morea ha annunciato che a breve sarà celebrato un consiglio comunale per ricordare la figura di Bruno alla presenza dei suoi familiari.

10 11 notarnicolaPLANTONE ELETTO VICE PRESIDENTE, MA ASSENTE -Chiusa questa fase si entra nel vivo del consiglio. Velocemente si approvano i verbali delle sedute precedenti e poi si passa alla elezione del vice presidente del consiglio comunale, carica rimasta vacante dopo l'ingresso in Giunta dell'assessore Parchitelli. Prima empasse: il capogruppo PD, Fabrizio Notarnicola (in foto), chiede 15 minuti di spospensione per organizzare i lavori della votazione. Sembra proprio una pausa "tecnica" dal momento che il candidato al ruolo di vice presidente risulterà Piero Plantone del PD, stranamente assente dall'inizio della seduta. Al rientro in aula Notarnicola comunica che il nome prescelto dalla maggioranza è proprio Plantone, che quest'ultimo avrebbe accettato la proposta e che starebbe per arrivare in aula. L'opposizione preannuncia il voto di scheda bianca. Si passa al voto: dopo la seconda votazione Plantone risulta eletto con 8 voti a favore. 4 le schede bianche. Ma di Plantone nessuna notizia e nessuna motivazione per la sua assenza comunicata all'aula dal presidente. In politica tutto ha un peso, anche e soprattutto le assenze: cosa vorrà dire questa assenza? Dissenso? E su cosa?

10 11 locorotondo200.000 € DI DEBITI FUORI BILANCIO - A questo punto si apre la lunga parentesi sui debiti fuori bilancio, per vecchi procedimenti giudiziari e amministrativi, che il consiglio comunale è chiamato a riconoscere ed approvare: ben 5 delibere per un ammontare complessivo di 208.699 € di debiti da pagare per sentenze che hanno visto soccombere l'ente comunale a favore di una vittima di sinistro stradale per una caduta da un marciapiede (20469,65 €); di un progettista del nuovo impianto fognario che ha contestato la mancata assegnazione dell'incarico inizialmente affidato dal Comune (37851,65 €, il Comune ha fatto ricorso al Consiglio di Stato); degli eredi di proprietari di aree espropriate dal Comune per realizzare la zona 167 nel 1983 (43852€); di un proprietario di capi di bestiame aggrediti da un branco di cani randagi (53728,52 €, il Comune contumace in primo grado ha proposto appello); di un imprenditore contro il Comune (52797,54 €). Tutte e 5 le delibere sui debiti fuori bilancio, introdotte dall'assessore Antonio Locorotondo (in foto) (il quale non ha chiarito la sua posizione rispetto al commissario locale dell'UDC e alla sua collocazione in Giunta ndr), sono state approvate con 10 voti della maggioranza e 4 astenuti della minoranza.

10 11 confortiCONFORTI VOTA IL PIANO TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE - Si passa alla delibera n° 8 relativa all' integrazione al programma triennale delle opere pubbbliche 2015/2017 per poter inserire un progetto, cofinanziato dal Comune, da candidare ad un finanziamento da parte della Regione Puglia. Durante la discussione escono dall'aula i consiglieri di minoranza Lobianco e D'Aprile. Resta Paolo Conforti NCD (in foto) che si esprime a favore di tale delibera ed annuncia il voto favorevole. Al momento del voto si contano 11 favorevoli (la maggioranza più Conforti) ed un astenuto (M5S).

10 11 colonnaBARATTO AMMINISTRATIVO: la maggioranza glissa - Le frizioni fra minoranza e maggioranza aumentano al punto 9 quando il consigliere Orazio Colonna M5S (in foto) chiede un impegno formale esprimibile con un voto e non una semplice discussione sulla introduzione del baratto amministrativo previsto dalla legge dello Stato n.164 del 2014, all’art.24 (Sblocca Italia). Tale baratto consiste nella possibilità, per chi si ritrova nella condizione di morosità incolpevole con l'ente di poter svolgere piccoli lavori per il Comune in cambio del mancato pagamento delle tasse. A sostegno della proposta del M5S anche Conforti, Lobianco e D'aprile. Meno convinta inizialmente la maggioranza. Il sindaco Nisi interviene ed annuncia che già si sta lavorando su una ipotesi di regolamento per il baratto amministrativo. Le opposizioni chiedono quindi un voto e di vedere la bozza del regolamento. Nulla da fare. La bozza non viene diffusa perchè non ancora passata dalle commissioni e non si procede al voto poiche nell'ordine del giorno era stata aggiunta la dicitura "per la sola discussione", non presente nella richiesta del M5S. Bagarre in aula. Al termine Conforti, Lobianco e D'Aprile annunciano di abbandonare l'aula e di non proseguire i lavori.

10 11 mezzapesaNISI AI SUOI: "Qui stasera nessuno fa una bella figura" - Alle 22:30 restano in aula i 9 consiglieri comunali di maggioranza, il sindaco e il consigliere di opposizione Orazio Colonna. La strada sembrerebbe spianata verso una semplice e veloce prosecuzione dei lavori. Così non è. La delibera n° 10 diventa un pantano per la maggioranza che traballa e stenta ad andare avanti a motivo della mancata preparazione dello schema di convenzione inerente la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà delle aree cedute dal Comune di Noci ai sensi dell’art.31, commi da 45 a 50 della Legge 23.12.1998, n.448. Questa delibera è passata già due volte dal consiglio comunale ma da marzo 2014 non ha trovato ancora una soluzione definitiva. Relaziona il sindaco Nisi. Subito dopo il consigliere Mezzapesa (in foto) (Noci per Nisi) interviene e demolisce numerosi punti del testo portato all'adozione. Si aggiungono anche i rilievi critici dei consiglieri Mastropasqua (Modello Noci) e Martellotta (Gruppo Autonomo Indipendente). Nisi sbotta: "Qui stasera nessuno fa una bella figura". Il clima si fa teso. "O ci fermiamo qui e modifichiamo il tutto o lo ritiriamo, si fanno le dovute osservazioni con gli uffici e martedì 13, prima del consiglio monotematico sul regolamento del consiglio comunale, ridiscutiamo questo punto". Morea annuncia l'arrivo in aula del dirigente Gabriele. Si decide di modificare seduta stante il testo. Colonna (M5S) attacca le inadempienze della maggioranza che per tre volte dal 2014 ha portato in aula il provvedimento senza trovare un accordo definitivo in maggioranza e senza un testo condiviso. "Non siete preparati", ribadisce in aula prima di andare via. La seduta riprende dopo una lunga sospensione ed alle 23:30 Morea legge la proposta di emendamento che viene approvato con i 10 voti della maggioranza.

Ultimo punto, n° 11, sul regolamento per l’installazione di manufatti tipo “Dehors”. Si è deciso di estendere anche ai mesi invernali la possibilità di occupare suolo pubblico da parte delle attività commerciali e che le richieste di occupazione per un periodo fino ai 15 giorni possono essere trattate dagli uffici comunali senza passare per il SUAP. Punto approvato all'unanimità dei presenti.

 

 

 

 

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