Gigante, resta l'ambiguità sulla collocazione in consiglio

12 11 giganteNOCI (Bari) - Resta l'ambiguità sulla collocazione in consiglio comunale della neo-consigliera Francesca Gigante (in foto), subentrata allo scomparso Francesco Gentile. Prendendo la parola nella seduta di ieri 10 dicembre 2015 ha dichiarato "Non mi sento pronta a sposare una tesi di maggioranza o minoranza".

Nella seduta del 26 novembre scorso era stata la consigliera di Forza Italia, Angela Lobianco, a sollecitare un chiarimento politico, ma la risposta non era più arrivata. Ad inizio di seduta, pertanto, ieri sera Gigante (che non ha aderito ancora a nessun gruppo presente in consiglio ndr) ha voluto rispondere alla domanda della collega ribandendo che valuterà di volta in volta i provvedimenti portati in aula dalla maggioranza e che per la tempistica sullo scioglimento della riserva "I tempi vorrei deciderli io. Senza pressioni". Resta quindi indipendente (come ce ne sono ormai altri sia in minoranza,  D'Aprile, sia in maggioranza, Negro e Martellotta ndr) ma non chiarisce alla Lobianco, ai consiglieri presenti ed anche a tutti i cittadini se entra a far parte della maggioranza o della minoranza.

La scelta, a quanto pare, per Gigante (che nella Giunta Liuzzi bis fu presidente della Commissione Pari Opportunità, che nel 2013 fu candidata nelle liste del PDL ed ottenne 241 voti, e che attualmente è parte attiva dell'associazione politico-culturale Noci2020 nata dopo le amministrative del 2013 e che è vicina alla lista civica Modello Noci ed allo stesso Morea ndr) risulta essere tanto faticosa quanto difficile da compiersi in tempi brevi. Possibile? Evidentemente il suo ingresso o meno in maggioranza potrebbe aprire conseguenze su cui si starebbe trattando politicamente. 

La collega Lobianco replicando in aula alle dichiarazioni di Gigante ha detto "Lei per onestà intellettuale dovrebbe dire cosa accade. La invito a chiarire se fa parte dell'opposizione o della maggioranza. Se non lo fa saranno i suoi elettori a valutare il suo operato, non noi".

Intorno poi alla dichiarazione di "indipendenza" bisogna ricordare che questa si pronuncia in relazione a movimenti, liste civiche o partiti nei confronti dei quali si può essere o non essere in consonanza e per questo ci si dichiara "indipendenti dai gruppi politici presenti in aula". Ma perorare la possibilità di dichiararsi "indipendenti da maggioranza e minoranza" una volta entrati in consiglio comunale è praticamente impossibile, meglio le dimissioni volontarie. Ogni consigliere deve dichiarare la sua collocazione e poi magari potrà anche restare "indipendente" da sigle e movimenti politici.

Ieri sera dopo un acceso dibattito l'opposizione presente in aula (Lobianco, D'Aprile, Conforti) ha abbandonato l'aula per solidarietà nei confronti del consigliere del M5S Colonna che aveva denunciato la mancata notifica della convocazione di ieri da parte del messo comunale. Gigante non è andata via ed ha proseguito i lavori di consiglio sul regolamento. 

 

 

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