Noci, ad oggi, sfora il patto di stabilità. Attesa per i fondi regionali

Senza i finanziamenti previsti dal POR e dal PIT a rischio il bilancio comunale. Siamo un comune virtuoso, ma la cassa è vuota.

 

ass_schiavoneNOCI (Bari) - Lo scorso anno, sempre a dicembre, avevamo rischiato di sforare il Patto di Stabilità interno, però alla fine dell'anno giunsero i versamenti provvidenziali dello Stato per i Contratti di Quartiere II e tutto si risolse per il meglio. Quest'anno nell'ambito della discussione, svoltasi in consiglio comunale il 30 novembre, sull'assestamento di bilancio, al termine della relazione dell'assessore alle finanze Gianni Schiavone (a sinistra) si è appreso che a fronte della chiusura "dei lavori pubblici finanziati dai POR Puglia 2000-2006 entro il 30 giugno 2009 per i quali il Comune ha dovuto anticipare con propri fondi il 5% delle somme finanziate dalla Regione, salvo per alcuni, potrebbe concludersi non rispettando gli obiettivi stabiliti per il patto di stabilità, ad oggi la situazione risulta negativa".

liuzzi-notarnicolaCome ha chiarito l'assessore in queste parole scritte nella relazione letta in consiglio, la situazione di difficoltà delle casse comunali deriva dall'obbligo della rendicontazione per i POR 2000-2006 a cui Noci ha partecipato e per i quali ha ottenuto il finanziamento di numerose opere. Al finanziamento delle opere è obbligato a partecipare il comune nella quota del 5% e per questo motivo le casse risultano vuote. Lapidarie e preoccupanti le parole dell'assessore, perché ormai manca poco alla fine dell'anno e perchè solo una cospicua entrata potrebbe salvarci dallo sforamento. In consiglio anche il Sindaco Liuzzi (nella foto a sinistra con il presidente del Consiglio Enzo Notarnicola) ha ribadito che la situazione di difficoltà vissuta dal Comune non ha avuto ripercussioni sulle imprese chiamate a realizzare le tante opere pubbliche avviate e che nonostante l'esiguità dei fondi il comune ha onorato tutti i pagamenti con le aziende fornitrici, proprio per sostenere il sistema economico in consiglio-2009-11-30questo 2009 non proprio dei migliori. La situazione di difficoltà, però, bisogna sottolinearlo, mentre da Schiavone è stata interpretata come conseguenza necessaria delle rigidità regionali ad elargire i fondi pubblici previsti, il sindaco Liuzzi, invece, ha manifestato parole di comprensione per la Regione, che, in quanto Ente pubblico soggetto agli stessi vincoli del patto di stabilità, sarebbe alle prese con i medesimi e difficili problemi di quadratura dei bilanci. L'unica remora che Liuzzi esprime attiene alla scelta da parte della Regione Puglia di non premiare i comuni virtuosi, cioè tutti quelli che hanno avuto accesso a finanziamenti di opere pubbliche, non permettendo loro, viste le difficoltà del momento, di escludere dal patto i pagamenti concernenti spese di investimento effettuati nel limite delle disponibilità di cassa. (Nella foto a destra l'opposizione in consiglio)

Quello che può rasserenare i nocesi, al di là dei conti del momento, è che la situazione dello sforamento del patto dipende solo dalla cassa comunale, che al momento è vuota, ma prima o poi dovrebbe tornare ad essere riempita dagli attesi finanziamenti regionali. Questo è certo. L'unico problema che non si sa ancora se la Regione sarà in grado di rimpinguare le casse entro il 15 dicembre, data ultima per gli enti locali per effettuare movimenti di cassa. In soccorso del comune, però, in attesa della Regione, potrebbe venire il PIT che potrebbe elargire in questo caso in tempi ritenuti certi i fondi spettanti a Noci.

cons_mino_tinelliAlla discussione in consiglio ha preso parte il consigliere Mino Tinelli, Sinistra e Libertà (a destra), il quale ha apprezzato la comprensione rivolta dal sindaco nei confronti della Regione e delle sue difficoltà di bilancio, però ha colto l'occasione per rimarcare come le scelte di estrema rigidità finanziaria giungano dal Governo e come anche il minor gettito ICI, che ha accusato il Comune, sia merito della maggioranza di Governo.

cons_notarnicola_fabrizioFabrizio Notarnicola, UDC, (a destra) intervenendo in aula, ha sottolineato anche le minori entrate per gli oneri di urbanizzazione ed il ritardo accumulato sui Contratti di quartiere II che, invece, avrebbe potuto garantire nuove entrate attraverso la compartecipazione dei privati. Notarnicola ci tiene a sottolinearlo in aula "il mio intervento non vuole essere polemico, ma costruttivo nei confronti della giunta". A vedere alcune facce in aula, forse più di un consigliere ha condiviso questa lettura, dal momento che altre voci nella maggioranza sono tornate a stigmatizzare il rallentamento sui Contratti.

(Nelle foto sotto, a sinistra Vito Loperfido, PDL; a destra, Felice Plantone e Marino Gentile, CittàDomani)

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