Verifica politica durante il consiglio: la maggioranza traballa?

Nella seduta di aggiornamento del consiglio comunale di ieri sera le liti interne alla maggioranza paralizzano per due ore i lavori e la minoranza, in protesta, abbandona l'aula.
 

consiglio-comunale-la-maggioranza-22-01-2010NOCI (Bari) - Alla fine nulla di fatto, anzi si. La maggioranza di Liuzzi, nell’aggiornamento di seduta dell’assise convocata con urgenza lo scorso 25 gennaio, si è presa un due di picche dalla minoranza di centrosinistra. A picchiettare sui banchi dell’aula consigliare sono stati i consiglieri di minoranza Tinelli, Mezzapesa, Ripa e Plantone che, stanchi di aspettare per ben due ore la conclusione dei lavori in seno alla maggioranza, hanno deciso di redigere un documento condiviso con il quale esprimere il proprio dissenso nei confronti della maggioranza.

 

LE PAROLE DELLA PROTESTA - Noi consiglieri comunali presenti alla seduta - si legge infatti nel documento in sintesi - visto il protrarsi della sospensione per oltre due ore decidiamo di abbandonare l’aula in segno di protesta. Stigmatizziamo ancora una volta la mancanza di rispetto nei confronti dell’opposizione e la maleducazione nei confronti delle persone. Abbia i sensi della nostra disistima”. Parole dure che elevano un braccio di ferro tra maggioranza e opposizione.

IL CONSIGLIO SUBITO SOSPESO DALLA MAGGIORANZA - Il tutto è nato a pochi minuti dall’insediamento dell’assise pubblica. alle ore 19. Neanche il tempo di cominciare che il presidente Enzo Notarnicola in quota all’Udc chiede una sospensione di cinque minuti. Nessuna spiegazione alla minoranza. La sospensione dura più del tempo richiesto e tra i corridoi del palazzo di città si insinua la voce che sia in corso una verifica politica in seno alla maggioranza. Assessori che vanno e vengono. Consiglieri che entrano ed escono. Porte che si aprono e si chiudono, ma non una parola può essere proferita fuori dalle stanze del sindaco e della presidenza. Bocche cucite anche da parte dei soliti ben informati. Si arriva così alle ore 21.00 senza che dalla maggioranza si sappia qualcosa. Allora i rappresentanti della minoranza, sentendosi bistrattati ed umiliati nel loro ruolo, decidono di sottoscrivere un documento condiviso che diventerà la cena amara (in senso morale) del sindaco Liuzzi.

LE SCUSE DEL SINDACO LIUZZI E IL RINVIO - Il primo cittadino infatti, preso atto di quanto ottemperato dalla minoranza, al rientro in aula chiede scusa per l’atteggiamento avuto durante l’assise cittadina e per aver abusato del tempo concesso. Chiede quindi l’annullamento della seduta che probabilmente verrà riconvocata in seduta ordinaria venerdì 29 gennaio con inizio alle 18.00. A rendere ufficiale la convocazione sarà ovviamente la comunicazione del presidente del consiglio comunale Enzo Notarnicola.

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