Fabrizio Notarnicola, “basta con gli interessi personali in politica”

12-24-fabrizio-notarnicolaNOCI (Bari) – Nell’ultimo e famigerato consiglio comunale del 30 novembre il consigliere Fabrizio Notarnicola, passato da pochi mesi all’opposizione, ha attaccato in maniera forte l’amministrazione sollevando alcune questioni su intrecci tra affari e politica. Non solo, ha ribadito il suo disappunto per la gestione politica di Liuzzi e per il comportamento del suo ex (?) partito, l’UDC, rientrato da pochi giorni in maggioranza, per aver fatto carta straccia di accordi e decisioni politiche prese a settembre.

Allora, consigliere Notarnicola, si sono proprio lacerati i rapporti con Liuzzi e la sua Giunta tanto da passare all’attacco nell’ultimo consiglio?

Il problema parte da lontano, da quando i quattro Indipendenti del PDL misero in atto la strategia di rendersi autonomi dal PDL sbandierando la questione dei punti programmatici del 2008 da riprendere, ma alla fine abbiamo capito che quel che cercavano era solo una poltrona in Giunta. Noi UDC perdemmo il nostro assessore Argenta per un tragico evento e poi nacque la sciagurata idea del Patto Federativo, a cui sono sempre stato contrario rimanendo coerente con la maggioranza. Oggi che succede? Che quelli che si resero Indipendenti e che vollero il Patto Federativo hanno ottenuto ciò che in realtà volevano, cioè le poltrone. Altri, come Guagnano e me stesso, siamo stati messi fuori dalla maggioranza. E inoltre Liuzzi si tiene dentro per necessità anche il MSI-DN di Mansueto.

Vittima di una espulsione non direi, lei ha più volte evidenziato in consiglio comunale il suo dissenso su molte questioni…un po’, forse, se l’è cercata?

Nonostante io sia stato per anni anche pungolo per l’amministrazione all’interno della maggioranza, adeguandomi più volte ad essa, io non ho condiviso il metodo e il modo di fare politica e gestire la amministrazione sia da parte del primo cittadino, sia da parte di questa maggioranza stessa. Gli obiettivi che si sono posti, nonostante l’ampiezza della maggioranza, non sono stati adeguati. Ho sempre chiesto, in tempi non sospetti e quando potevamo farlo, che venissero sviluppati alcuni obiettivi come un concorso per dirigente dell’ufficio tecnico. Noci non ha un dirigente stabile da concorso, ma ha un reggente scelto dall’amministrazione. Dal momento che la vita di un comune è pressocchè la gestione del territorio, vedesi Contratti di Quartiere, PUG, Ampliamento aree produttive, Piano della Antenne, Piano del traffico, Nettezza urbana, a mio parere quello è un ruolo chiave che va ricoperto. Altrimenti resteremo alla sola politica che Liuzzi sa fare, la politica degli annunci, …faremo, vedremo, realizzeremo….

Ma perché, secondo lei, la politica di Liuzzi è una politica “di soli annunci”?

Semplice. In tutti questi anni, dal 2003 ad oggi, è sempre mancata una programmazione. Questo dato emerge chiaramente. Una amministrazione deve dimostrare di saper programmare con un bilancio ed obiettivi da porsi. Io ho sempre parlato della necessità di un cronoprogramma. Le crisi si sono aperte e chiuse più volte, sono state cambiate le poltrone, ma non sono mai stati affrontati i problemi di questa città. Il sindaco mi ha deluso perché i problemi non li ha mai affrontati, li ha sempre rinviati, ha tentato di barcamenarsi, ma non ha mai messo in campo una strategia per poter affrontare i problemi che ci eravamo posti. Io sono deluso e mortificato da questo modo di fare politica. Alla fine, così facendo, non sono prevalsi interessi generali, ma particolari.

E quali sarebbero questi interessi particolari dell’amministrazione?

Ad esempio, parliamo di impianti di distribuzione di benzina sorti a Noci negli ultimi anni, secondo lei è un caso che uno sia gestito da un ex-assessore, uno dal figlio del presidente del consiglio comunale, ed un terzo in costruzione che faceva parte di un sportello unico della famiglia del sindaco?! Queste sono cose casuali? Chissà. Oppure c’è l’altra questione rondò su via Gioia, dove ci fu un esposto in procura su interessi privati nella sua realizzazione da parte del consigliere Gentile e poi non se ne è saputo più nulla. Oppure il costo degli incarichi legali che il Comune affida… ne vogliamo parlare?! Il costo è enorme, ma perché non si vuole adottare un regolamento per affidare gli incarichi legali e tecnici? Oggi si utilizzano gli incarichi legali solo per fare una politica clientelare. C’è la corsa a dare il nome dell’avvocato per gli incarichi legali! Non si può andare avanti così. Bisogna dare le opportunità a tutti per crescere. Io dico che per scongiurare ogni dubbio nella attività amministrativa c’è bisogno di trasparenza, dalla prima all’ultima attività realizzata dal comune.

Ma lei parla ora perché è in minoranza?

Assolutamente no. Queste cose le ho sempre dette anche quando ero in maggioranza. Ma sono stato inascoltato. E poi passare all’opposizione è più difficile che passare in maggioranza. Io sono passato all’opposizione perché sono un uomo libero, non sono soggetto a nessun condizionamento, vivo del mio lavoro e la politica la vivo come servizio per il mio paese di cui sono orgoglioso. Ho sempre detto ad esempio che c’è bisogno di fare un vero bilancio “partecipato”. Ma oltre qualche annuncio Liuzzi non è andato. Il nostro è un bilancio ragionieristico in cui possiamo far leva sul fatto che ci sono le sanzioni incassate o gli aumenti della Tarsu o della mensa scolastica. Ma in realtà, oggi più che mai, noi abbiamo bisogno di trovare altre risorse per fare entrare maggiori oneri di urbanizzazione ed avere risorse per far crescere la nostra comunità.

E con l’UDC come sono i rapporti ora?

L’Udc è il partito che ha pagato e paga il prezzo più alto delle crisi vissute dall’amministrazione. Dalla morte di Argenta fino a giugno scorso l’UDC è stata tenuta nel Limbo, senza procedere alla nomina dell’assessore da noi designato e facendo leva su fisiologici dissensi interni, frutto anche dell’enorme attesa subita. A giugno l’UDC con i quattro consigliere ha votato il bilancio, ma poi subito dopo il sindaco ha chiuso le porte a noi ed ha formato una maggioranza con lo zoccolo duro, dichiarato in consiglio di PDL, Città Domani e Noi per Noci. A questo punto l’UDC, anche con dichiarazioni pubbliche del commissario Enzo Notarnicola aveva scelto di passare all’opposizione di questa amministrazione. Poi, però, c’è stata una retromarcia. Questo non è stato un gesto né dignitoso, né coerente. Così facendo l’UDC ha perso una occasione perché è tornato sui suoi passi dimostrando alla gente il suo interesse per le poltrone. Ho massimo rispetto per l’architetto Colucci, neo assessore, ma chi è Colucci oggi, chi rappresenta? A mio parere è un “alieno” caduto in Giunta. Come dice Di Pietro, “che c’azzecca” con l’UDC?  Noi avevamo figure nelle liste del 2008 che avrebbero potuto ricoprire questo ruolo.

A ben vedere ora è lei l’ “alieno” dell’UDC?

Io quando ebbi l’invito a far parte dell’UDC da parte di alcuni amici ero orgoglioso e contento di averlo fatto. All’epoca c’era un segretario, un direttivo, ed elezioni che ci diedero una grossa soddisfazione. Io nonostante sia stato il secondo degli eletti nell’UDC ho fatto un passo indietro nel non fare l’assessore, nel non fare il capogruppo in consiglio, ho dato il mio contributo alla candidatura alla provincia di Enzo Notarnicola, ho dato il mio contributo alle regionali.  Avevo ed ho tuttora considerazione nei vertici provinciali e regionali dell’UDC, però l’UDC alla fine che cosa è stato capace di fare? E’ stato capace di distruggere il tutto in una legislatura. Oggi si è ridotto a un gruppo di tre consiglieri, a un partito senza sede e a una base che non è stata per nulla interpellata anche sulle ultime vicende. Ma io non voglio polemizzare con gli amici dell’UDC, dico solo che l’UDC avrebbe potuto essere protagonista ben diverso in questa maggioranza.

Come vede il suo futuro politico?

Il mio futuro politico è quello di credere ancora e fortemente nei partiti, il problema di fondo è che io sono stato deluso dal funzionamento dei partiti. Nei partiti ci deve essere il confronto e la funzione di organismo politico. Ci deve essere la pari dignità e le decisioni devono essere prese a maggioranza. Il mio futuro politico è in questa direzione. Ma è anche quello di battermi in consiglio perché importanti progetti vengano realizzati nell’interesse di tutti, come i contratti di quartiere o l’ampliamento delle aree produttive, oppure perché il consiglio lavori non solo per le scadenze tecniche, ma svolgendo a pieno il proprio ruolo di discussione ed indirizzo. Inoltre opererò affinché tanta gente lontana dalla politica e capace di vivere la gestione della cosa pubblica in maniera più disinteressata, professionisti, imprenditori, commercianti,  possano iniziare loro a creare condizioni affinchè si faccia politica in maniera diversa. E viste le festività natalizie voglio approfittare per fare gli auguri a tutti i cittadini e agli operatori economici che, nonostante questo momento di difficoltà economiche e di crisi, continuano ad operare come hanno sempre operato cercando di portare ricchezza a Noci, non aiutati da una classe politica non all’altezza di quella economica e imprenditoriale.

Consiglio Comunale

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