Orazio Colonna ''No a nuove elezioni, vorremmo essere messi alla prova nell'amministrare il comune''

07-16-orazio-colonnaNOCI (Bari) – Ore decisive per l’avvio dell’amministrazione Nisi. Martedì 23 luglio si dovrebbe svolgere il secondo consiglio comunale: nel frattempo cresce l’attesa di conoscere il futuro assetto amministrativo cittadino. NOCI24.it ha intervistato l’ex-candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle, ora consigliere comunale, Orazio Colonna, per conoscere le considerazioni del movimento su questa delicatissima fase politica.

Orazio Colonna, ex candidato sindaco e consigliere del Movimento Cinque Stelle di Noci.  Quali sono le sue impressioni sulla prima seduta del consiglio comunale dell’11 luglio scorso?

«E’ stata una seduta molto emozionante. Ho avuto modo di poterlo dire anche in diretta durante il consiglio. Sentivo l'emozione mia e quella dei ragazzi che erano alla prima esperienza come me. Tutto sommato c'è stata però una grossa delusione perché pensavo da subito di poterci mettere al servizio delle persone che ci hanno dato il voto. Ci sono persone che si aspettano tanto da noi e probabilmente la prima occasione si è persa. Spero non se ne perdano ancora altre d’ora in avanti perché abbiamo voglia di lavorare, non perché abbiamo la soluzione a tutto, ma perché vogliamo metterci alla prova».

Che ruolo si ritaglierà il Movimento Cinque Stelle in consiglio? Avete già un'idea chiara di come vivere questo ruolo tramite il consigliere Colonna?

«A noi sta bene pure il fatto che un po’ di tempo fa si prospettava e cioè che potevamo essere l’unica forza che rimarrà all’opposizione, ciò non  ci preoccupa minimamente. Nei colloqui già intercorsi tra me e il sindaco e tra me Lauccio Morea, poiché ci siamo visti in sedi separate, abbiamo dato collaborazione ad entrambi ed abbiamo chiesto la pregiudiziale di “lavorare”. Non vogliamo assolutamente giochetti… abbiamo detto “lavoriamo”. Possiamo dare l'appoggio nostro se abbiamo delle professionalità che loro ritengono valide per l’utilità del paese. Abbiamo sentito dal sindaco e da Morea che c’è un’emergenza sociale: noi la vediamo sotto i nostri occhi. Per questa ragione dobbiamo metterci subito a “lavorare” anche con piccoli provvedimenti che possano dare subito un minimo di risposte».

La collaborazione con le altre coalizioni come la garantite e a che condizioni? Avete posto delle pregiudiziali?

«Mi hanno prospettato due ipotesi di programma che sono grosso modo sì sintesi delle diverse posizioni assunte in campagna elettorale, però le vedo un po’ distanti. Dopo che me le hanno presentate non ho avuto modo di incontrare entrambi. Ci siamo incontrati solo con il sindaco a cui ho detto che per quanto riguarda i punti che a noi erano cari, e che anche lui ha menzionato, continuano ad esserci cari e ci metteremo a disposizione per poterli avviare e per essere propositivi sin da subito. Nella piattaforma del centro-destra ho notato che alcuni punti si discostano anche di tanto dalla prima proposta ed è una piattaforma che vedevamo già dall'inizio lontana dal nostro modo di pensare. Fermo restando che al momento non sappiamo quali saranno le linee programmatiche, perché al momento ci sono solo le proposte, se da ciò verrà fuori una fusione che comprenda anche le nostre proposte, allora potranno tranquillamente avere il nostro voto. Se invece non ci convinceranno non voteremo positivamente le linee programmatiche. Ad esempio nella piattaforma che ci è stata presentata dal sindaco si parlava di urbanistica. L’urbanistica che intendiamo noi, e spero anche il sindaco, è un progetto un po’ più ampio. Per noi l’urbanistica intesa come cementificazione non ci vede assolutamente partecipi. L’ urbanistica intesa come percorsi da compiere per migliorare la vita del paese, assolutamente si».

Nel momento in cui si vota per le linee programmatiche ci si schiera in maggioranza o opposizione: il Movimento Cinque Stelle che farà? Sceglie di valutare la bozza di programma e poi eventualmente decidere di entrare in maggioranza oppure avete già deciso di non voler dare questo tipo di collaborazione?

«Da subito noi non ci siamo messi nella posizione di non voler accettare nulla e di non voler essere propositivi, sia con l’uno che con l’altro. Fermo restando che al momento ci sono due piattaforme, quando ce ne sarà una sola, noi la leggeremo e se ci convincerà decideremo se votarla o meno».

Quindi nell'eventualità che ci sia però una condivisione politica e anche amministrativa fra le due coalizioni quali sarebbero le problematiche del paese più urgenti da affrontare?

«La differenziata al primo posto. So bene che nelle due piattaforme ci sono due proposte diverse. A me piace l’idea del centro-destra perché dà la possibilità di poter creare anche dei posti di lavoro, ma siccome ha dei tempi di realizzazione più lunghi, vorrei chiedere, ma non mi è stata mai data la possibilità di farlo, nel frattempo che si avvia la società che possa gestire in loco i rifiuti, nell’anno e mezzo necessario, che facciamo? Non lo so che soluzione vogliono attivare. L'optimum sarebbe partire col porta a porta con un contratto breve, intanto avviare questa società e portare avanti gli iter burocratici che non sono mai brevi quando si vuole avviare una società che possa gestire in loco i rifiuti. Di qui a 5-6 anni perché no si potrebbe avere qui a Noci una società che possa creare dei posti di lavoro. Mi auguro questa mia proposta sia fattibile. 
Insieme alla questione ambientale anche la questione economica. La situazione dell’economia è veramente disastrosa a Noci. Noi non chiediamo grossi provvedimenti, anche piccole ed importanti cose vanno bene per l’immediato. Abbiamo già chiesto al sindaco Nisi di fare un giro con noi e valutare le condizioni delle scuole rurali comunali, quelle in buone condizioni potrebbero essere destinate alle emergenze abitative di quei nuclei familiari veramente in condizioni disastrose. Prima ancora del rilancio delle attività economiche serve dare risposte all’emergenza che sta sempre più crescendo in città.
Un'altra cosa che ho visto citata nelle piattaforme e su cui siamo d’accordo è il piano della mobilità: ci darebbe una vivibilità migliore della città. Già il fatto di aver aperto il centro città e via Moro, parlo di me che vivo in una zona che era molto sottoposta a grosse unità di traffico, ha migliorato tantissimo la viabilità: naturalmente ci sarebbe ancora bisogno di lavorarci su».

Quindi per finire il Movimento Cinque Stelle cosa si augura di qui al 23 luglio, cioè alla prossima seduta di consiglio in cui si dovrebbero sciogliere tutti i nodi: una collaborazione tra le coalizioni o nuove elezioni?

«No, assolutamente nuove elezioni no. No perché vorremmo essere messi alla prova nel voler dare un piccolo contributo nell’amministrare il comune. E penso che a noi, come a tutte le forze giovani alla prima esperienza in consiglio, dispiacerebbe il commissariamento. Se poi si dovesse arrivare al commissariamento purtroppo non abbiamo i numeri per poterci opporre quindi dovremmo prendere atto della situazione ed attenerci a ciò che verrà deciso».

 

Consiglio Comunale

© RIPRODUZIONE RISERVATA