Il PDL abbandona l'aula e Morea: si spacca il centro-destra

07-24-morea-1NOCI (Bari) - Ieri sera durante il consiglio comunale, che ha visto l'elezione di Stanislao Morea a presidente del consiglio ed Orazio Colonna a vice-presidente, è nata l'alleanza di governo cittadino tra Noci2020 e Noci Bene Comune. Questa mattina il sindaco Domenico Nisi nominerà gli assessori della sua Giunta, che sarà espressione di questa inedita collaborazione tra centro-destra e centro-sinistra. I quattro consiglieri PDL (Conforti, Gentile, Lobianco, D'Aprile), però, in protesta con tale scelta hanno abbandonato l'aula consiliare e non votato per l'elezione di Stanislao Morea (in foto sopra a destra). E' scontro aperto nel centro-destra nocese.

07-24-pubblicoL'abbandono dell'aula di palazzo di città da parte dei consiglieri PDL ha destato molto stupore anche tra il folto pubblico presente perchè ha colto tutti di sorpresa. Le ragioni di questo atto politico che ha visto il PDL non partecipare alla elezione del presidente del consiglio nella persona dello stesso ex-candidato sindaco di centro-destra, Stanislao Morea, sono state presentate in aula dal consigliere Angela Lobianco (in foto sotto). "Per noi il programma elettorale è fondamentale. Voteremo di volta in volta ogni provvedimento, garantendo il massimo impegno per la città di Noci. Non siamo d'accordo con la corsa ad ostacoli pur di arrivare alle nomine a tutti i costi. Noi ribadiamo il nostro no alle poltrone, siamo contrari alle logiche delle poltrone e per questa ragione abbandoniamo l'aula".

07-24-lobiancoSi rompe platealmente, quindi, l'unità della coalizione Noci2020 che aveva raggruppato per le amministrative di maggio un partito, il PDL, un movimento, il Movimento Schittulli, e quattro liste civiche, Modello Noci, Noi per Noci, Città Domani, Economia è Lavoro. L'abbandono dell'aula è stato mal digerito dallo stesso Morea, ex-candidato sindaco della coalizione Noci2020, il quale in aula, dopo la sua elezione, ha esternato tutto il suo rammarico ed il suo disappunto per una scelta che egli stesso aveva appreso solo poche ore prima. 

07-24-morea-2Nel suo intervento in aula Morea ha ricordato che sul suo nome a presidente del consiglio c'era stato l'accordo lunedì sera nel centro-destra. Dopodichè, secondo la ricostruzione presentata in aula, tre ore prima della seduta consiliare sarebbe arrivato "dall'alto", presumibilmente dai veritici regionali o nazionali, l'obbligo ad abbandonare l'aula e a far saltare la collaborazione con il centro-sinistra. Obbligo che nè Stanislao Morea, nè i consiglieri di Modello Noci (Lippolis e Mastropasqua) e della lista Schittulli (Gentile e Martellotta) hanno voluto subire. Nel prendere la parola in aula dopo la sua elezione Stanislao Morea ha ringraziato tutti i consiglieri e tutti i cittadini: "Ringrazio tutti quanti, anche i consiglieri PDL che non mi hanno votato. Li ringrazio perchè non dimentico che mi hanno voluto loro candidato sindaco. Ora, però, come dopo ogni gara sportiva c'è da svolgere 'il terzo tempo'. Prima c'è la gara, la competizione, ma poi c'è da pensare al bene della città. Iniziamo a dare l'esempio. Dobbiamo essere moralmente alti. Fino a tre ore fa credevo di essere eletto all'unanimità, ma non mi preoccupa come è andata. Io sono già con la mente oltre. Sin dal primo momento abbiamo condiviso tutto con la coalizione Noci2020, ci siamo chiesti se staccare la spina o collaborare ed abbiamo deciso tutti insieme cosa fare.... Fino a tre ore fa abbiamo condiviso tutto.  Poi è arrivata una comunicazione dall'alto che ci imponeva di abbandonare l'aula e non eleggere il presidente ed il vice-presidente del consiglio. Sono amareggiato, sì, anche perchè hanno detto che facciamo questo per le poltrone. E' falso. Noi non abbiamo la necessità di reclamare poltrone e non faremo gli assessori. Abbiamo solo scelto tra il mandare tutto all'aria o anteporre il bene della città e provare a collaborare, come avevamo deciso tutti fino a qualche ora fa. Noi sappiamo bene che le tattiche e le trattative possono attendere, ma i problemi della città no. Per questa ragione chi ha staccato la spina non siamo noi. Per noi la politica è passione e non abbiamo interessi da tutelare".

 

 

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