Liuzzi: "La Regione tagli altre voci di bilancio per salvare l'ostetricia di Putignano"

liuzzi piero senatoreROMA - "Non possiamo subire supinamente la decisione della Regione di chiudere il punto nascite di Putignano, ma occorre far ragionare il presidente Emiliano sulla necessità per i cittadini della Murgia del Sud-est di poter mettere al mondo bambini in piena serenità, senza dover affrontare viaggi disagevoli fra gli oltre 400 metri di collina e la quote mare". Si apre così la nota diramata da Piero Liuzzi, capogruppo di GAL-Direzione Italia nella commissione istruzione e cultura del Senato.

"Basta da solo l'argomento delle difficoltà logistiche - spiega il sen. Liuzzi - per chiedere alla Regione Puglia di rivedere la decisione di chiudere il reparto di ginecologia ed ostetricia dell'ospedale di Putignano". "È una decisione tutta politica, di volontà politica - chiarisce il parlamentare di Noci - che deve travalicare la logica dei numeri, degli aspetti statistici e dei rapporti matematici: alle comunità locali della Murgia dei Trulli stanziate sulle alture di questo comprensorio pugliese la politica del centrosinistra, che da dodici anni governa la Regione a suon di chiusure di reparti ospedalieri e di tagli alla spesa sanitaria, deve garantire le stesse condizioni degli abitanti dei grandi centri urbani posti sulla costa".

"La Regione - conclude Liuzzi - tagliasse da qualche altra parte le voci in bilancio e lasciasse aperto il punto nascita di Putignano, perché dimostrerebbe, fra l'altro, che le politiche del welfare e di contrasto del calo demografico sono in cima alla missione di governo affidatagli dalle popolazioni votando l'altro ieri Vendola ed appena due anni fa Emiliano, entrambi fautori di onerose imposizioni fiscali regionali che dovrebbero tornare a beneficio dei pugliesi".

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