Teatro Petruzzelli, se il Giudice annulla i contratti del 1896 e del 2002

bari petruzzelliBARI - La vertenza nasce nel 2009. Una class action procedimentale ideata dagli avvocati Luigi Paccione e Alessio Carlucci, firmata da centinaia di persone. Iniziativa giudiziaria, aperta nel Tribunale sezione civile di Bari, per il riconoscimento della proprietà pubblica del Teatro Petruzzelli.

Nel 2012 la Giunta regionale pugliese,la Presidenza Consiglio Ministri e Ministero Beni Culturali condividono, tramite delibere, l’azione popolare mentre Comune e Provincia di Bari e Fondazione e eredi Messeni Nemagna chiedono al Giudice il rigetto. Pochi giorni fa la Città Metropolitana barese (subentrata alla disciolta Provincia) ha rinnovato la costituzione in giudizio, ribadendo l’incarico di difesa all’avvocato esterno Vito Maria Mascolo, compenso 6.292,00 euro. Oggetto della diatriba”....l’accertamento della nullità dei contratti stipulati nell’Ottocento, recante la concessione in favore del sig. Antonio Petruzzelli del suolo comunale sul quale oggi sorge il Teatro Petruzzelli, e in subordine la decadenza degli eredi Petruzzelli dalla sopradetta concessione per la violazione degli articoli n.4 e 5 della concessione siglata il 29.01.1986”.

Inoltre si sollecita l’annullamento del Protocollo d’intesa firmato nel 2002 fra Ministero Beni Culturali, Regione Puglia,Provincia di Bari, Comune di Bari e eredi Petruzzelli. Atto con cui viene sancita, fra le parti,la reciproca rinuncia a ogni pretesa in ordine all’incendio del Teatro, il riconoscimento della convenzione sottoscritta nell’anno 1800,la previsione di un canone annuo di euro 500 mila in favore dei privati concessionari in ragione della messa a disposizione del Teatro alla Fondazione lirico sinfonica Petruzzelli che ne assicura la gestione.

“Per noi il Teatro--sostiene l’avv. Paccione-- è un bene pubblico. La nostra una presa di posizione basata su atti giuridici,una battaglia per il ripristino della legalità, non contro la famiglia Nessemi Nemagna. Ci interessa riaffermare che il Teatro non può essere donato alla famiglia visto che sono stati spesi soldi pubblici (63 mln euro, ndr) per ricostruirlo. Un’idea di giuristi che vogliono rappresentare chi è fuori dal palcoscenico: i baresi e gli italiani, costretti a essere spettatori in questa vicenda”. L’avv. Carlucci sottolinea di aver “...Costruito il documento su atti,protocolli a partire dalla posa della prima pietra ad oggi. E abbiamo scoperto che nel 1896 Bari  si privò di piazza Cavour,una sorta di vetrina sul mare quando non c’era il lungomare,credendo fermamente nel progetto Teatro Petruzzelli come porta verso l’oriente,dandogli un valore non solo culturale ma anche politico e economico”. Aspettando la decisione del Tribunale. 

                                                                                                                

dalla Regione Puglia

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