100 firme per l'equità rappresentativa

06-12Maipiùsenza50e50NOCI (Bari) - Sono stati molti di più di una centinaia i cittadini nocesi che domenica hanno sottoscritto la petizione popolare, che mira a far ripartire sin da subito la partecipazione attiva delle donne nella politica pugliese. "Mai più senza 50/50" è questo lo slogan che il Comitato Promotore della Legge Regionale di iniziativa popolare "Doppia Preferenza" ha scelto, per far sì che già nel corso delle prossime amministrative questa richiesta possa essere definita valida.

La petizione, che già da tempo è stata presentata in numerosi Comuni pugliesi, è giunta anche a Noci grazie all'interesse di molte associazioni partitiche e non, che soprattutto anche a livello regionale hanno sostenuto tale iniziativa. Insieme alla CGIL Camera del Lavoro di Noci, SPI, PD, SEL e Rifondazione Comunista, si sono allora affiancate le Associazioni "Arcipelago Meridiano" e "DARF". Ma vediamo in cosa consiste questa proposta di Legge regionale di iniziativa popolare – disposizioni in materia di equilibrio nella rappresentanza di genere nelle elezioni per il Consiglio Regionale e il Presidente della Regione. Stando ai risultati delle ultime amministrative, il nostro Paese (Puglia compresa) conterebbe all'interno dei consigli regionali, provinciali e comunali solo il 5% degli eletti con un evidente deficit, sottolinea il comitato, di democrazia rappresentativa. "La nostra democrazia è monca" si legge attraverso il materiale informativo che il comitato regionale sta diffondendo. "Le donne, nonostante nelle varie professioni, in magistratura, nella scuola e nell'università, nel giornalismo rappresentino ormai il 50%, non hanno voce nelle istituzioni, cioè nei luoghi in cui si sceglie e si decide per tutte e per tutti".

06-12raccoltafirmeLa legge di iniziativa popolare chiederebbe attraverso una semplice modifica all'attuale legge elettorale di inserire nella scheda di voto la possibilità di esprimere una seconda preferenza ad una/un candidata/o di sesso diverso dalla prima. Inoltre si chiede che nella composizione delle liste che nessun sesso sia rappresentato in misura inferiore al 50%. Se la lista non dovesse rispettare i requisiti non sarebbe ammessa alla competizione elettorale. Un dato si presenta chiaro anche a Noci: così come accaduto a livello regionale, i consiglieri e gli assessori che hanno sostenuto tale iniziativa sono stati parecchi. Vi hanno aderito esponenti di tutto il Centro sinistra, di Centro e di Fli. Fuori il Popolo delle Libertà. Strana anche l'assenza di una Commissione molto importante come quella sulle Pari opportunità. Nonostante questo, il comitato regionale assicura il quasi raggiungimento del quorum e Noci può dire di aver fatto ancora una volta la sua parte.

dalla Regione Puglia

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