E i PIRP? Progetto fallito

Siamo esclusi dai finanziamenti regionali PIRP (Piano per la Riqualificazione delle Periferie) per mancanze progettuali. Cosa è accaduto? E perchè?

 

via_farioli-periferia_nordNOCI - Non ce la fa il Comune di Noci a rientrare nella graduatoria per ricevere i finanziamenti per ammodernare le periferie. Ad indicare i comuni che hanno acquisito il punteggio necessario per ricevere tali finanziamenti è il rapporto stilato dalla commissione di vigilanza della Regione Puglia istituita appositamente. Era l’8 marzo del 2007 quando con un incontro-dibattito con la cittadinanza, svoltosi presso il plesso di via Romanazzi, il sindaco di Noci Piero Liuzzi coadiuvato da alcuni tecnici comunali e da un’equipe di architetti e geometri illustrava ai cittadini nocesi i vantaggi che avrebbe apportato il sovvenzionamento dei PIRP (Piano per la Riqualificazione delle Periferie).

 

Allora fu chiesto ai presenti, tramite apposito modulo, di illuminare la mente dell’amministrazione apportando idee fresche per rivedere sanate le periferie e i quartieri periferici di Noci. Il dibattito ebbe molto successo allora ma poi non si è saputo più nulla, e non lo si è saputo perché quell’ambizioso progetto è fallito. Noci non avrà mai quei sovvenzionamenti che, come recita il bando di concorso della Regione Puglia, per i comuni con meno di 20.000 abitanti si doveva aggirare intorno ai due milioni di Euro. Niente soldi, niente periferie. Nel progetto PIRP esaminato dai tecnici regionali Natale Palmieri (P.I.), architetti Fernando Di Trani e Benedetta Radicchio, dott.ssa Anna Maria Candela e il Presidente l’ing. Filippo Grisafi quello nocese era del tutto carente di tratti specifici non rispondendo al capitolo 4.3 del bando.

Dalla documentazione infatti (Verbale n.49) si evince chedagli elaborati grafici l’individuazione PIRP risulta cerchiata un’area all’interno della quale, individuata con FPC11 e via_per_mottola-_periferia_sudF.PIRP, dovrebbe realizzarsi intervento di edilizia sperimentale sovvenzionata nonché urbanizzazioni. Non si rinviene tavola grafica e/o documentazione amministrativa - continua il documento regionale - ove è riportata perimetrazione del PIRP, vi è solo planimetria generale riguardante l’intero centro abitato dove sono riportate campiture a colorazione diversa indicante una serie di interventi. Dalla relazione cap. E2 viene richiesto finanziamento totale di €2.000.000 tra i quali “intervento di edilizia sovvenzionata sperimentale per Sc = 1.376,10 mq ed €1.200.000. In proposito, nella relazione cap. C4, pag. 6, è riportato che l’intervento sperimentale ospiterà n. 8 alloggi aventi superficie di 65mq nonché piazzetta sul lastrico solare e laboratorio ludico ambientale al piano terra. Nella medesima relazione, cap. C7 pag. 3 viene dichiarato che il progetto residenziale in parola ha destinato superficie del 70% per scopi residenziali mentre una superficie del 30% destinata a servizi alla residenza e al quartiere facendo riferimento al punto 4.3 comma b) del bando. Dalla scheda tecnica risulta invece una superficie di progetto 1.121,5 mq di cui superficie con destinazione pubblica utilità 290,5 mq per cui verificano che tale superficie è inferiore al 30%. Invero il rapporto 70-30% di cui al punto 4.3 comma b) del bando è riferito agli interventi di recupero. L’intervento è invece di nuova costruzione. Alla richiesta di €1.200.000 vanno sottratti gli interventi dichiarati”.

In altre parole il progetto spedito dal comune nocese è carente in due punti: mancanza perimetrazione area PIRP; interpretazione errata del rapporto 70-30% sugli interventi. Per questi motivi la commissione regionale ha respinto il progetto comunale. Mancanza di idee o negligenza? Certamente se il caso arrivasse alle orecchie del Ministro Brunetta qualcuno se ne andrebbe a casa. E in consiglio comunale come mai non si è dibattuto del caso? L’opposizione lo sapeva? Comunque resta il fatto che Noci ha mancato una grossa opportunità per poter vedere rinascere le periferie e dare così vitalità ai quartieri più lontani rispetto al centro abitato. Resta soltanto la consolazione dei "Contratti di Quartiere II", a condizione che effettivamente possano partire.

Palazzo di citta'

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