Noci riparte scende in campo con il laboratorio civico “Il territorio che amiamo”

01 13laboratoricimiteronociriparte1COMUNICATO - Archiviate le festività natalizie, sono riprese domenica 7 gennaio le attività di NOCI RIPARTE, nuovamente in campo con il laboratorio civico “Il territorio che amiamo”. All’incontro, nato dall’esigenza di un concittadino nocese di visionare le problematiche e la situazione di degrado in cui versa il cimitero comunale ormai da tempo, hanno preso parte gli attivisti e i simpatizzanti del movimento guidato dal consigliere comunale Paolo Conforti.

01 13laboratoricimiteronociriparte3Pavimentazione divelta a causa delle radici degli alberi, piena di buche e rattoppi, spesso causa di cadute e incidenti di cui sono vittime gli anziani che visitano quotidianamente il cimitero, e scalinate distrutte e pericolose è lo scenario subito balzato agli occhi. Una situazione fatiscente aggravata dai materiali e dai residui dei lavori edilizi abbandonati ai lati dei muretti, lungo le stradine che costeggiano le lapidi o all’interno dei loculi, da pezzi monumentali pericolanti e potenzialmente rischiosi per l'incolumità dei passanti, tetti con tegole ormai staccate, vasi in cemento rotti e travi pericolanti. In tutto il cimitero sono visibili anche tubi dell'impianto elettrico rimasto incompleto ormai da anni e resti di fili metallici tra gli alberi. Non da meno la situazione idrica: tutte le fontane sono sprovviste di serbatoi o sistema fognario, causando uno stanziamento dell'acqua e aumentando la presenza di cattivi odori e sporco.

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 Non sono passati inosservati due grossi container di ferro aperti, contenenti i resti di bare riesumate,potenziali veicoli d’infezioni batteriologiche, così come gli ascensori non funzionanti, la presenza di barriere architettoniche, l’inagibilità totale di molte zone e la mancata sicurezza. Sotto l’occhio dei partecipanti anche la scarsa manutenzione del cimitero, a causa della carenza di personale e del mancato senso civico di alcuni visitatori. Emblematico, in questo senso, è il monumento del “Milite Ignoto” che versa in uno stato di totale abbandono sommerso da erbacce. Una situazione disastrosa, dunque, quella che il laboratorio “Il territorio che amiamo” ha portato all’attenzione dei cittadini, ma anche un’occasione per riflettere, condividere idee ed essere protagonisti del cambiamento della città. Un incontro che, si spera, abbia alzato il livello di attenzione e abbia suscitato il giusto interesse sulle mancanze dell'attuale amministrazione comunale e sul disinteresse totale nei confronti di un importante pezzo di comunità nocese: il cimitero.

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