L’Udc a caccia di identità

Pietro-FauzziNOCI (Bari) - Ancora mal'aria a palazzo. Nonostante il commissariamento della sezione locale dell'Udc affidata ad Enzo Notarnicola, alcuni esponenti (o ex) del partito si esprimono all'opinione pubblica cercando di fornire chiarimenti e dissipando eventuali dubbi. Così Pietro Fauzzi, tramite una nota, vuole far conoscere il suo punto di vista tracciando un quadro generale. Fauzzi prima di aderire al progetto che ha portato alla nascita dell'Udc faceva parte insieme ad altre persone del movimento politico Democrazia Europea dove tra l'altro ha ricoperto l'incarico di consigliere comunale proprio insieme ad Enzo Notarnicola e Giandomenico Liuzzi.

 

GLI INIZI. "Aderimmo a tale movimento con entusiasmo e con entusiasmo abbiamo aderito all'Udc- scrive Fauzzi- partito che si ispira a valori cattolico-cristiani. Sono stato tra i promotori della fusione della Democrazia Europea con l'allora Cdu-Ccd a Noci dando vita ad un unico soggetto politico. Allora l'Udc era ancorato a Forza Italia e ad Alleanza Nazionale come partito di centrodestra con forti ideali cattolici popolari. La Lega Nord non ricopriva il ruolo di leadership che possiede oggi e non era determinante al fine delle azioni politiche di carattere nazionale".


PERDITA DI IDENTITA'. Ora lo smarrimento di identità dell'Udc: "Con il tempo però le cose sono cambiate. L'Udc oggi a livello nazionale è all'opposizione ma nelle realtà regionali, provinciali e comunali è al fianco anche di raggruppamenti di destra. Si è perso il filo conduttore che ha portato alla nascita dell'Udc e che mirava a frenare lo strapotere della Lega raccogliendo il consenso dei moderati. Oggi in Italia è necessaria una grande forza politica di centro moderata, che sappia unire i valori fondanti su cui si palesa. Il Pdl è in una fase di stallo quasi impotente contro il dispotismo di Bossi e compagni".


LA POLITICA LOCALE. E per quanto riguarda la politica locale scrive: "Per quanto riguarda la realtà locale dell'Udc il partito è in una fase di rinnovamento totale che è stato deciso in una riunione di direttivo in cui si è condivisa la scelta di azzerare le cariche. Di qui le dimissioni dell'organo esecutivo e il turn-over degli incarichi istituzionali compresa la presidenza del consiglio comunale. Sono in attesa dell'evoluzione degli eventi mentre altri amici rimasti iscritti nell'Udc sono pronti come sempre a dare il loro contributo per la crescita del partito. Se gli eventi che porteranno al cambiamento non si verificheranno ognuno agirà secondo coscienza e libertà optando per il disimpegno. Il mio auspicio è quello che il rinnovamento si concretizzi anche per il rispetto di quelle persone del direttivo e non che hanno abbandonato il partito".
Resta il fatto che ad oggi l'Udc sembra svuotata al suo interno, senza anima né corpo. A pochi passi dalle elezioni regionali del prossimo anno sembra quanto mai indispensabile una scossa capace di dar vita ad una nuova era.

Partiti politici

© RIPRODUZIONE RISERVATA