Campagna Referendaria "L'acqua non si vende": a Noci raccolte 500 firme

cronaca-comitato-acqua-pubblicaNOCI (Bari) - A sostegno della campagna referendaria per liberare l'acqua dalla privatizzazione e dalla mercificazione e ribadire definitivamente il suo status di bene comune e diritto umano universale anche a Noci si è costituito il comitato locale composto da Arcipelago Meridiano, Partito della Rifondazione Comunista, Giovani Comunisti, Giovani Democratici, Sinistra Ecologia e Libertà.

Durante le diverse iniziative di pacifica mobilitazione, informazione e sensibilizzazione, nel periodo che va dal 25 aprile al 20 giugno, sono state raccolte cinquecento firme di cittadini nocesi e non residenti, tutte autenticate come per legge.

Tre i quesiti referendari che chiedono l'abrogazione di quelle norme che hanno aperto le porte della gestione dell'acqua ai privati e fatto della risorsa bene comune per eccellenza una merce. Più di un milione di cittadini hanno firmato in tutta Italia dimostrando alle lobbies economiche e ai nostri governanti che non è né giusto né possibile disporre di diritti inalienabili come quello alla fruizione libera e gratuita del bene acqua.

Il prossimo obiettivo sarà quello di portare almeno 25 milioni di italiani alle urne nella primavera 2011. Il referendum, qualora vincesse il sì, aprirebbe la strada alla ripubblicizzazione dei servizi idrici locali, affidando la loro gestione ad enti di diritto pubblico, direttamente controllati dai cittadini e che rifiutano l'idea di trarre profitto da un bene necessario come l'acqua.

E' per questo obiettivo, con questo entusiasmo, partecipazione e voglia di cambiamento, il Comitato di Noci "Acqua Bene Comune" continuerà a lavorare, ringraziando tutti coloro che hanno appoggiato l'iniziativa e che siamo sicuri non faranno mancare in futuro il loro contributo.

 

Comitato "Acqua Bene Comune" - Noci

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