Tre domande a... i delegati nocesi al congresso nazionale di Sel

politica-congresso_selNOCI (Bari) - Appena nato, il circolo locale di Sinistra Ecologia Libertà si mostra già interessato alle tematiche locali trasportate dalle sedi congressuali svoltesi lo scorso mese di ottobre. In particolar modo sono le parole pronunciate nel discorso conclusivo del congresso nazionale di Sel a Firenze (in foto) del Governatore di Puglia Nichi Vendola a trasmettere entusiasmo e voglia di fare negli aderenti al neo-costituito partito.

 

 

Per questo abbiamo rivolto tre domande ciascuno ai delegati nocesi che a quel congresso hanno preso parte, ovvero a Maria Antonietta Impedovo e ad Antonio Basile.

 

1) Impedovo, lei è alla sua prima esperienza in campo politico. Che impressione le ha fatto partecipare ad un congresso nazionale pre-fondativo?
Le impressioni sono state ottime, si respirava un clima di grande entusiasmo e fiducia, c'era tantissima gente, tanti giovani, tanti lavoratori, tante donne ed anche tanti anziani che per questo progetto hanno ritrovato la voglia di impegnarsi, insomma è stato un congresso molto bello concluso magistralmente dall'intervento di Nichi Vendola.
2) Cosa porta quindi a Noci di questa esperienza fiorentina?
Un bagaglio pieno di nuova politica, una spinta verso una nuova unione a sinistra e l'impegno ad una partecipazione attiva nelle politiche sociali.
3) Dal suo punto di vista, si potrebbe fare di più per marcare il ruolo delle donne nella politica nocese?
E' difficile fare meno. Andrebbe incentivata anche a livello locale una partecipazione femminile con politiche di genere più inclusive e attive.

1) Basile, fiducia in lei nel congresso provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà del 17 ottobre nel quale lei e Zito siete stati eletti nell'Assemblea Federale della Provincia di Bari.
Più che un riconoscimento a me personalmente penso che l'elezione negli organismi dirigenti provinciali di ben due nocesi sia un riconoscimento che è stato dato a tutto il circolo di Noci, per l'impegno e i risultati conseguiti in questi anni di attività. Un impegno nato con la tornata elettorale delle provinciali che ha visto il brillante risultato conseguito da Antonio Natile, la parentesi delle primarie ed infine maggiore affermazione alle ultime regionali con un valido contributo in tutte le circostanze della frangia socialista e di tutte le anime confluite in questo progetto.
2) Sulla base di quanto detto, secondo lei qual è la linea che dovrebbe seguire il circolo nocese per affermarsi nel panorama politico locale?
Il partito per affermarsi a Noci deve essere capace di fare quello che il consigliere Mino Tinelli già fa in consiglio comunale, un'opposizione seria, preparata, che esprima un'idea di città più vivibile, più a misura d'uomo e di bambino, più attenta ai bisogni di tutti i cittadini, un'idea di città diversa da quella della destra, che si macera da anni per la spartizione di poltrone, seggiole e sgabelli mentre fuori dal palazzo la crisi fa chiudere le aziende e mette in difficoltà anche tanti nostri concittadini.
3) Rimanendo in casa, come procede il mescolamento tra le diverse entità confluite nel circolo locale?
Unire in politica è molto più difficile che dividere, ma si può dire con soddisfazione che l'integrazione non solo fra persone di età diversa, ma anche fra compagni con culture differenti va benissimo, e non a caso Noci è stato uno degli esempi più citati al congresso provinciale di come si possa costruire un partito unito senza traumi o divisioni. Inoltre stiamo vagliando diverse proposte per aprire, nel giro di poche settimane, la sede ufficiale del circolo.

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