Assemblea NOCI2020: sotto accusa il gruppo consiliare PDL

07-31-assemblea-noci2020-1NOCI (Bari) - ''Sono i quattro consiglieri PDL ad aver abbandonato NOCI2020'': è perentorio e lo puntualizza più volte Stanislao Morea durante l'assemblea della coalizione NOCI2020 andata in scena nella sala dei Cappuccini, ieri sera 30 luglio 2013. Una riunione affollata quella convocata da Morea e dai quattro consiglieri comunali Anna Martellotta, Marino Gentile, Vittorio Lippolis e Giuseppe Mastropasqua. Obiettivo della serata: ristabilire la verità sulle dinamiche interne alla coalizione NOCI2020 all'indomani della decisione dei quattro consiglieri PDL di abbandonare l'aula consiliare il 23 luglio e non partecipare alla elezione a presidente del consiglio di Stanislao Morea.

07-31-assemblea-noci2020-2Dopo circa mezz'ora dall'inizio dell'assemblea Morea subisce anche la contestazione di alcuni persone non di Noci le quali hanno esposto uno striscione in sala con su scritto "Stanislao Morea peggio di Fini". Immediata la reazione del pubblico presente, composto da simpatizzanti, sostenitori e candidati del centro-destra i quali hanno chiesto l'allontanamento dei provocatori. Morea ha glissato e rispedito al mittente le provocazioni che stavano per nascere per focalizzare tutta l'attenzione su una ampia e circostanziata relazione che ha raccontato gli ultimi 30 giorni della attività politica della coalizione NOCI2020 da lui presieduta.

07-31-assemblea-noci2020-3Con piglio puntuale e critico Morea ha sciorinato tutti i dati degli incontri tenuti all'interno della coalizione e delle singole liste come anche degli incontri di trattativa con la coalizione Noci Bene Comune. Non ci sta a passare per un "poltronista" o un politico che fa "inciuci" col centro-sinistra e lo ribadisce più volte durante il suo lungo intervento. "Noi siamo nel centro-destra nessuno ci può cacciare dall'area del centrodestra. Semmai è il PDL ad essersi messo al di fuori della coalizione NOCI2020." La puntualizzazione è importante e di sostanza perché chiarisce i termini dei rapporti politici per tra le forze del centro-destra nocese. Morea durante il suo intervento ha ribadito più volte che non è ancora chiaro nè a lui, nè a Marino Gentile, nè a Martellotta, Lippolis, Mastropasqua il motivo per cui il PDL abbia voluto con un atto di forza obbligarli alla fuoriuscita dall'aula per dissentire sulla elezione del presidente del consiglio nella sua persona su cui si era trovato l'accordo nella serata del 22 luglio 2013.

Secondo la ricostruzione di Stanislao Morea il 22 sera tutte le sei liste della coalizione Noci2020 avevano trovato l'accordo attorno la sua persona e inspiegabilmente all'indomani mattina sarebbero giunti dei diktat dal coordinatore regionale PDL Distaso e Lista Schittulli Bellomo per abbandonare l'aula e non procedere con tale insediamento. Nella ricostruzione di Morea questo passaggio sarebbe inspiegabile ed immotivato dal momento che c'era stato la sera del 22 un accordo chiaro sulla elezione presidente del consiglio nella persona di Morea e sulla formazione di una giunta che prevedesse un pareggio tra le forze in campo e cioè due assessori in area centrodestra e due assessori in area centro-sinistra e con la possibilità di discutere ancora fino alle linee programmatiche sull'assegnazione eventuale di una terza delega al centrodestra.

07-31-assemblea-noci2020-4Morea ad apertura della conferenza stampa ha poi voluto puntualizzare: «È dovuta una precisazione. Me l'hanno fatto notare gli amici del PdL e cioè che non siamo noi fuori dal centro-destra, ma è il Popolo della Libertà che si è messo fuori dalla coalizione Noci2020. Sono i quattro consiglieri comunali che si sono messi fuori dalla coalizione Noci2020. Sembra una sottigliezza invece non lo è. Devo dire questo non collima perfettamente con la dichiarazione fatta dal senatore (sabato su Fax ndr) però siccome il PdL è composto da tante persone, da un direttivo, da un gruppo consiliare, affinché non si mandi un messaggio alla gente che il partito si inquadra esclusivamente nel gruppo consiliare, è bene ricordare che il partito non è il gruppo consiliare. E' anche il gruppo consiliare. Poi ci sono tanti candidati, tanti iscritti, tanti simpatizzanti. Probabilmente va fatta una riflessione».

Morea non accetta la violenza verbale con cui i coordinatori provinciali PDL e Movimento Schittulli sono intervenuti con un comunicato stampa ad annunciare una espulsione senza motivazione e per di più, a detta di Morea, impraticabile. «Sono ancora in attesa della raccomandata che mi dichiarerà fuori dal Pdl. Fino ad oggi non è ancora arrivato nulla, forse perché non possono mandarmi fuori dal centro-destra , perché il centrodestra è un'area a cui mi sento di appartenere e in cui ho lavorato e continuerò a lavorare». «Noi non ci siamo sottratti al confronto. Vorremmo capire fino in fondo qual è la posizione del PDL e del Movimento Schittulli. Sono loro che ci devono chiarire qual è la loro posizione. Sono loro che ci devono chiarire come mai in 30 giorni di trattativa hanno avuto tutto il tempo per pensare ad una posizione... come mai la prendono ai tempi supplementari, quando stavamo andando in consiglio e soprattutto dopo aver già rinviato una prima volta l'elezione del presidente del consiglio. Quella sera non stavamo eleggendo altro. Il sindaco non ha presentato la giunta. La cosa scandalosa è: "come mai non si vota un presidente del consiglio espressione del centro-destra?".

Al termine della relazione di Morea si sono registrati gli interventi di alcuni simpatizzanti, del maestro Antonio Laera e dell'ex-presidente del consiglio Enzo Notarnicola (UDC) il quale ha riconosciuto gli sforzi delle liste minori del centro-destra nel difendersi dai diktat del PDL.

 

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