Il marciapiede di via Moro che impedisce a due persone di camminare insieme

lavori-via-moro-11RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO - Cari lettori di NOCI24 e caro Direttore, ho letto con molto interesse le osservazioni tecniche proposte da Felice Notarnicola e Gianni Palattella sulla questione della larghezza dei nuovi marciapiedi di via Aldo Moro.

 

 

Questa mattina ho colto l’occasione di un incontro con un mio amico, Giuseppe, per chiedergli di fare una passeggiata sulla nuova via Aldo Moro. Abbiamo fatto la prova a percorre i marciapiedi. Non aveva difficoltà  a salire le rampe con la sua sedia a rotelle ma è stato praticamente impossibile camminare l’uno affianco all’altro sul marciapiede sinistro andando verso piazza Garibaldi. Davanti alla Banca del Materano bisogna fare lo slalom tra il palo della luce e i dissuasori; se si incrocia qualcuno quest’ultimo è costretto a scendere; per non parlare dei gradini da scendere o da salire per comunicare con via Progresso.
Quel marciapiede sarà pure a norma, ma quale norma è tanto civile se impedisce a due persone di camminare insieme?

Credo, con molta franchezza, che al cittadino importi poco l’aspetto tecnico della misura minima da rispettare. E importa poco anche a me. Perché, fermo restando che le norme devono essere rispettate sempre, non è una questione tecnica che viene posta. Il punto vero è la sensibilità di chi ha la responsabilità, con competenze diverse, da quelle tecniche a quelle amministrative, di gestire la cosa pubblica. Ancora una volta abbiamo la dimostrazione che la cura dell'interesse comune, il rispetto della dignità di tutti i cittadini, la sensibilità nei confronti della debolezza, non appartengono alla cultura di chi ci ha governato fin ora.

Io voglio un paese in cui la dignità e l’autonomia di ogni persona non siano messe in discussione da una barriera architettonica. Voglio un paese in cui siano rispettati i diritti e la libertà di tutti. Siamo nel 2013, queste cose dovrebbero appartenere alla cultura di tutti.
Speriamo in un domani migliore e facciamo tutti in modo che ci sia.

Con stima

Vito Zito

 


Sig. Vito Zito, è lecito immaginare che il progetto del marciapiede che tanto sta facendo discutere in questi giorni sulle pagine di NOCI24 (quello sulla destra su via Aldo Moro in direzione chiesa SS Nome di Gesù)  sia stato ideato, tanto nella sua fase preliminare che in quella definitiva ed esecutiva, per permettere una ampia carreggiata stradale a senso unico con la possibilità di garantire anche la sosta su di un lato nella direzione del senso di marcia. Penso anche che l'idea di aver previsto l'allargamento del marciapiede a sinistra su via Moro (andando sempre verso la chiesa ss Nome di Gesù) vada proprio nella direzione di garantire a tutti, disabili compresi, una comoda circolazione a piedi, fianco a fianco, per anche tre o quattro persone. Ma questo è solo il mio pensiero, cioè quello di un semplice cittadino, per di più non tecnico. Sarà il direttore dei lavori, non appena riusciamo a contattarlo, a rispondere alle domande sollevate in questa ed altre lettere, compresa quella sul mancato allargamento fino a 1,5m del marciapiede da lei segnalato. Scomodare, quindi, questioni non attinenti al problema e sostenere che "il rispetto della dignità di tutti i cittadini, la sensibilità nei confronti della debolezza, non appartengono alla cultura di chi ci ha governato fin ora" ritengo sia una operazione di critica legittima, ma che travalica i termini della questione, addossando in modo improprio eventuali responsabilità tecniche a chi ha solo compiti di indirizzo.

Beppe Novembre

 

 

Lettere al giornale

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