Dieta e tiroide: cosa c’è da sapere

04 29DIABETENUTRIBITES - Quante volte hai pensato di non dimagrire a causa di problemi tiroidei?
Le patologie tiroidee possono colpire la ghiandola determinando una riduzione del suo funzionamento e in questo caso parliamo di ipotiroidismo oppure la tiroide può funzionare maggiormente e in quest’altro caso parliamo di ipertiroidismo.
Ci sono poi tiroiditi croniche autoimmuni fra cui le forme più note sono l’ipotiroidismo di Hashimoto e il morbo di Graves.

La tiroide produce degli ormoni particolarmente importanti infatti svolgono diverse funzioni:
• azione termogenica;
• effetti sul metabolismo glucidico;
• lipolisi e lipogenesi;
• aumentano la motilità intestinale
• favoriscono l’assorbimento di vitamina B12 e del ferro e aumentano la sintesi di
eritropoietina.

Quali sono i sintomi?
• voglia incontrollata e frequente di zuccheri o di pane, pasta;
• sensazione perenne di nervosismo o agitazione;
• stanchezza, affaticamento o sonnolenza dopo i pasti;
• forte necessità di mangiare qualcosa di dolce dopo ogni pasto;
• candidosi recidiva;
• diuresi aumentata;
• sete eccessiva;
• aumento del grasso addominale.

E i cibi che ruolo hanno?
In presenza di diagnosi, fatta dal medico curante, è bene valutare attentamente il quadro per ridurre la circonferenza addominale e cercare di far rientrare i valori di glicemia nella norma. In che modo questo è possibile? Cercando di fare pasti equilibrati in termini di macronutrienti e a basso carico glicemico, che a differenza dell’indice glicemico, tiene conto della quantità di carboidrati presenti nell’alimento che consumiamo.

Se vuoi saperne di più segui la miniserie Alimentazione e tiroide: https://www.youtube.com/watch?v=JodZ0Lfq2Qo

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