Leo Ferulli, dal 2008 a Madrid

01-18-leo ferulliNOCI (Bari) – La quotidianità, le piccole cose, i profumi e i sapori di tutti i giorni, i saluti urlati dalla parte opposta della strada dove tu stai camminando, le tradizioni e le consuete abitudini di una famiglia. È tutto questo ciò che manca quando si decide di seguire i propri sogni, che necessariamente conducono lontano dal proprio paese, ed è questo quello che è accaduto a Leonardo Ferulli che, dopo otto anni a Londra, dal 2008 vive oggi a Madrid.

Dopo aver frequentato il liceo scientifico Leonardo da Vinci di Noci ed esserti laureato presso l'Università di Lecce in Scienze bancarie, cosa ti ha spinto ad abbandonare l'Italia per trasferirti in Inghilterra?

Ho sempre avuto in mente l'idea di frequentare un master in Finanzia in Inghilterra, dove avrei potuto migliorare e potenziare sia le mie conoscenze finanziarie che quelle linguistiche. A questa ragione si sono aggiunte le pessime condizioni lavorative che si stavano vivendo in quel momento in Italia: non vedevo alcuna opportunità di crescita professionale.

Per otto anni hai vissuto a Londra, dove hai avuto modo di lavorare per diverse banche d'affari americane e dove hai portato a termine diverse operazioni finanziarie. Credi che avresti potuto ottenere lo stesso successo se fossi rimasto nel tuo paese d'origine?

Purtroppo credo proprio di no. Suppongo che se avessi continuato a lavorare in Italia, avrei dovuto fare i conti con una lunghissima trafila di lavoretti poco pagati e obsoleti e magari adesso sarei ancora junior e con un contratto part-time. In Inghilterra, ai giovani sono garantite ampie possibilità di realizzazione professionale, essendo presi in grande considerazione i titoli di studi conseguiti e il percorso formativo intrapreso. Infatti, durante la mia esperienza a Londra ho avuto modo di conoscere tanti italiani che hanno scelto di lasciare il Paese per la stessa ragione per cui l'ho fatto io e la cosa più sorprendente è che la maggior parte di questi provenivano da città del Nord, come Milano, e non dal Sud come, invece, si potrebbe pensare.

Nel 2008 ti trasferisci a Madrid, dove vivi attualmente, per ragioni sentimentali. Sei riuscito ad ottenere le stesse soddisfazioni lavorative anche in questa nuova città?

Dopo aver avuto mia figlia Gabriela si decise che il centro di Londra non era il luogo migliore per condurre una sana vita familiare. Nonostante non fossi in grado di parlare la lingua spagnola, ho potuto applicare le mie conoscenze professionali ad una realtá più piccola e "periferica". È stata una sfida personale che mi ha dato tante soddisfazioni. Adesso vorrei sviluppare un progetto di una societá di consulenza finanziaria per poter aiutare le numerose imprese in difficoltà presenti in Spagna, grazie ai contatti che intrattengo con grossi fondi di investimento, soprattutto americani e inglesi. Alla fine di un tragitto professionale poi scopri che lavorare per se stessi è la scelta migliore che qualsiasi persona possa fare.

Ti sei definito "emigrante non per necessità ma per scoprire nuove esperienze". Oggi, al contrario, sono numerosi coloro che si trovano costretti ad abbandonare Noci per esigenze prevalentemente pratiche. Come pensi che si possa affrontare questa situazione?

Quando ti ritrovi a dover vivere lontano da casa, in un ambiente a te non familiare e quasi ostile, con nessun vero amico al tuo fianco, tutte le cose vanno nel senso opposto a quello che avresti voluto e, con pochi soldi in tasca, l'unica via di uscita è quella di trovare in se stessi la vera motivazione: inseguire i propri sogni con determinazione e perseveranza. Come in ogni cosa, c'è sempre un prezzo da pagare e in una situazione come questa il prezzo da pagare è la lontananza dai tuoi amici di sempre e dalla tua famiglia.

Vivi da diversi anni lontano da Noci, eppure consideri ancora stretto il tuo rapporto con il paese. Come spieghi questo tuo stretto legame con Noci, nonostante tu abbia avuto la possibilità di esplorare realtà ben diverse da quella di un piccolo paese?

Non sono un esperto di antropologia, però credo che il posto dove sei nato e cresciuto rimane sempre nel tuo cuore. Come è scritto nell'introduzione di questa rubrica, sono le piccole cose della vita di paese che restano maggiormente impresse, come quella di incontrarti con i tuoi amici per strada o l'odore del sugo appena preparato che esce dalle case del centro storico. Quando rientro a Noci é come mettersi le pantofole di casa, ti da una sensazione familiare.

Hai mai preso in considerazione l'idea di poter tornare a vivere a Noci con la tua famiglia o pensi che, al contrario, nonostante l'area di familiarità che il paese può offrire, non sia possibile crearsi una carriera lavorativa al pari di quella che sei stato in grado di costruire dopo aver lasciato Noci?

Nella vita tutto può accadere. Nessun posto è migliore di un altro, sono soltanto diversi, il segreto è adattarsi e cogliere il meglio che un posto può offrire. Le opportunità possono nascere in qualsiasi parte del mondo e a ciò contribuiscono le nuove tecnologie di comunicazione, come internet, che ti permettono di creare una nuova impresa seduto comodamente sulla tua poltrona di casa.

Nocesi nel mondo

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