Triathlon: nocesi in evidenza in Coppa Italia e Coppa delle Regioni

10 02 otre imperiaNOCI (Bari) - Il calendario agonistico del triathlon ogni anno propone competizioni di alto livello, accese dispute per podi e per punteggi importanti, ogni anno in più occasioni i migliori atleti si sfidano nel tentativo di superare se stessi e, possibilmente gli altri, e ne escono vincitori quando pur perdendo migliorano i propri primati e scalano le classifiche anche quando gli altri non se ne accorgono, ne escono perdenti se peggiorano rispetto all'anno prima o se i tempi e le sensazioni sono diverse e peggiori rispetto a quelle provate nei momenti migliori.

Le tante gare nazionali in calendario mettono a confronto atleti singoli e squadre con i loro tecnici e con tutta l'organizzazione che possono dare, ma una sola mette a confronto movimenti interi e progetti, la Coppa delle Regioni, dove le squadre si mischiano per cercare il meglio e gli atleti si integrano dopo essersi sportivamente sfidati fino al giorno prima.

Quest'anno è stata la volta di Imperia, Liguria, quasi Francia, ed è stata l'occasione per lunghissimi viaggi non solo per gli atleti pugliesi, ma per la maggior parte delle società e regioni italiane, che hanno effettuato incredibili sacrifici, economici, organizzativi, scolastici e umani per giungere in una regione bellissima, ma forse non ideale per un confronto ad armi pari tra regioni, cosa sancita dalle tante assenze delle regioni più lontane. 16 atleti sono stati presenti a titolo individuale a rappresentare le squadre Nest Lecce, Cus Bari, Nuoto Giovinazzo, Nadir on The Road Putignano e Otrè Noci e con dispiacere, per mancanza di posti è stato necessario rinunciare a ulteriori presenze che ci avrebbero dato ulteriore lustro.

Sabato 26 si sono svolte le gare individuali per le finali di Coppa Italia.
In generale gare molto buone da parte dei nostri atleti che hanno dato tutto in ogni momento e la mancanza di classifiche lusinghiere è da addebitare al gap che ancora ci separa dagli atleti di vertice, in effetti, gli atleti pugliesi, sono ancora caratterizzati da lacune in una delle tre discipline e non è sufficiente essere molto competitivi in due prove se la terza è di livello inferiore, le classifiche sono spietate, ma va dato merito ai ragazzi e alle ragazze di aver fatto appieno il loro dovere e fatto quello che potevano.
Tra le youth B donne Anna Mangiullo della Nest Lecce e Anna Basile della Otrè Noci hanno rappresentato degnamente le rispettive società, conosciamo i loro caratteri e il loro impegno, la Mangiullo, più esperta, ha fatto una gara in continua rimonta, compensando la lacuna che ancora ha nel nuoto con ottime frazioni in bici e di corsa che le hanno fatto recuperare oltre dieci posizioni nella classifica finale che la vede 29esima su 43, mentre la Basile, bene nel nuoto nonostante una partenza infelice in una posizione dalla quale è stato difficile uscire per esprimere il livello di nuoto che merita, in bici ha fatto del suo meglio pur essendo ancora agli inizi e anche nella corsa ha espresso determinazione e grinta, per lei una ottima esperienza e sicurezza che nella prossima occasione andrà meglio ancora.

Una staffetta Junior con Anna Mangiullo, Donatello Padolecchia, Maria Mangiullo e Davide Quarta al via con i mitici body Puglia che qualcuno ha voluto fotografare, forse per imitarne la grafica. Diciannove squadre al via con le superpotenze del Lazio e del Nord con più rappresentative e tutte molto forti, 12 regioni rappresentate. La Puglia è riuscita a tenere dietro solo la Toscana, troppo squilibrato il quartetto con livelli diversi di capacitá nelle varie frazioni, ogni atleta ha dato il meglio, a ognuno va il ringraziamento per l'impegno e per il coinvolgimento dimostrato, per la prima volta la Puglia partecipa alla gara Junior, questo è anche il segno che i giovani stanno crescendo e continuano a fare triathlon e che stiamo imparando sempre meglio questa attività.

Due squadre Youth, per scelta tecnica la prima è stata composta da atleti che hanno ancora un bagaglio incompleto che, di conseguenza, è stata meno competitiva anche se ugualmente impegnata nel tentativo di fare il meglio possibile, bravi quindi Anna Basile, Mariapia Malerba, Gacomo Rollo e Giacomo Palermo. La seconda, in base ai risultati del giorno prima, composta dai migliori tempi nelle varie classifiche, con atleti più completi anche se ancora migliorabili generalmente e in alcune specialità in particolare. Ne è scaturita una squadra mediamente omogenea che si è ben difesa e al termine di un appassionante duello sul filo dei secondi è giunta settima, tra le regioni, a soli 50" dal Trentino è un gradino giù da uno storico podio previsto per i primi sei posti. Bravissimi Viola Campanelli, Vanessa Lafronza, Antonio Sibilia e Luciano Pignatelli che hanno acceso gli animi degli accompagnatori nel tentativo di fare un'impresa difficile visto che il Trentino aveva messo i suoi 4 atleti avanti ai nostri il giorno prima, ma non impossibile, e per poco non ce l'hanno fatta.
Settimi anche i ragazzi, anche loro giù dal podio per pochissimo, Barbara Quarta, Maddalena Mangiullo, Andrea Tamborrino e Bruno Lorenzo sono stati capaci di grandi prove individuali e finalmente hanno potuto mostrare un valore degno del loro livello, anche loro sono da elogiare per impegno e volontà e alla prima partecipazione della Puglia anche in questa categoria stava per avvenire l'impresa storica del podio sfumato per poco.

"Due settimi posti, - commentano dalla società - non siamo più oltre la decima regione in Italia come in precedenza, siamo dietro le potenze del nord con immensi bacini societari, noi ancora ci contiamo su una mano in alcuni casi, ma stiamo avvicinandoci, loro di certo non rallentano, dobbiamo accelerare ancora di più e crescere insieme perchè nelle prossime occasioni dobbiamo andare ancora meglio. Siamo a buon punto, ma le società devono incrementare il reclutamento, i tecnici la loro formazione, da incentivare la partecipazione alle gare importanti per coloro che si accontentano di vincere in regione e salire tutti insieme di livello".

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