Come sollevare pesi ed essere felici

12 16 antonella darconso 1NOCI (Bari) - Probabilmente mai avremmo giurato che sollevare pesi potesse rendere qualcuno felice, ma mai dare per certo qualcosa che ignoriamo: infatti abbiamo conosciuto Antonella D'Arconso e abbiamo subito cambiato idea. Abbiamo scoperto uno sport e le sue dinamiche a livello regionale e nazionale; abbiamo imparato la differenza tra slancio e strappo e che qualcuno straordinariamente riesce a toccare il gomito con il ginocchio in fase di preparazione per il sollevamento (una cosa che Antonella non riesce a spiegarsi come sia possibile, sapete?!); abbiamo scoperto che ci sono donne che sollevano il doppio del loro peso e donne che solamente al pensiero di tirar su un bilanciere si commuovono...di felicità. Perché, dopo aver sollevato quel dannato peso loro ce l'hanno fatta, perché si sentono più forti: finalmente pronte a tutto.

Antonella ha gli occhi lucidi e un sorriso emozionato mentre ci racconta cosa voglia dire sollevare pesi, per lei. Lo fa solamente da un anno ed è successo un po' per caso: da praticante di crossfit per amore (il fidanzato è un istruttore della disciplina), si è lanciata nella pesistica con l'intenzione iniziale di implementare la sua forza. Poi però non è riuscita a smettere.

12 16 antonella darconso 2"Porti su il bilanciere e nel cervello ti parte un'adrenalina", racconta "Ė da provare, credo che sia come un gol al 90°. Quando riesco a sollevare il peso mi sento più forte, 'io ce l'ho fatta'".

La prima gara, con la ASD Fitness Center di Acquaviva delle Fonti, arriva presto, a gennaio: regionali di pesistica. Un 5° posto nella categoria 53kg Senior è quello che si suol dire un buon inizio d'opera, per essere una matricola. Segue a marzo la gara di Powerlifting, che consiste in una serie di esercizi propedeutici per la pesistica e qui arriva addirittura il 1° premio di categoria, a Bitonto; a ottobre si gareggia su panca piana, quindi con sollevamento da distesi e qui, a Martignano (LE) arriva il bronzo di categoria. L'ultima gara risale a novembre 2017: ancora 3° posto di categoria (in foto a dx) ai campionati di pesistica regionale "Senior" e "Assoluti", con una classifica generale, per questi ultimi, in base alla categoria di peso e non all'età. Nel mezzo, però, c'è anche il tempo per il primo infortunio: due costole rotte e un lungo stop. "Venivo da 3 gare, il corpo me lo stava dicendo che non dovevo esagerare e io non l'ho ascoltato. Ora consiglio agli altri di rispettare il proprio corpo e le proprie possibilità perché non serve strafare".

Non serve mica euforia o solamente uno sforzo immane per sollevare un peso: ci vuole tecnica, ci vuole allenamento, ci vuole una dieta principalmente a base di proteine, ci vuole una importante fibra muscolare e si, anche testa, come in tutto del resto. Antonella arriva in gara dopo 5 allenamenti a settimana circa, da un'ora - un'ora e mezza: si allena con i suoi istruttori, Mimmo Giorgio ad Acquaviva e dall'estate a Valenzano con Alessandro Ficco, niente poco di meno che il preparatore della nazionale femminile italiana di pesistica per le olimpiadi. Arrivata in pedana, il bilanciere è li fermo per essere sollevato e la fissa. Tre giudici giudicano la sua performance dal punto di vista tecnico, con delle votazioni: Antonella effettua 3 strappi e 3 slanci e deve farlo nel tempo massimo di 1 minuto per singolo sollevamento, senza ovviamente commettere infrazioni che annullino il tentativo, come ad esempio un doppio movimento o toccare il ginocchio con il gomito.


Lo strappo è un movimento unico per il sollevamento del peso che consiste nel portarlo sopra la testa divaricando le gambe: Antonella riesce a sollevare 43 kg così. Nello slancio, invece, il suo "personal best" è 55 kg: il peso viene sollevato da terra, portato in "girata" sulla spalla, con le braccia verso dietro e poi sollevato; la tecnica dei movimenti è più importante in questa categoria e viene giudicata dai 3 giudici assegnati all'atleta.
La "piccola" nazionale italiana Genny Pagliaro, ad esempio, ha sollevato il doppio circa dei suoi 48 kg in strappo e 106 kg in slancio; Giorgia Bordignon è arrivata a 122 di slancio da 69 kg di partenza. Antonella, invece, ci sta lavorando.

12 16 antonella darconso 3"Sono distante 10-20 kg (di peso sollevato) dal livello nazionale della mia categoria" racconta la nocese, classe 1994. Ai Campionati Italiani accedono le prime di categoria, a livello regionale, ma l'obiettivo principale per la nocese è ora quello di migliorare i propri massimali di sollevamento, portandoli a 47 circa di strappo e 60 di slancio.

"Dopo la laurea in Scienze Motorie vorrei portare a Noci la pesistica, aprendo una palestra specializzata" confessa Antonella. "Vorrei far avvicinare più persone a questo sport, soprattutto le donne. Ci sono ancora oggi docenti di educazione fisica che dipingono questo sport come più rischioso degli altri, ma come ci si può far male negli altri sport per una cattiva pratica o per sfortuna, tutto ciò succede anche da noi, nulla di diverso. La differenza è che da noi i giovanissimi riescono a sollevare grossi pesi sin da piccoli, con una forza e agilità disarmanti e il più delle volte sono anche "apparentemente" magrolini". Noi non possiamo capire, perché non conosciamo, ma ora ne sappiamo certamente un po' di più: anche sollevare pesi può regalare emozioni. Grazie, Antonella e in bocca al lupo per strappi, slanci e conquiste future. In alto il bilanciere!

 

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