Il giro della Puglia in bici

08-21-cris-leucaNOCI (Bari) - Lo scorso anno “Cris”, 48enne originario di Noci, ma residente a Torino, compiva l’attraversata dell’interno stivale a bordo della sua bici. Quest’anno, coinvolgendo altri 3 compagni di viaggio, ha deciso di girovagare attraverso le coste pugliesi percorrendo 500 km partendo da Noci, passando da Ostuni a Taranto fino a Santa Maria di Leuca. Curiosi della loro impresa, abbiamo chiesto di raccontarci alcuni aneddoti.

Per chi non vi conosce, chi siete e come è nata l’idea di quest’esperienza?
CB - "Io sono Cristoforo Bellipario, ho 48 anni sono di Torino e già l’anno scorso ho affrontato la traversata dell’Italia da Torino a Noci in solitaria con la mia bicicletta. Quest’anno ho pensato di realizzare un’impresa similare coinvolgendo altre persone".
AB - "Io sono Alessia Bellipario, figlia di Cristoforo, ho 18 anni sono di Torino e mi sono lasciata trascinare da mio padre in questa nuova e suggestiva avventura".
VC "Io sono Vito Clemente cugino di Cristoforo ho 36 anni, sono di Torino e seppur inizialmente poco convinto, mi ci sono lanciato".
ES "Io sono Ernesto Secci, ho 45 anni, sono di Torino e ancor dispiaciuto per non aver potuto seguire Cris l’anno scorso, non vedevo l’ora di rifarmi quest’annoSiccome per 3 di noi si trattava del primo viaggio, abbiamo pensato di costruire un percorso non troppo lungo attraverso le più suggestive località marittime della nostra amata Puglia".

Come vi siete organizzati e preparati fisicamente?
AB "In base all’esperienza vissuta l’anno precedente da Cris ci siamo dotati di ulteriori 2 carrellini monoruota (oltre quello di Cris) da agganciare al mozzo della ruota posteriore delle biciclette di Vito e Ernesto. In questi carrellini abbiamo riposto lo stretto essenziale indispensabile per il viaggio.
Durante l’inverno oltre la preparazione fisico-atletica effettuata in palestra con molteplici e costanti sedute di spinning abbiamo svolto diverse uscite in bici anche nel periodo invernale".

Quali sono state le tappe del viaggio?
AB "Noci–Ostuni tappa di 60 Km attraversando Alberobello, Locorotondo e Cisternino, dove abbiamo potuto ammirare la bellezza di località, come ad esempio Locorotondo, delle quali conoscevamo solo il nome. Si è trattato di un percorso molto semplice e ideale per prendere confidenza con l’attrezzatura predisposta ad hoc.
Ostuni – San Foca tappa di 105 Km attraverso Brindisi e la litoranea fino a San Foca. Da Marina di Ostuni fino a Brindisi tappa pianeggiante e in riva al mare, mentre da Brindisi fino a San Cataldo abbiamo percorso una cinquantina di Km attraverso un paesaggio secco, arido, desolato e deserto che ha messo a dura prova il nostro umore. Raggiunta San Cataldo abbiamo costeggiato il mare attraverso l’oasi di protezione le Cesine fino a San Foca.
San Foca – Marina di Ugento (Torre S. Giovanni) tappa di 100 Km. Sicuramente la più bella e suggestiva di tutto il percorso, attraverso la parte migliore delle nostre coste pugliesi. Da San Foca fino a Otranto il percorso è stato alquanto pianeggiante. Arrivati a Capo d’Otranto la strada ha cominciato a salire inizialmente in maniera dolce e progressiva e successivamente in maniera dura e repentina, rivelando però un panorama a dir poco incantevole e difficilmente descrivibile che ci ha aiutato a rendere la salita meno faticosa. Dopo aver ammirato Santa Cesarea e Castro ci siamo riposati pranzando nei pressi di Corsano, in un piccolo chiosco che si affacciava a picco sul mare, per poi proseguire fino a Santa Maria di Leuca. Qui, dopo aver ammirato il Santuario e l’Unione dei Due Mari, la strada è scesa fino a Marina di Ugento passando attraverso le cosidette Maldive del Salento.
Marina di Ugento – Marina di Leporano tappa di 125 Km su un percorso pianeggiante e decisamente assolato. Sempre costeggiando le bellissime spiagge salentine abbiamo attraversato la piccola cittadina di Gallipoli, per poi proseguire attraverso il parco naturale Porto Selvaggio – Torre Uluzzo , la Torre dell’Inserraglio per arrivare a Porto Cesareo dove abbiamo pranzato di fronte all’Isola del Conigli. Di qui siamo partiti alla volta di Marina di Leporano attraverso l’oasii di protezione Filicchie e Torre dell’Ovo.
Marina di Leporano – Noci tappa di 67 Km corta ma molto massacrante attraverso i 22 Km di tremenda salita da Taranto a Martina Franca con picchi di pendenze fino al 13%. Le nostre visite della tappa sono state la Città di Taranto con il suo Ponte Girevole e la piccola Martina Franca, arrivando a Noci per le ore 15 circa.

Cosa vi ha colpito di più, in meglio e in peggio e quando vi siete trovati in difficoltà?
CB "L’aspetto migliore è stato aver visto posti che non conoscevo e che nemmeno immaginavo cosi belli, e il peggio non c’è mai stato perché, grazie alla nostra unione la minima avversità veniva superata".
AB "Per me è stata la prima esperienza che posso definire meravigliosa e non vedo l’ora di riorganizzarne una simile. Non ho incontrato momenti di difficoltà a parte un comprensibile minimo affaticamento alle gambe patito durante la quarta tappa".
VC "Pur conoscendo gran parte dei posti attraversati sono rimasto nuovamente incantato dallo splendore degli stessi. A parte qualche scontato fastidio alle gambe, l’unica cosa che ho leggermente patito è stata la sensazione di sentirsi sempre sporchi e sudati nei momenti di sosta in cui non si pedalava".
ES "Essendo di origini sarde e conoscendo molto bene la Sardegna sono rimasto molto colpito dalla bellezza dei litorali salentini che hanno poco da invidiare allo splendido mare della Sardegna. L’unico momento di grande difficoltà sono state le salite della terza tappa durante le quali ho patito la così detta “crisi del terzo giorno” che ho superato grazie ai miei compagni di viaggio". 

C’è stato qualche episodio curioso e particolare che volete raccontarci? 
AB "Si, ce ne sono stati diversi, troppi da raccontare. La nostra piccola “carovana” non passava inosservata e spesso venivamo fermati da passanti incuriositi e affascinati dal nostro equipaggiamento. Oltre ai carrellini, le biciclette di Ernesto e Cris erano dotate di un apposito supporto su cui erano montate le 2 nostre telecamere, anche per questo venivamo letteralmente sommersi da domande ed elogi per il nostro spirito di avventura e il nostro coraggio in merito a questa esperienza"

Volete ringraziare qualcuno in particolare?
AB "Innanzitutto un ringraziamento particolare va a Cris, l’ideatore e pianificatore del viaggio, che con la sua pazienza e dedizione ha preparato le tappe, prenotato i pernottamenti, oltre che dotare tutti noi di 2 piccoli dossier contenenti tutte le informazioni utili e necessarie sul viaggio. Inoltre vogliamo ringraziare tutti coloro che ci hanno ospitato, (hotel e bed & breakfast) i passanti ai quali abbiamo chiesto indicazioni stradali e che ci hanno aiutato mostrando tanta cordialità. I nostri parenti ed amici che ci hanno sostenuto moralmente con una menzione particolare a Gianmarco Genchi per la sua paziente disponibilità nel riportare giornalmente i nostri resoconti di tappa sul nostro apposito gruppo su Facebook".

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