Operazione "Domus Aurea": tutti assolti

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Aggiornamento del 12 gennaio 2024 - NOCI - Nicola Bartolomeo Laruccia, ingegnere nocese 75enne, dopo un calvario di nove anni è stato definitivamente assolto “perché il fatto non sussiste” nell’inchiesta denominata "Domus Aurea" sulle presunte tangenti al Comune di Gioia del Colle in cui era dirigente dell’ufficio Urbanistica.

Laruccia nel 2015 finì ai domiciliari perché coinvolto in un’inchiesta per presunte tangenti che portò anche all’arresto dell’allora sindaco Sergio Povia, poi assolto in primo e secondo grado. L’ingegnere era accusato di aver accettato la promessa di una mazzetta da 100mila euro da parte di un imprenditore locale per aggiudicarsi la gara per la realizzazione di alloggi popolari, da dividere con il sindaco e con il responsabile dell’ufficio tecnico comunale Rocco Plantamura. Anche Plantamura è stato assolto dalle accuse.

Nel 2017 il Gup del Tribunale di Bari aveva già assolto «perché il fatto non sussiste» tutti gli imputati, ma la Procura fece appello e la vicenda fu assegnata a un’altra sezione del Tribunale, la quale a giugno ha assolto Laruccia con sentenza passata in giudicato, mettendo definitivamente fine a una vicenda durata quasi nove anni. Nel 2021 si era invece già chiusa la vicenda con l'assoluzione in appello o con la prescrizione per gli altri imputati.

Laruccia ha ora dato mandato ai suoi legali per procedere con la richiesta del risarcimento per ingiusta detenzione «Lo faccio però - ha spiegato - con la consapevolezza che nulla potrà ripagare un calvario durato nove anni, nonostante il proscioglimento addirittura in sede di udienza preliminare, dopo quasi tre mesi agli arresti domiciliari».


NOCI (Bari) - 15 settembre 2017 -  Dopo circa 2 anni e 7 mesi il gup del Tribunale di Bari, Alessandra Susca, ha assolto «perché il fatto non sussiste» tutti gli imputati, tra cui l’ex sindaco di Gioia del Colle, Sergio Povia, accusati nell’inchiesta su una presunta tangente da 100mila euro pagata da un imprenditore locale per aggiudicarsi la gara per la realizzazione di alloggi popolari. Agli imputati, che il 5 febbraio 2015 furono anche arrestati, il pm Claudio Pinto contestava, a vario titolo, i reati di corruzione e turbata libertà degli incanti.

Oltre all’ex sindaco Povia, sono stati assolti anche il responsabile dell’ufficio tecnico comunale Rocco Plantamura, i commercialisti Antonio Martielli e Nicola Bruno, la dipendente dell’ufficio urbanistico Rosa Sedora Celiberti. Non luogo a procedere per gli altri due imputati che non avevano chiesto riti alternativi, il responsabile dell’ufficio urbanistica comunale Nicola Bartolomeo Laruccia (di Noci) e l’architetto salernitano Nicola Manzo.

Povia ha così commentato alla Gazzetta del Mezzogiorno "La carcerazione ha provocato tanto dolore che rimarrà nell’esperienza di vita mia e della mia famiglia, che mi è stata sempre molto vicina. Ma oggi finalmente questa sentenza rende giustizia e mi vede protagonista della possibilità di affrontare a testa alta il prossimo futuro". Ed ha aggiunto "Mi sono difeso nel processo e non dal processo e ho scelto il rito abbreviato non per ottenere un’attenuazione della pena, ma perché sapevo di non essere colpevole".

Il processo proseguirà solo a carico dell'imprenditore Antonio Posa e di Franco Ventaglini, perché stralciato dal filone principale. Tra sessanta giorni saranno depositate le motivazioni della sentenza.

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Notizie da Noci

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