Casini e Vigna al Comics Zone: Nathan Never, il fumetto e la sua completezza

09 06 stefano casini e bepi vigna al noci comics zoneNOCI (Bari) - Meno un giorno al Noci Comics Zone 2016 (QUI il programma), dal 9 all'11 settembre nel paese dei tre campanili con workshop, mostre, gare, giochi, cosplayers, illustrazioni e tanto altro, sul mondo del fumetto e delle arti. 
Il 9 settembre alle 19.00, si comincia con l'inaugurazione della Mostra, nel Chiostro delle Clarisse, sui 25 anni di Nathan Never e i 30 anni di Dylan Dog e per il primo personaggio, l'agente Alfa che combatte la società del futuro, dominata da tecnologia e mass-media, gli ospiti del festival sono di assoluto prim'ordine: Bepi Vigna, creatore di Nathan Never con la "banda dei sardi" (Antonio Serra, Michele Medda e Bepi Vigna) e Stefano Casini, consacrato nel mondo dei fumetti proprio come disegnatore del personaggio di casa "Bonelli". Due personalità e percorsi differenti nel mondo della nona arte, concordi soprattutto su due aspetti: la trasversalità e completezza del fumetto.

 
Bepi Vigna, non solo fumettista, ma anche giornalista, scrittore e regista italiano, parte dal fare l'avvocato per approdare negli anni '80 nel mondo del fumetto, insieme a Michele Medda e Antonio Serra, gli altri due componenti della "Bande Desinée".
I 3 intraprendono allora la collaborazione con Sergio Bonelli Editore per i celebri personaggi di Martin Mystére e Dylan Dog, fino al 1989: l'idea, a quel punto, è quella di lanciarsi in qualcosa di assolutamente nuovo ed esaltante per loro e per l'intera casa editrice.
Nasce così Nathan Never, un personaggio del futuro che segna l'esordio del genere fantascientifico per la Bonelli e il successo della banda dei sardi e di Bepi Vigna.
09 07 nathan never"L’idea nacque dalla sfrontatezza e dall’incoscienza che spesso contraddistingue i giovani. Io e i miei due colleghi lavoravamo da qualche anno per la Bonelli, ma non avevamo molta esperienza. Nello scetticismo generale dei colleghi più anziani, decidemmo di proporre una serie nostra e, poiché il genere fantascientifico oltre ad appassionarci era l’unico che la Bonelli in quel momento non trattasse, pensammo a un eroe del futuro.
In realtà, più che un eroe, ci venne subito in mente un antieroe, dalla psicologia complessa, tormentato, oppresso da sensi di colpa. Scartammo subito l’idea della space-opera alla Star Wars e come scenario delle avventure pensammo a una città simile a quella che si vede nel film Blade Runner. D’altra parte, quel film, come la letteratura cyberpunk, era in cima alle nostre passioni.
Dopo 25 anni, possiamo dire che quelle nostre scelte iniziali si sono rivelate azzeccate, anche se io credo che il successo del personaggio derivi dal fatto che sia stato creato da tre autori molto diversi tra loro, con una diversa visione della vita e delle relazioni umane: questo ha determinato una complessità di carattere che permette di riconoscersi a diverse tipologie di lettori."
Dalla prima pubblicazione del 1991 ad oggi, Nathan Never diventa uno dei fumetti più popolari d'Italia, tradotto e pubblicato anche all'estero, apprezzato per la continuità della sua storia e per l'evoluzione stessa dell'Agente Speciale Alfa: "Nathan Never, pur portando qualche novità, soprattutto nella caratterizzazione dei personaggi comprimari e nella continuity narrativa, resta comunque in linea con la grande tradizione del fumetto avventuroso italiano, tradizione incarnata al meglio dalla Sergio Bonelli Editore. Siamo stati la prima serie, all’interno della Bonelli, a cui è stata concessa qualche libertà anche nell’impaginazione delle tavole, ma solo quando rispondeva a reali esigenze espressive."

Il suo tentativo di "rivoluzione" nel mondo del fumetto si chiama anche "Hybris Comics", progetto editoriale per il fumetto sul web, che nonostante i tempi probabilmente sbagliati e la mancanza di basi, anche economiche, gli insegna comunque qualcosa di utile.
Se l'esperienza ha dei limiti, il fumetto non conosce ostacoli nel raccontare: assorbe i punti di forza delle altre arti e li fa suoi, arrivando dritto al punto e al lettore.
Il Bepi Vigna giornalista lo descrive così: "Il fumetto è un mezzo espressivo straordinario, perché permette di raccontare ogni cosa con una ricchezza di sfumature e un’immediatezza che altri media non hanno.
Si tratta di un linguaggio ibrido, che mette insieme differenti codici (letterario, iconico, sequenziale) e quindi anche per questo motivo è perfettamente adatto a raccontare il complesso mondo contemporaneo.
Come il cinema usa il montaggio, la regia e le inquadrature, può essere fruito sia sulla carta sia sul web, sullo schermo di una Tv, di un computer, di un tablet.

Inoltre il fumetto accetta ogni tipo di evoluzione: nella sua storia si è presentato come paginone illustrato, come daily-strip (striscia giornaliera), come tavola domenicale; ma è diventato anche comic-book, giornale, rivista, graphic-novel, graphic-journalism, motion-comics, e ora appare il prodotto più congeniale alla nuova editoria digitale e ai blog. In fondo un’evoluzione del fumetto è rappresentata anche dal cinema d’animazione e dallo story-board.
Insomma: il fumetto è il più democratico e trasversale linguaggio della comunicazione. E’ alla portata di tutti: può fare tutto ciò che può fare il cinema e anche molto di più, ma con costi immensamente inferiori.
Ecco perché, benché l’editoria sia in crisi, mai come in questo momento storico il linguaggio dei comics si rivela efficace e vincente, influenzando fortemente cinema, letteratura, televisione, pubblicità, didattica."

"Non abbiamo bisogno di set, ce li creiamo da soli".
Ecco, appunto, anche Stefano Casini la pensa così.
Il livornese, diplomato all'Istituto Superiore per le industrie artistiche di Firenze, comincia con il mondo grafico-pubblicitario, con esperienze anche per multinazionali, ma non abbandona mai la passione per il fumetto.
"Non è tutto, ma è un segmento molto importante della mia vita" e chissà quale importanza rivesta per lui Nathan Never, il personaggio che lo consacrerà nell'olimpo dei fumettisti italiani.
Con l'agente speciale Alfa, per Casini comincia la collaborazione con Bonelli editore, proseguita con successo fino ad oggi: nel mezzo diverse esperienze da illustratore e autore completo, fino alla prova della maturità, una serie personale che rappresenta a pieno l'idea di fumetto del livornese.
09 07 hasta la victoria casini"Hasta la victoria!" si muove tra le strade de L'Avana, sullo sfondo della Rivoluzione Cubana, tra paesaggi personali e lenti di ingrandimento che raccontano la storia secondo Casini.
"Il fumetto ha la capacità di trasfigurare le cose. L'autore le interpreta con modifiche pittoriche che aiutino il lettore ad entrare in determinate atmosfere e a comprendere le situazioni attraverso la lente personale dell'artista.
Un panorama può essere reinterpretato, modificato a nostro piacimento, inserendo solo ciò che può esserci utile."

"Trasversale" è anche la parola chiave dell'intera carriera di Stefano Casini, che dalla grafica al comics, scopre le potenzialità del disegno, dell'immagine e delle sue coniugazioni, approdando al Noci Comics Zone con il suo bagaglio di conoscenze e idee.
"Nell'ultimo decennio mi sono misurato con il fumetto mainstream, quello popolare, di grande distribuzione e con enorme seguito di pubblico, ma al tempo stesso ho inseguito il mio sogno autoriale con scelte completamente diverse, con storie di tipo avventuroso ed ambientate in epoche passate, in contesti e tematiche differenti, fino ad approdare alla graphic-novel. Non ho nessuna pretesa, ma credo che la mia esperienza possa essere utile nel tentare di interpretare questi modi di realizzare storie per mercati diversi, ma appartenenti allo stesso settore, in un momento pieno di grandi cambiamenti. 
Semmai, speriamo di esserne capaci."

Appuntamento tra un giorno con Bepi Vigna, Stefano Casini e tutti i protagonisti del Noci Comics Zone 2016, pubblico compreso!

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*Immagini di Sergio Bonelli Editore e stefano-casini.blogspot.com.

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