Convegno Spaccanoci 2016: Banfi lancia il suo marchio Made in Puglia

03 05 convegno spaccanoci e banfiNOCI (Bari) - Un convegno catalizzatore di personaggi di spicco, esperienze su alimentazione, sport e politica e annunci: questo è stato l'incontro di sabato 5 marzo presso il Chiostro di San Domenico, dal titolo "Disabilità: sport ed alimentazione per una migliore qualità della vita", organizzato dalla Montedoro Noci prima dell'attesa Spaccanoci 2016. Arricchenti gli interventi di Stefania D'Elia, presidente dell'associazione sportiva "Vinci con noi" e mamma di un bimbo autistico e del prof. De Masi con il decalogo per gli sportivi disabili, insieme al discorso del presidente FEDAGRI Confcooperative, dott. Giorgio Mercuri sulla salvaguardia del made in Italy per una corretta alimentazione. Nel discorso si incastra alla perfezione anche l'intervento del superospite Lino Banfi, che lancia "Bontà Banfi", il marchio che raccoglierà le migliori tipologie di prodotto pugliese delle aziende del territorio.

Un Chiostro di San Domenico gremito, in attesa del comico pugliese, arrivato con ampissimo ritardo, a fine convegno: dalle 17.00 si comincia alle 18.00. Assente il dott. Antonio Diella, presidente UNITALSI, ma c'è una new entry al tavolo dei relatori, la presidente dell'associazione sportiva barese "Vinci con noi", Stefania D'Elia, venuta a portare la sua forte esperienza personale sulla disabilità. Il moderatore Mauro Pulpito e Fabio&Mingo rompono il ghiaccio con la loro verve, per passare il microfono ai saluti del sindaco Nisi e dell'emozionato, ma entusiasta presidente Bianco della Montedoro Noci. "Siamo da sempre attenti al sociale, dall'aiuto ai nostri compaesani come la compianta Imma Curci, passando per la beneficienza in Congo dove spediamo le nostre magliette e devolvendo i pacchi gara e i premi vinti. Quest'anno volevamo dare attenzione ai nostri disabili con questo convegno a loro dedicato". Queste le parole di Stefano Bianco, che danno il "la" agli interventi dei relatori, in realtà utili a tutti i presenti, non solo ai destinatari dell'iniziativa: la presenza di questi ultimi non è stata, a dire il vero, consistente, ma le volontarie dell'UNITALSI non hanno fatto mancare la loro presenza. Da registrare anche la presenza del sindaco polignanese, Domenico Vitto, presente al convegno per il gemellaggio tra scolaresche di Noci e Polignano a Mare che sarebbe avvenuto durante la stracittadina del 6 marzo.

La parola passa dapprima al dott. Giorgio Mercuri, presidente nazionale della FEDAGRI Confcooperative che riunisce sotto la sua egida 1/4 della produzione agroalimentare nazionale: "Siamo responsabili dell'alimentazione delle generazioni future", afferma "e oltre che promuovere il prodotto dobbiamo valorizzare il territorio". Dal canto suo, il presidente sottolinea il tentativo di inserimento da parte delle cooperative per i disabili, ammettendo che se l'impegno è costante, si dimostra invece ancora perfettibile l'annessione di questa forza lavoro direttamente nelle aziende agricole. Il prof. Ercole De Masi, invece, ha dei consigli da dare a coloro che, in condizioni di disabilità, pratichino sport, un hobby o passione che, sottolinea, deve essere ponderata alle proprie possibilità. Dall'alto della sua esperienza per la sede romana del CONI, a contatto con campioni mondiali ed olimpionici, ma anche con disabili, il gastroenterologo e docente di nutrizione clinica presso l'A.I.N.U.C. di Roma, con le sue 10 regole di alimentazione sfata anche alcuni tabu.
In primis, il cioccolato o il cacao, raffinato e senza agrumi fa bene agli sportivi! Importante anche l'apporto di barrette e di cereali, soprattutto in chicchi, ma anche dei preziosi semi, ricchi di antiossidanti, vitamine e di fibre, importantissime per il disabile. Il livello di acqua da assumere sale a 2800ml per i non sedentari, da integrare anche con frullati, centrifugati, sempre regolando il consumo della "zuccherosa" frutta.

Bellissimo e importante anche il contributo di Stefania D'Elia, socio fondatore e presidente dell'associazione sportiva "Vinci con noi" , ma soprattutto mamma di un bimbo autistico. Dalla sua esperienza, l'integrazione, a partire dalla scuola, non funziona ancora, ma lo sport può ovviare sia alla mancanza di occasioni di svago che all'inserimento del bambino con disabilità: in "Vinci con noi" i bambini praticano nuoto accompagnato, instaurando con i loro tutor una relazione di fiducia. Con l'organizzazione di esperienze aperte alle scolaresche ed anche ai compagni dei bambini, questi piccoli nuotatori, accompagnati in acqua dagli amici in cui ripongono maggiore fiducia, si lasciano andare, dimostrando ciò che hanno appreso in piscina e acquisendo maggiore stima da parte dei compagni. Insomma, lo sport, già di per sè importante, aiuta doppiamente in questi casi: quel che non bisogna assolutamente fare, per la D'Elia, è piangersi addosso. Bisogna agire e creare cose belle, soluzioni positive. Per farlo c'è anche bisogno delle istituzioni, come sottolineato da Angelo Giliberto, presidente FIDAL (Federazione Italiana di Atletica Leggera), che approfitta della presenza del Consigliere Regionale, dott. Ruggiero Mennea (cugino del celebre Pietro), per sottolineare la scarsità di fondi elargiti per lo sport, che invece ha da rispondere a tante cose come ad esempio alla necessità di strutture complete. I disabili, che nella FIDAL sono in numero più che copioso, necessitano di attrezzature particolari, ad esempio e c'è bisogno di sinergia tra politica e mondo dello sport per garantire a tutti la possibilità di fare attività motoria e mantenere quindi uno stile di vita sano.

L'Italia è il secondo paese più longevo al mondo dopo il Giappone, sottolinea il prof. Francesco Schittulli, presidente nazionale della Lega Italiana Lotta ai Tumori (LILT): la nostra alimentazione è invidiata e, ahinoi, copiata altrove, aggiunge il famoso oncologo, che, come in precedenti incontri scientifici alla sua presenza, ribadisce l'alta percentuale di responsabilità di una corretta alimentazione per allontanare lo spettro della malattia del secolo (precisamente il 35%, insieme al 12% dato dallo sport ed al resto dalla mancanza di vizi dannosi per la salute, come il tabagismo). Chi spera di arrivare ai 100 anni è proprio il superospite, Lino Banfi, accompagnato dalla dolcissima figlia Rosanna: il popolo nocese ha dimostrato un grande affetto nei confronti del comico, che ben ha saputo inserirsi nel dibattito.

Sciorinando qualche parola in dialetto di Canosa di Puglia, suo paese di adozione e senza far mancare il suo celebre gesto del colpetto sulla "capoccia", Banfi ha ricordato l'attenzione del padre alla provenienza dei prodotti ed alla loro salubrità (altro tema trattato nel corso della serata): il ragazzo che fu, ora ottantenne, non ha perso quell'attenzione alla qualità, ma soprattutto l'amore per i prodotti della sua terra. La sua faccia, è comprovato (dice lui), è sinonimo di buona salute e affidabilità, da quì l'idea di "mettere la faccia" su un marchio che riunisca 8-10 prodotti pugliesi delle aziende del luogo, a garanzia del miglior Made in Puglia per cui vi sarebbero già acquirenti anche dagli States. Insomma, la presenza di Banfi potrebbe non esser stata solo da diletto per i nocesi, ma anche da promozione delle loro eccellenze, chissà.

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