I primi mesi da dirigente di Silvana Sasanelli: "Lavoriamo in una dimensione scolastica in cui è necessario essere decisivi"

11 24 silvana sasanelli dirigente pascoli cappuccini nociNOCI (Bari) - Silvana Sasanelli, dal 1 settembre 2019, è la dirigente dell'Istituto Comprensivo nocese "Pascoli - Cappuccini".
Docente per tanti anni nella Scuola Primaria e Secondaria di II grado, con un lungo curriculum di master e corsi di perfezionamento in ambito pedagogico e psicologico, è una giovanissima vincitrice dell'ultimo concorso nazionale per dirigenti scolastici.
Quasi certamente i prossimi 3 anni di programmazionale scolastica la vedranno alla guida del comprensivo nocese: una missione la sua, che parte da tre semplici parole chiave, "cura", "servizio" e "facilitazione".

L'abbiamo incontrata dopo circa 2 mesi e mezzo di dirigenza, per fare il punto sul suo primo incarico e conoscere meglio la sua visione delle cose. 

Siamo partiti dal principio: perché Silvana Sasanelli decide di intraprendere la carriera da dirigente?

"Per mettermi alla prova, a servizio della scuola. L'insegnamento è un'esperienza che lascia un un'impronta indelebile, non si smette mai di essere insegnanti. La scuola ha un ruolo sempre più importante nella nostra società, sui piani etico e civile: in questa prospettiva, ho deciso di voler mettere le mie competenze al suo pieno servizio, non più solamente da insegnante, ma anche nel ruolo di dirigente".

La domanda è d'obbligo: come sta andando?

"Sono entusiasta di questi primi mesi: percepisco di essere utile, soprattutto per i bambini e questo è un elemento motivante.
È stata una fortuna essere stata assegnata a un istituto comprensivo: questa è la dimensione scolastica in cui è necessario essere incisivi, per il quadro socio-culturale del paese.
Dobbiamo lavorare sempre più per un rapporto più stretto con le famiglie e con il territorio. Il 1° ciclo scolastico è fondamentale per la formazione pedagogica e civile dei cittadini di domani, quindi sono impegnata e motivata per dare, nel mio ruolo, un apporto costruttivo a questo obiettivo".

Silvana Sasanelli è subentrata al dirigente Giuseppe D'Elia, arrivato, lo scorso anno, all'età del pensionamento. Che situazione ha trovato al suo arrivo?

"Ho trovato uno staff, tra docenti e ausiliari, di altissimo profilo e con grandissime doti professionali e umane. È stata un'accoglienza molto bella e ho da subito percepito apertura e fiducia, il che ha reso tutto più favorevole. Dal punto di vista strutturale, ahimè tutte le scuole hanno bisogno di adeguamenti, cura e manutenzione e io sto cercando, rispettando le procedure, di richiedere al Comune tutto ciò che è necessario, soprattutto in ragione della nostra didattica alternativa, il "Progetto DADA" che necessita di ambienti organizzati in un certo modo per la sua attuazione. Nel frattempo, però, non ci piangiamo addosso: voglio che siano i nostri alunni a ridisegnare gli spazi scolastici magari vuoti o non del tutto sfruttati, per sperimentare nuove attività."

I rapporti con l'Amministrazione Comunale sono iniziati con il passo giusto, per la Sasanelli, che ci tiene a citare l'iniziativa di #ioleggoperché, proprio per la sentita partecipazione di personalità politiche e per l'attenzione rivolta all'iniziativa.
"I bambini sono stati scortati, bloccando il traffico, perché partecipassero all'evento in tutta sicurezza.
È stato un momento molto importante, un riconoscimento reciproco tra scuola e cittadinanza: la scuola è infatti dei bambini, ma anche di tutti i cittadini".

Cosa deve dare la scuola ai bambini di oggi, secondo Silvana Sasanelli?

"Sicuramente una base valoriale imprescindibile: dare l'esempio e creare esperienze quotidiane di umanità, rispetto e accoglienza. Deve insomma incarnare una vera e propria democrazia.
Il nostro Istituto vuole promuovere progetti come la "Scuola del Bosco", un'esperienza immersiva per i bambini, che faccia recuperare loro la dimensione dell'esperienza e il valore dell'ecologia a largo spettro. Ecologia come rispetto della natura, ma anche ecologia della mente, delle relazioni: essere in armonia nel sistema di vita e fornire ai bambini gli strumenti valoriali, concettuali ed emotivi per integrarsi e adattarsi".

In cosa sono cambiati i bambini, in questi ultimi anni?

"Io credo che dobbiamo cambiare prospettiva per rispondere a questa domanda. Non sono cambiati i bambini, ma gli adulti. I genitori, in particolare, dovrebbero rimettersi al posto giusto e tornare ad assumersi la loro piena responsabilità. In questo senso la scuola può fare tanto e infatti abbiamo avviato una serie di incontri scuola-genitori su tematiche molto importanti, per cui ci avvarremo di collaborazioni accademiche e scientifiche. Il nostro obiettivo resta sempre quello, il benessere dei bambini e non possiamo raggiungerlo prescindendo da una condivisione e da una comunione di intenti con genitori e famiglie".

Quali sono invece gli obiettivi della dirigente Silvana Sasanelli?

"Dopo il primo anno, che formalmente sarà di prova, trattandosi del mio primo incarico, la mia permanenza qui dovrebbe durare almeno altri due anni. Sono arrivata quando la programmazione del prossimo triennio era stata già fatta, quindi ho dovuto comprenderla, studiarla e capire se fosse condivisibile o meno e così è stato per me.
Il mio obiettivo principale quindi è quello di condurre l'istituto a raggiungere questi obiettivi durante il mio incarico: realizzare innovazione metodologica, potenziare l'aspetto civico attraverso la didattica esperienziale, educare all'ecosostenibilità e introdurre innovazioni tecnologiche come coding (basi della programmazione informatica per bambini) e robotica".

Se gli obiettivi sono prefissati, in che modo la nuova dirigente si propone di raggiungerli?

"Il mio approccio sarà orientato alla "facilitazione", rendere cioè il più facili possibili le azioni di docenti e organico scolastico, al fine del benessere e della crescita armonica dei bambini a 360°. Questo sempre nel pieno rispetto delle regole e delle leggi che regolano il nostro lavoro. In ultimo, ma sicuramente non per ordine di importanza, voglio prendermi cura della mia scuola, citando anche quello che è lo slogan della scuola di Barbiana di Don Milani. Affinché tutti possano stare bene, però, non serve solamente una prospettiva di cura e amore, ma anche tanto studio, ricerca e formazione continua, a livello professionale e umano".

La sensazione che traspare è proprio quella: di avere di fronte una giovane dirigente, con l'emozione ed entusiasmo delle prime volte, ma sicuramente preparata, appassionata e determinata a raggiungere obiettivi di crescita e miglioramento nella sua scuola, facendo tutto al meglio delle sue possibilità e nel pieno rispetto delle regole vigenti.
Si fa sul serio, nell'Istituto Comprensivo "Pascoli-Cappuccini" e questo è certamente un buon segno per tutta la comunità nocese.

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