Orecchiette nelle gnostre, percorsi enogastronomici tra chef stellati

08 03 orecchiette nelle gnostreNOCI (Bari) -  La sagra enogastronomica dell'estate 2015 nocese, "Orecchiette nelle gnostre" (seppur gli stand fossero fuori dal caratteristico luogo chiuso) ha offerto il suo primo piatto al pubblico, in gran parte turistico, tra lunedì 3 e martedì 4 agosto. L'evento, anche a Noci dopo diverse edizioni, compresa quella 2015, a Grottaglie, ha chiamato a sè 8 diversi chef locali per 8 diversi modi di degustare le orecchiette: accanto ad ogni primo, i vini delle cantine dell'evento, mentre parallelo viaggiava il percorso del gusto attraverso sapori locali dolci e salati. Intanto, in via Porta Nuova, nel centro storico, lo chef stella Michelin Felice Sgarra del Ristorante Umami di Andria accoglieva nel Ristorante dell'Eccellenza chi volesse degustare il suo menù, mentre in giornata le vie antiche del paese hanno ospitato il Laboratorio delle Orecchiette per impararne l'arte e la tradizione.

L'organizzazione targata Indde - Industria delle idee di Grottaglie ha quindi riunito a Noci 8 diversi modi "pugliesi" di degustare la tradizionale orecchietta: a cucinarla per il pubblico, pullulante di forestieri e stranieri, gli chef Sebastiano D'Onghia del Miramonte Party di Noci (BA), Giacinto Fanelli del Ristorante Biancofiore di Bari, Luigi Chirico dell'Arcobaleno tra mare e monti di Crispiano (TA), Domenico Schena della Tenuta Monacelle di Monopoli (BA), Alessandro Pascali della Furnirussi Tenute di Serrano di Carpignano Salentino (LE), Mario Musci del Gallo Restaurant di Trani (BA), Francesco Vitale della Masseria Bagnara di LIzzano (TA) ed infine Salvatore Amato di Borgo Valle Rita di Ginosa (BA).

Disseminati lungo un percorso di postazioni numerate, da Piazza Garibaldi fino a Largo Torre, gli chef in persona insieme all'aiuto cuoco o ad operatori dell'evento cucinavano in tempo reale il piatto prescelto, spiegando eventualmente ai curiosi caratteristiche ed accostamenti. Difficile presentare al cliente un piatto da ristorante, qualitativamente parlando, per tempistiche e strumentazione dello stand, ma l'evento ha comunque aperto al pubblico un menù ad ampio ventaglio, con la possibilità di provare l'orecchietta in diverse salse. Per ogni ticket, due degustazioni di orecchiette e due di vino, con calice e porta calice compreso: grazie alla gentile concessione dell'organizzazione, abbiamo assaggiato le orecchiette con ragù di polpo su vellutata di sedano e patate con pesto di rucola e mandorle tostate dello chef Domenio Schena ed il piatto di Francesco Vitale consistente in orecchiette con pesto di zucchine marinate e pane croccante al limone, quest'ultimo ingrediente capace di dare quel tocco di gusto "vincente" al piatto.

L'affluenza agli stand non è parsa la stessa della sagra per eccellenza nocese, "Bacco nelle gnostre," forse anche per la collocazione dell'evento ad inizio settimana, ma l'organizzazione ha messo i giusti punti all'evento, forse mancante di qualche indcazione sul percorso per orientare i turisti. Utile la app ufficiale, in questo senso, per l'orientamento lungo i percorsi delle orecchiette e  del gusto, con stand enogastronomici locali per tutti i palati e le voglie. La sagra è stata inaugurata dall'evento "Salute e corretta alimentazione ispirata alla dieta mediterranea", il 3 agosto presso il Chiostro delle Clarisse, con il giornalista Rai Michele Peragine moderatore degli interventi di Nicola Chielli, direttore dell'Istituto alta formazione del gusto alimentare Eccelsa (Alberobello - BA), organizzatore del dibattito, del sindaco Domenico Nisi, della nutrizionista Roberta Annese e del professore di agronomia e coltivazioni presso la Facoltà di Agraria dell'Università di Bari, Pasquale Montemurro, questi ultimi due concordi sull'importanza della difesa dello stile di vita mediterraneo. La dieta, dal greco "diaita" - "modo di vivere", in particolare quella mediterranea, è caratterizzata per la Annese non solo da un'alimentazione ricca di frutta, verdure e cereali, ma anche dalla fruizione del cibo condivisa e di gruppo, intorno ad un tavolo, tradizione antica che dovremmo recuperare, per la dottoressa. Di certo "Orecchiette nelle gnostre" ha unito intorno ai piatti di degustazione i curiosi palati dei suoi ospiti.

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