L'opera "I Gnostr" di Domenico Turi protagonista stasera del prestigioso Festival della Valle d'Itria

08 03 domenico turiMARTINA FRANCA (Bari) - Tra Nino Rota e Alberto Frachetti, il prestigioso Festival della Valle d'Itria (dal 14 luglio al 4 agosto a Martina Franca) colloca il giovane compositore italiano e nocese, Domenico Turi.
L'autore de "I gnostr", diplomato al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma, città dove ora vive e lavora, è tra i 3 compositori italiani, le cui opere saranno eseguite stasera, 3 agosto, nel Concerto Sinfonico dell'Orchestra Internazionale d'Italia, diretta dal maestro Alvise Casellati. 
Sarà proprio l'opera dedicata alla sua terra ad aprire la serata al Palazzo Ducale di Martina Franca, seguita da "Piccolo Mondo Antico" di Nino Rota e dalla Sinfonia in Mi minore di Alberto Frachetti.

 "Al chiarore di una notte stellata dove si può udire solo il cantar della luna, il giorno si animerà di quell'energia e di quel profumo tanto caro alla mia terra.
Ricordi, vissuti ed immaginati tra vicoli, vicoletti e santi.
Quante giornate passate a giocare perdendosi in labirinti di bianca pietra e avvolti da profumi di una cucina famigliare.
I gnostr sono vicoli ciechi, piccole piazzette dove sulla superficie di poche chianche (lastre di pietra) si annidavano famiglie una di fianco all'altra, una sopra l'altra, una dentro l'altra in un’infinità di colori, profumi e suoni."

Le gnostre per Domenico Turi sono luogo dell'anima, che diventa musica, spaziando dallo strumento al cuore, per raccontare le sue emozioni e la sua terra.
Dopo averlo fatto in Germania, in Italia e nella stessa Noci, l'opera riecheggierà quindi anche a Martina Franca, per volere dell'organizzazione del festival, presieduta da Franco Punzi e con la direzione artistica di Alberto Triola e musicale di Fabio Luisi.

Il Concerto sinfonico di questa sera è dedicato agli autorevoli rappresentanti della composizione del Novecento, un grande onore quindi per il giovane compositore nocese farne parte, accanto a figure come quella di Rota e del compianto Frachetti.
"E’ una sensazione bellissima - commenta Turi -  è un festival molto importante che ho avuto modo di frequentare negli anni come spettatore. Quest’anno esserci anche come compositore e non solo come spettatore è una sensazione unica. Poi c’è un clima meraviglioso, sono giorni piacevolissimi."

Un'edizione grandiosa quella n°43 del festival dell'opera e della musica sinfonica, in cui spicca la proposizione di un nuovo "Orlando Furioso" di VIvaldi, in coproduzione con la Fenice di Venezia, per la regia di Fabio Ceresa.
Tra opere, balletto e belcanto, si inserisce quindi anche il nostro compositore e la sua opera: "Sono emozionato. Ogni volta prima di un concerto ci si emoziona e ci si preoccupa, non si sa mai come può reagire il pubblico e poi un compositore non può cambiare le sorti di un esecuzione, è tra il pubblico e può solo ascoltare. Oggi però sono molto sereno, il direttore Alvise Casellati conosciuto in questi giorni è un grande professionista e mi sento molto vicino alla sua interpretazione, inoltre l’orchestra è una certezza, musicisti straordinari. In questi giorni di prove si è lavorato con gioia e serenità, non capita spesso!"

Appuntamento, quindi, stasera, alle 21.00, per lasciarsi traspostare dalla grande musica e dalle emozioni.
Noi ci saremo, per poi raccontarvelo.

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