ILMENAU (Germania) - A fine concerto quasi dieci minuti di applausi. Così, con il calore di una città meridionale che si affaccia sul Mediterraneo, è stato accolto in Germania il pezzo sinfonico I Gnostr del compositore nocese Domenico Turi (in foto). Applausi scoscianti e a scena aperta che hanno manifestato vivo interesse dei tedeschi alla musica classica e al suo rinnovamento nell'era internettiana.
Una sinfonia che ha tenuto i quasi 500 spettatori accorsi all'auditorium del campus universitario di Ilmenau con le orecchie tese ad ascoltare i suoni che provenivano dalle gnostre nocesi. Sul palco un'orchestra di quasi 40 elementi diretti dal maestro molfettese Daniele Squeo, con al pianoforte la solista Ekaterina Chernozub, proveniente dalla Russia (in foto). Per la prima volta da quando è stata istituita (nel 1963) l'Akademisches Orchester di Ilmenau ha eseguito una sinfonia presentata in prima assoluta. Virtuosismo e disciplina tra gli orchestrali, e dialogo serrato tra pianista e direttore, hanno fatto sembrare semplice una cosa che in realtà semplice non era.
Il maestro Daniele Squeo dall'alto della sua formazione professionale che lo ha portato, a soli 27 anni, a vincere il XVIII concorso per giovani direttori d'orchestra organizzato dalla Fondazione "F. Capuana" di Spoleto ed una borsa di studio assegnata dal Dirigentenforum Deutscher Musikrat, è riuscito nell'impresa di presentare al pubblico tedesco e al mondo intero una sinfonia classica interpretata con la chiave di lettura del nuovo millennio.
Insomma, tra il Concerto per pianoforte e orchestra n. 23, K. 488 di W.A. Mozart, e la Sinfonia n. 8, D. 759 "Incompiuta" di F. Schubert, i Gnostr non hanno per nulla sfigurato ed anzi hanno promosso un nuovo modo di fare musica classica. «Non avevo mai sentito nulla di simile prima d'ora»- dichiara Eberhard Manske, professore all'università cittadina. «Puro stile italiano» titolano i giornali tedeschi che hanno dato risalto alla notizia. Manifestazione ed apprezzamenti che non devono passare inosservati e che invece evidenziano quanto di buono i giovani pugliesi possono dimostrare anche in ambito internazionale.
