Assessore regionale Nardoni:''fuori dalla crisi con la cooperazione''

 

10-08-pd-2NOCI (Bari) Ancora una volta a Noci, ancora una volta ad incontrare il mondo della filiera lattiero casearia e della zootecnia locale per parlare di possibili strategie per uscire dalla crisi. Lassessore regionale alle politiche agricole, Fabrizio Nardoni, è intervenuto domenica 6 ottobre ad una tavola rotonda nellambito della festa democratica PD ed ha proposto la sua ricetta: fare cooperazione, fare rete, fare consorzi di aziende.

La tavola rotonda promossa dal PD si è proposta di avviare un nuovo rapporto fra il partito e gli interlocutori economici del territorio per facilitare il confronto sui tanti temi legati al possibile ed auspicabile rilancio dell’economia cittadina. Mariarosaria Lippolis, moderatrice della serata e membro del PD, nell’introdurre i temi di discussione ha sollevato subito tre questioni importanti: l’aumento delle ore di cassaintegrazione a Noci nel 2013; il crollo dell’occupazione per gli under 35; l’over education, cioè il fenomeno di giovani sempre più formati, ma sottopagati. Il consigliere PD Fabrizio Notarnicola ha centrato il suo intervento sulle problematiche specifiche del settore zootecnico e lattiero –caseario di Noci perché a suo dire “La vera sfida parte dalle campagne e per risalire la china dobbiamo ripartire dalle aziende zootecniche”. Strade di campagna non asfaltate, reti idriche inefficienti, costo dell’acqua troppo oneroso per gli allevatori, difficoltà nel valorizzare i prodotti tipici e caseari, sono questi alcuni temi legati al mondo rurale su cui Notarnicola ha chiesto risposte all’assessore Nardoni.

Dal canto suo l’assessore Nardoni ha ricordato ai presenti come nella nuova Politica agricola comunitaria (PAC) e nel nuovo Piano di sviluppo regionale 2014-2020 (PSR) la parola d’ordine sia quella degli incentivi alla diversificazione per accrescere il reddito nel settore agricolo. Incentivi che saranno indirizzati soprattutto sul tema della ruralità e dell’ambiente. Fondamentale, però, per Nardoni sarà la spinta da dare al sistema dei consorzi: “La nostre aziende agricole in media possiedono circa 3 ettari di terreni, mentre la media negli Usa è di 250 ettari. E’ evidente che la competizione ci vede soccombere e per questa ragione, forse anche grazie alla crisi, potremo avere un futuro solo aggregando le aziende, incentivando il sistema dei consorzi così da promuovere economie di scala”. Per incentivare il sistema dei consorzi sono pronte risorse adeguate da parte della regione Puglia. Anche per la risistemazione delle strade rurali e per le reti idriche ci sono risorse nel nuovo PSR e l’invito dell’assessore è quello di esser pronti a progettare interventi in questi settori. Sul problema del prezzo dell’acqua l’assessore si è detto al lavoro per diminuirlo anche con strategie di lungo periodo come la possibilità di riutilizzare in agricoltura l’acqua affinata degli impianti di depurazione. Nell’immediato c’è però il problema del futuro dei consorzi di bonifica che dovranno reggersi con propri piani industriali non potendo più beneficiare dei cospicui finanziamenti regionali (come ha prescritto la Corte dei conti). Sul problema del prezzo del latte alla stalla Nardoni ha ribadito che è possibile lavorare per un accordo fra le parti che possa garantire maggiori risorse al primo gradino della filiera (oggi fra i 39 e 42 centesimi al litro). Sempre sul tema latte Nardoni ha annunciato la volontà di svolgere dei seminari sul territorio per far comprendere agli allevatori i benefici della creazione delle Organizzazioni di Produzione (OP). Nel suo lungo ed appassionato intervento l’assessore non ha trascurato il versante della promozione dei prodotti pugliesi che si stanno rilanciando con il marchio Prodotto di Puglia. Un marchio regionale nato dalla volontà di promuovere l’eccellenza alimentare made in Puglia, regione sempre più seguita ed apprezzata dai buyers internazionali, soprattutto giapponesi e cinesi.

E proprio una delle due aziende pugliesi del settore lattiero caseario che ha ottenuto il marchio Prodotto di Puglia è la nocese Delizia spa del sig. Giovanni D’Ambruoso, intervenuto nel dibattito auspicandosi una maggiore collaborazione fra le parti, allevatori, trasformatori e distributori, per far decollare le potenzialità del marchio regionale. Dello stesso parere è stato l’intervento di Piero Laterza, presidente dell’Associazione provinciale allevatori di Bari, il quale ha invitato l’assessore ad accelerare sulla strada della promozione ed attribuzione del marchio Prodotto di Puglia per far percepire le enormi potenzialità di questo strumento ai soggetti interessati. Laterza ha poi apprezzato l’iniziativa del PD sui temi della crisi e dello sviluppo economico invitando il partito ad organizzare momenti di confronto su temi specifici inerenti il nostro territorio e le sue mille potenzialità inespresse.

Infine l’intervento dell’assessore alle attività produttive Paolo D’Onghia il quale ha ricordato i numeri della produzione lattiero-casearia in Puglia che ammonta a circa 18 milioni di tonnellate di latte lavorati in Puglia di cui solo 3 milioni di latte prodotto da aziende pugliesi insieme ai numeri della produzione di carne lavorata in Puglia, di cui il 95% di importazione ed il 5% prodotta in Puglia. Tali numeri, a detta di D’Onghia, rappresentano una opportunità di crescita e di collocazione enorme per il marchio Prodotto di Puglia se solo si riuscisse in tempi brevi a promuoverlo adeguatamente. In chiusura l’intervento del sindaco Domenico Nisi il quale si è detto consapevole della necessità di stare al fianco delle categorie produttive soprattutto in questi tempi difficili per l’economia locale, anche se ha parole di speranza per il rilancio del tessuto economico cittadino: “La realtà imprenditoriale nocese – a concluso Nisi -  è in crisi, ma è viva”.

 

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