L'associazione di amicizia Italia-Israele di Bari: nessun patrocinio al Comitato Pro Palestina di Noci

kelz-bernardo-01LETTERE AL GIORNALE - A seguito dell'annuncio della costituzione del comitato "Noci per Gaza - Tavolo cittadino Pro Palestina" diffuso da NOCI24.it il 14 agosto scorso e poi puntualizzato da un comunicato stampa del neo-costituito comitato, diffuso in data 22 agosto, in cui si preannunciava per il 27 agosto «"Una serata per Gaza", patrocinata dal Comune di Noci», il vice presidente dell'Associazione di amicizia Italia-Israele di Bari, Bernardo Kelz (a sinistra - foto di D. Intini), ha inviato al sindaco di Noci ed alla stampa una lettera per bloccare la concessione del patrocinio da parte dell'Ente a tale iniziativa. 

Del patrocinio al momento non vi è conferma ufficiale sul sito del Comune di Noci. Ciononostante Kelz, (coautore con José Mottola del testo Dai Carpazi alle Murge: odissea di Zygmunt Kelz, scampato alla Shoah. – Foggia : Bastogi, 2008 e vincitore nel 2010 della 10^ edizione del "Premio Noci per la storia locale") oltre a dissuadere preventivamente il sindaco di Noci dal concedere il patrocinio ad un comitato che, come è scritto nella lettera, "denunzia soltanto e sempre Israele", punta a rovesciare l'interpretazione fornita dal neonato comitato sulle vicende del Medio Oriente con una circostanziata missiva.

 


La lettera del vice presidente dell'Associazione di amicizia Italia-Israele di Bari, Bernardo Kelz, al sindaco di Noci

 

OGGETTO: lettera aperta riguardante manifestazione del 27 agosto 2014 del  locale Comitato Pro Palestina e  asserito patrocinio del Comune di Noci

Abbiamo appreso dalla stampa locale (22.08.2014, http://www.noci24.it/cultura/educazione/9446-comitato-cittadino-pro-palestina-stilato-il-programma-delle-attivita) che il Comune di Noci ha concesso il patrocinio ad una manifestazione motivata dai promotori del neonato Comitato Pro Palestina con un "genocidio" da parte di Israele in danno dei palestinesi di Gaza; nel comunicato stampa, i promotori usano un'espressione del seguente preciso tenore: <<In quella terra è attualmente in atto un GENOCIDIO. Sono ormai circa 2000 i morti sotto le bombe israeliane, molti dei quali bambini, donne e anziani. (...) L'obiettivo, infatti, non è quello di colpire una base militare, ma quella di STERMINARE UN POPOLO. (...) Gaza è una prigione a cielo aperto. Gli ospedali sono al collasso e il personale medico è considerato un bersaglio. Questo per noi è CRIMINE DI GUERRA>>. Tali gravissime affermazioni, oltre a poter costituire oggetto di attenzione giudiziaria alla stregua delle norme che puniscono l'incitazione all'odio etnico e razziale, sono destituite di fondamento.

A Gaza è in atto una guerra. A Gaza il gruppo islamista al potere, che peraltro applica la "sharia" punendo con la morte donne adultere e omosessuali, oltre a praticare esecuzioni in massa di presunte spie palestinesi, bombarda quotidianamente da nove anni civili israeliani con batterie missilistiche a lunga gittata ed ha costruito centinaia di chilometri di tunnel che si addentrano in territorio israeliano per portare indiscriminatamente morte ed attentati contro civili. In realtà, Israele in questo frangente si difende da quelle batterie e tunnel di Hamas, il cui obiettivo istituzionale è la distruzione di Israele secondo l'art. 13 del suo Statuto: posizionando le batterie presso scuole, asili, ospedali e uffici UNWRA, i fanatici islamisti di Hamas usano come scudi umani i civili, bambini compresi, sicché ricade su di essi la responsabilità prevalente per  le 2.000 vittime della guerra a Gaza (per il resto, si può discutere ampiamente della questione israelo-palestinese, in cui i torti e le ragioni non si possono tagliare con l'accetta, anche alla luce della complessità storica dell'annosa vicenda).

Ma vi è di più.  Come detto prima, si attribuisce ad Israele un inesistente "genocidio" mentre un vero genocidio è in atto in Medio Oriente, dove  l'esercito islamista dell'ISIS  perseguita centinaia di migliaia di cristiani, yazidi, musulmani sciiti e curdi: i terroristi del Califfato ammazzano senza pietà anche giornalisti, stuprano e vendono donne cristiane e yazide a 12 dollari al mercato di Mosul, ma si costituisce a Noci un Comitato cittadino Pro Palestina che denunzia soltanto e sempre Israele. Questo è antisemitismo allo stato puro, neanche ben mascherato!

Alla luce delle motivazioni addotte a supporto della manifestazione in oggetto del 27 agosto e risultanti dall'articolo di stampa sopra citato, chiediamo a codesta amministrazione di revocare il patrocinio alla manifestazione stessa, ove effettivamente concesso.

 

Il vice Presidente

Bernardo Kelz

Lettere al giornale

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