''Pots&Lids'', anteprima assoluta fuori concorso del Nocicortinfestival

07-25potslidsNOCI (Bari) - Ad una settimana dall'inizio del festival internazionale del cortometraggio organizzato dall'Associazione NociCinema ed intitolato "Nocicortinfestival", Noci24.it ha deciso di soffermarsi su di un particolare interessante che farà parte dell'intero programma. Domenica 4 agosto, subito dopo la premiazione del corto vincitore, assisteremo alla proiezione di un fuoriconcorso. 

"Pots&lids" è il titolo del cortometraggio che chiuderà l'intero festival. Ma di cosa si tratta? Da chi è stato prodotto? Si tratta dell'ultimissima opera cinematografica prodotta  dalla giovane nocese Isabella Roberto e dal suo compagno, regista, Giulio Poidomani. Noci24.it ha più volte raccontato, nel corso della carriera della giovane Roberto, il suo percorso effettuato in quel di Los Angeles: partendo dal sogno di creare una casa di produzione fino ad arrivare all'ultimo incontro avuto con il regista Quentin Tarantino. I suoi lavori dunque, Isabella decide d' importarli nella sua terra d'origine. Noci, per Pots&Lids, rappresenta la "prima" proiezione in assoluto.

07-25locandinaTRAMA -  Pots&Lids, in italiano "Pentole e coperchi" rappresenta l'inizio di una storia d'amore. Nick, il protagonista malconcio e in disequilibrio, è alla disperata ricerca di Catullo, il suo cane "biondo". In giro per la città non riesce ad aiutarlo nessuno ma ben presto Nick si accorge che l'unico modo per continuare a cercarlo è procurarsi un coperchio: tutte le coppie in città sono unite da una pentola e da un coperchio, simbolo dell'amore ricongiunto... Non sveliamo il finale del cortometraggio ma ci sembra naturale riportare qui di seguito anche alcuni chiarimenti che Isabella Roberto ha voluto svelare a Noci24.it in un'intervista. 

Isabella, come ha avuto origine la trama del corto? Quali i punti salienti su cui concentrare l'attenzione? E' stata tratta ta una storia vera? «La storia prende spunto da un interesse particolare del regista, cioè da una sua particolare predilezione verso i personaggi atipici, borderline, quei personaggi che ai più appaiono strani e particolari. L'idea era quella di prendere un personaggio strano, particolare, ed immergersi nel suo mondo e con I personaggi con cui questo poteva interagire. Dall'altro lato, c'era l'idea di azzerare, nel corso del viaggio del protagonista, la sua stranezza, e farlo risultare alla fine un uomo normale, uno come tanti. Cercare di annullare l'idea del diverso e dell'occhio che guarda il diverso. In un mondo di questo tipo, che poi è il mondo vero, ogni persona ha la sua perfetta metà. Da ciò l'idea delle pentole e dei coperchi. Ovviamente, poi, non è casuale che il cane si chiami Catullo. Catullo è un simbolo d'amore: il veicolo, il mezzo attraverso cui Nick trova Kate. Catullo fu il primo poeta latino a parlare dell'amore in maniera non solo eterea, ma anche carnale, sessuale, passionale. Catullo ha fatto della sua ossessione d'amore per la sua Lesbia uno dei momenti chiave della sua letteratura. La storia non è ispirata ad una storia vera, ma ad una serie di personaggi che si incontrano in giro per le strade di Los Angeles, personaggi che si guardano, ma che forse non ci si ferma mai ad osservare con un occhio più attento. E' da qui che il regista ha fantasticato e creato una storia d'amore per tutte queste persone che "appaiono" sole». 

Dove è stato prodotto il cortometraggio e con quali tempistiche? Vi sono state importanti collaborazioni? E gli attori sono tutti americani? «Il film è stato prodotto da me e dalla mia collega Veronica Radaelli, con la quale ho lavorato insieme alte volte, in particolare per il corto Disruption, sempre di Giulio Poidomani. Abbiamo girato a Los Angeles, in particolare tra West Hollywood ed Hollywood. I quartieri in cui ho vissuto per due anni. Abbiamo impiegato un mese di pre-produzione , 3 giorni di riprese e 3 mesi di post produzione. Il progetto è stato autofinanziato da me e dal regista. La scelta degli attori racconta un po' la verità di Los Angeles, città cosmopolita fatta di molti attori che vengono da tutto il mondo. La maggior parte degli attori del film sono americani, due brasiliani, e in particolare ci sono la spagnola Marian Zapico, che magari avete già visto in Tekken, e l'italiana Romina Caruana».

Vista la tua passione per il cinema, quale rapporto hai con gli organizzatori del Nocicortinfestval? «Nocicortinfestival è un'iniziativa molto cara per me. Ho deciso di presentarlo in anteprima nella mia città anche per condividere quella che è stata la mia esperienza. Il regista Giulio Poidomani sarà presente alla proiezione domenica 4 Agosto».

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