Abbiamo ascoltato in anteprima "Silenzi a cui tornare", il primo album di Mariano Casulli in uscita il 27 novembre

11 26 mariano casulli 2NOCI –Sarà pubblicato il 27 novembre il primo album del cantautore nocese Mariano Casulli. “Silenzi a cui tornare” è il titolo del disco di inediti, che raccoglie 12 tracce edite per l’etichetta discografica nocese “Vinyl Sound” anticipate dai quattro singoli “Ottobre”, “Scappi via”, “Silenzi a cui tornare” e “Resilienza”. Noi di Noci24.it abbiamo potuto ascoltare in anteprima il lavoro del giovane nocese.

Di sicuro il disco, al primo ascolto, si rivela inaspettato rispetto ai singoli già diffusi di Casulli. La prima traccia “Pezzi di Carta”, infatti, è un brano musicale non accompagnato da voce né da parole: da un temporale nasce la musica prodotta da Alessandro Semeraro, che comprende anche i suoni di una macchina da scrivere e della scrittura su un foglio di carta, poi gettato via. Nel silenzio e nell’ascolto, quindi, si apre il disco: lo stesso silenzio che dà il titolo all’album, che “ci permette di raccogliere le energie per affrontare quello ci aspetta, può essere una cura alla frenesia della vita, o ristoro durante una pausa”, come afferma Mariano Casulli, e che è indispensabile per il processo creativo musicale.

Seguono, poi, Silenzi a cui tornare e Ottobre”: i due singoli erano già stati pubblicati e rientrano nell’album in una forma talvolta nuova e affinata. La quarta traccia è, invece, “Non posso credere”: l’idea di scrittura forse più bella tra tutti i brani, ovvero quella di un “Credo” delle cose comuni e quotidiane, nel risultato finale appare come una traccia un po’ più debole delle altre. E’ seguita da “Ti regalo il tramonto”, che canta e celebra l’amore con sfumature affettuose e, in alcuni passaggi, anche malinconiche e nostalgiche.

In “Camminerai”, la sesta traccia dell’album, Mariano Casulli presta la propria voce al testo e alla musica di Gabriele Zanini. In una ballad molto intima, viene raccontata l’esperienza della paternità: di sicuro la canzone più emotiva tra tutte, in cui la narrazione rivolta al figlio si fa tremante e commossa. Anche l’ottava traccia dell’album, “Voci”, è frutto di una collaborazione: questa volta la voce è di Marcello Laera, che recita un forte racconto scritto da Casulli sulle allucinazioni visive.
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La settima e l’undicesima traccia, rispettivamente “Come le onde del mare” e “Macerie”, sono forse tra le più sorprendenti e meglio riuscite dell’album. In entrambe, il sound e la produzione stupiscono e sono il vero punto di forza: in “Come le onde del mare” un suono quasi raggae iniziale si evolve, fino al ritornello più classico, passando per sonorità con sfumature retrò, funk e R&B; in “Macerie”, invece, il desiderio di fuggire e di allontanarsi da un tempo ripetitivo e abitudinario si riflette nelle sonorità, che in poche battute le trombe trasformano dalla melodia intima del ritornello ad un pop allegro e gioioso (quest’ultima traccia è la preferita dello scrivente, ndr).

Anche la nona e la decima traccia, rispettivamente “Resilienza” e “Scappi Via”, erano già conosciute al pubblico. “Scappi Via”, però, è anche la dodicesima traccia in una versione nuova, che vanta la collaborazione e la grande voce di Fidalma Intini. E’, infatti, anche nelle collaborazioni la forza di questo album: nel prodotto finale si riesce ad ascoltare il lavoro della squadra retrostante. Al progetto, infatti, hanno collaborato anche altri artisti nocesi oltre a quelli già citati: Pierfrancesco Trisolini (basso), Giacomo Monopoli (pianoforte, tastiere e synth), Giovanni Gentile (chitarra elettrica e chitarra solista), Zeudi Lopinto (voce traccia 9), Niki Intini (Produzione artistica, mix e master), Adriano Laera (chitarra elettrica track 10).

Alla forza di tale collaborazione e della produzione musicale si contrappongono, in alcuni passaggi, i limiti vocali di Casulli: comparando, però, le nuove tracce con le prime versioni dei singoli pubblicati, è indubbio il lavoro ed è evidente la crescita del cantautore nocese da questo punto di vista. Per ciò che concerne la scrittura, infine, Mariano Casulli si contraddistingue per la rappresentazione di scene e fatti derivati dalla vita quotidiana, anche se talvolta alcune associazioni di parole o rime risultano più prevedibili rispetto alle scelte prettamente sonore.

In ultima analisi, il disco è da ascoltare anche per il suo fine nobile: Una parte del ricavato delle vendite del CD sarà devoluto all’associazione ZOE APS di Noci per partecipare al finanziamento di attività di artiterapie per bambini con fragilità. “Quando ho pensato di iniziare a scrivere le mie canzoni, l'ho fatto perchè ritenevo di dover restituire alla musica quello che la musica mi aveva dato sino a quel momento. Senza nessun tipo di ambizione o di aspettativa. Solo passione. Poi chiaramente quando si inizia a giocare, diventa difficile non guardare al risultato finale” – ha spiegato a Noci24.it lo stesso Casulli – “proprio per questo ho pensato di coinvolgere Zoe. Proprio per non perdere di vista il principio inziale. Volevo che la musica creasse un ponte per poter costruire qualcosa di bello. L'idea che questo album possa contribuire a finanziare i progetti di artiterapie dell'associazione mi rende felice. Voglio ringraziare di cuore l'associazione che sin dal primo giorno ha accolto l'iniziativa, supportandola in pieno”.

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Sarà possibile ascoltare "Silenzi a cui tornare" su tutte le piattaforme di streaming musicale e acquistare il CD presso Mondadori Point di Noci o inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ,  

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